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lunedì 23 aprile 2018

BISCEGLIE : “Non siamo donne e uomini di sistema, ma al servizio della comunità”


“Domenica 29 aprile siete tutti invitati a un pubblico comizio in Piazza Vittorio Emanuele”

“Ha detto dei ‘no’ importanti ribellandosi al sistema, passando da una condizione di favore, essendo stata eletta in maggioranza, a una di sfavore, scegliendo di passare all’opposizione. Si è ribellata contro un sistema che preferisce l’apparire all’essere: noi non siamo donne e uomini di sistema, ma al servizio della comunità”, parla così di Giorgia Preziosa il candidato sindaco della coalizione #NelModoGiusto Gianni Casella.
“Abbiamo dinanzi a noi dieci anni in cui possiamo stravolgere, cambiare, migliorare la nostra città. Una città dove conteranno passione e competenza, cuore e mente”, continua Casella, “Con donne come Giorgia in squadra sapremo mostrare la giusta attenzione, un’attenzione che fino a oggi ha latitato, verso le associazioni, che non devono avere colori politici, verso le scuole, nei confronti dell’ambiente, sapremo dare un’identità di sviluppo a Bisceglie.
“Mi metto a disposizione della mia città”, ha sostenuto Giorgia Preziosa, “per battermi su temi che più sento vicini, come la scuola, il mondo dell’associazionismo e l’ambiente, ma impegnandomi anche, come ho sempre fatto, a studiare e a prepararmi seriamente su tematiche che non rientrano nella mia sfera di conoscenze. Questo perché credo che quando ci si mette al servizio di una città occorre conoscerne tutti gli aspetti per rispondere alle esigenze del territorio”, ha concluso la consigliera Preziosa.
Ad aprire la serata è stata l’avv. Luciana Ferrante la quale ha sottolineato la rilevanza del ruolo della donna in politica, nel mondo del lavoro e del terzo settore.
Al termine dell’incontro il candidato sindaco Casella ha invitato la cittadinanza a un comizio pubblico domenica 29 aprile in piazza Vittorio Emanuele II.

venerdì 13 aprile 2018

BARLETTA : Si è dimesso il sindaco Cascella.


Si vivono momenti in cui bisogna riflettere sul senso dell’articolo della Costituzione che indica ai cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche il “dovere” di adempierle “con disciplina e onore”. Credo che quanto è accaduto ieri in Consiglio Comunale richiami la responsabilità di corrispondere a questo fondamentale principio.   
Il Consiglio comunale non ha potuto deliberare, per il venir meno del numero legale al momento del voto, sull’adozione del Documento preliminare programmatico al Piano Generale Urbanistico. Si tratta di un obiettivo strategico, di un impegno di mandato, di un adempimento che raccoglie fondamentali atti amministrativi su una condizione urbanistica segnata dalle tante alterazioni subite da un Piano regolatore risalente addirittura al 1971, e consente di individuare le opzioni strategiche di rigenerazione e riqualificazione con cui ricomporre una visione urbanistica unitaria, moderna e sostenibile della città.
E’, quindi, qualcosa che non investe il solo compito della maggioranza formatasi dalle urne del 2013, ma a cui l’Amministrazione si è dedicata senza soluzioni di continuità pur di recuperare il tempo perduto e rimediare, non senza fatica a guasti, forzature, incongruenze.
Si sono anche – non esito a riconoscerlo –commessi errori, a cui si è cercato di provvedere contando sulle tante disponibilità alla partecipazione e alla collaborazione che hanno segnato il laborioso percorso compiuto sino alla approvazione il 7 aprile del 2017, da parte della Giunta, della proposta di adozione del Documento al Consiglio comunale.
C’è voluto un anno perché - anche a seguito di continue iniziative pubbliche e pressanti richieste alla Presidenza e agli organi competenti del Consiglio  comunale – il provvedimento fosse inserito all’ordine del giorno dell’assise rappresentativa della sovranità popolare.  Si è inteso, così, segnare una inversione di tendenza rispetto ai tentativi consumatisi nel passato ma mai sfociati in un confronto di merito sulla urbanistica della città. Questa volta l’atto del DPP è arrivato in Consiglio comunale, ed è già un risultato perché comunque consente ai cittadini di conoscere ed esprimersi sulle strategie per la ripresa della crescita a Barletta, e di affermare nell’ormai prossima campagna elettorale quello spirito di rispetto dell’interesse generale che deve pur riuscire a prevalere sugli interessi particolari se non di fazione.
Si è cercato, insomma, di sostenere una assunzione di responsabilità non solo verso gli  elettori degli schieramenti in competizione cinque anni fa, ma soprattutto verso una nuova prova elettorale che sconta le lacerazioni e le crisi di identità del tempo trascorso.

