Si allarga l’azione di rivendicazione contrattuale sul
salario e sull’orario di lavoro dei lavoratori agricoli ed ortofrutticoli del
territorio della Bat
Dopo
Andria, arriva la rivendicazione dei lavoratori agricoli ed ortofrutticoli del
Comune di Bisceglie, città a vocazione fortemente agricola con la presenza di
decine e decine di magazzini che fanno produzione, raccolta, trasformazione e
commercializzazione non solo sul piano nazionale ma anche all’estero di prodotti ortofrutticoli di qualità come, per
esempio, ciliegie ed uva da tavola e che impegnano alcune migliaia di
lavoratori e lavoratrici.
Per fare il punto della situazione nel
mondo del lavoro agricolo e sul tema dell’applicazione contrattuale, mercoledì
18 luglio, con inizio alle ore 17.30, si terrà un’assemblea degli addetti di
Bisceglie presso il Chiostro Santa Croce.
Nell’assemblea
saranno ripresi dei passaggi del contratto provinciale di lavoro per gli operai
agricoli e florovivaisti della provincia Bat non sottoscritto dalla Flai Cgil il
10 agosto 2017, in cui vi era stata una riduzione di salario pari a 26 euro
lordi giornalieri. Un accordo che riduce i salari, abbassa le qualifiche e
peggiora le condizioni previdenziali, dall’indennità di disoccupazione agricola
a tutte le prestazioni Inps. Insomma, un’intesa al ribasso che svaluta i
lavoratori agricoli. Infatti, moltissimi lavoratori nei giorni scorsi, e quindi
con le nuove assunzioni, si sono visti inquadrare attraverso i modelli Unilav
con una mansione inferiore rispetto alla loro attività svolta, eliminando di
fatto la figura dell’operaio ex
specializzato prevista al parametro 172 con un demansionamento al parametro
122 sperimentazione.
Con
questa operazione in un colpo solo tutti i lavoratori agricoli sono diventati “senza alcuna specializzazione” con una conseguente riduzione di salari,
pensioni future e prestazioni di disoccupazione agricola, malattia, infortunio,
maternità, ecc… “Le nostre non sono semplici parole ma convinzioni supportate
da numeri: applicando il nuovo contratto (non firmato dalla Flai Cgil) i
lavoratori agricoli vedranno una diminuzione che oscilla tra i 1.500 ed i 1.800
euro solo sull’indennità di disoccupazione agricola, non tralasciando che i loro
salari netti in busta paga si abbasseranno vertiginosamente, il tutto in un
ottica di arretramento di diritti e sottostando al peggioramento delle
condizioni contrattuali”, spiega Gaetano
Riglietti, segretario generale di Flai Cgil Bat.
In
un comune come Bisceglie dove la stragrande maggioranza dei lavoratori agricoli
e ortofrutticoli è diventata nel corso degli anni “operaio specializzato”, essere improvvisamente lavoratori comuni in
deroga alla contrattazione collettiva non è tollerabile. “Se il tutto non
rientra nel CCNL e in un rapporto contrattuale corretto tra le parti, da subito
chiederemo all’Inps ed all’Ispettorato del lavoro di effettuare ispezioni a
quelle aziende che hanno abusato della nuova situazione, facendo in modo che vi
sia la revoca della fiscalizzazione degli oneri sociali e di eventuali
finanziamenti pubblici ricevuti”, conclude Riglietti.
All’assemblea
interverranno il coordinatore della Camera del lavoro di Bisceglie, Michele Valente, il segretario generale
della Flai Cgil Bat, Gaetano Riglietti,
il segretario generale della Flai Cgil Puglia, Antonio Gagliardi ed il segretario generale della Cgil Bat, Peppino Deleonardis.
Michela
Alicino
Ufficio
stampa Cgil Bat
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