Purtroppo, nemmeno questo è stato possibile. Dopo ore e ore di discussione sulla deliberazione, in Consiglio comunale è venuto a mancare un voto - un solo voto - che ha reso tutto vano. Si è, così, non tanto, o non solo, colpita la dialettica democratica, sempre legittima anche quando alimenta la contrapposizione e la formazione di una maggioranza sia pure trasversale, ma si è impedito, per l’improvvida assenza di questo o quel consigliere (poco importa a quale vecchio o nuovo schieramento potesse appartenere), all’assemblea di deliberare, provocando un vulnus allo stesso vincolo che l’insieme dell’istituzione rappresentativa è tenuta ad assolvere.
Per questo, nel momento in cui sta per determinarsi nuovamente la volontà popolare, sento il dovere di compiere un atto che restituisca alla città il valore dell’adempimento proposto all’assemblea consiliare. 
A differenza del passato, si è dimostrato che possono arrivare in Consiglio comunale scelte che puntano al futuro.  Con le dimissioni del sindaco, condivise  d’intesa con la Giunta, vorremmo rimettere queste scelte alla libera determinazione della volontà popolare perché riescano finalmente ad arrivare a compimento con uno sforzo di rinnovamento e di riscatto della stessa politica.
E’ il contributo che personalmente ritengo di dover dare ancora alla mia città, e che mi induce a continuare ad adempiere - fino al termine che la legge indica perché le dimissioni diventino efficaci e irrevocabili - a ogni funzione pubblica derivante dal mandato elettorale “con onore e disciplina”.


giovedì 21 aprile 2016

BARLETTA : Aziende insalubri, a un mese dal Consiglio Comunale, ancora silenzio dall'Amministrazione Cascella

Un mese è ormai passato dall'inconcludente consiglio comunale dedicato alla discussione e votazione delle due delibere di iniziativa popolare su Rifiuti Zero e Monitoraggio Aziende Insalubri. Un consiglio che ha palesemente disatteso le speranze in un cambio di passo significativo nelle tematiche ambientali e sanitarie di questa città non solo dei 1200 cittadini che hanno firmato le delibere, ma di tutte quelle persone che in questi mesi hanno scoperto di vivere in un contesto di disastro ambientale conclamato. Perché al di là delle opportunistiche prese di posizione di questo o di quel consigliere nel post-voto, l'unico risultato lampante che si è raggiunto il 18 Marzo è stato il depotenziamento della delibera su rifiuti zero, grossolanamente degradata in alcuni suoi punti fondamentali a mera “sperimentazione”, da implementare in un indeterminato futuro, e il tentativo, per fortuna bloccato tramite il ritiro della proposta, di stravolgere completamente quella sul monitoraggio delle aziende insalubri, eliminandone direttamente tutto l'impianto fondamentale (e ogni possibile riferimento diretto alle suddette aziende). Un tentativo di far passare una proposta completamente snaturata, che non avrebbe avuto alcun effetto e avrebbe lasciato la situazione inalterata.
Un'operazione difficilmente scusabile, ora che i frutti di decenni di politiche tese esclusivamente alla difesa dei profitti privati a scapito di salute e ambiente sono sotto gli occhi di tutti, persino della magistratura, ma che sembrano impressionare poco chi in teoria sarebbe stato tenuto a vigilare e avrebbe avuto del resto tutta l'autorità legalmente riconosciuta per agire di conseguenza. Una scelta politica che appare ancora più grave se si considera che per la prima volta in questa città un percorso svolto in autonomia e dal basso ha offerto alle amministrazioni delle proposte serie, scientificamente fondate e pienamente implementabili sottoscritte da più di milleduecento persone; una prova di democrazia diretta rimandata del tutto al mittente o quasi. E prova ne sia che non solo nel bilancio di previsione 2016 recentemente approvato dalla giunta non ci sia traccia di voci relative alla questione, ma che a distanza di un mese, né il Sindaco Cascella, né l’Assessore all’Ambiente Divincenzo si siano mossi a mettere in pratica la volontà espressa alla fine di quel consiglio comunale di attivare un tavolo di confronto sulle tematiche ambientali e sul testo della delibera sul monitoraggio ambientale. 
E’ chiaro che questo incontro, che noi rivendichiamo, deve avvenire con il Forum Salute e Ambiente, promotore delle due delibere di iniziativa popolare, attraverso un confronto chiaro e senza sotterfugi di nessun tipo.
  Sarebbe un modo non certo per far dimenticare la brutta pagina scritta in Consiglio Comunale di Marzo, ma quanto meno per provare a dimostrare come l'Amministrazione non sia del tutto votata a far cadere nel dimenticatoio una questione che, non dimentichiamolo, ha un impatto pesante sull'ambiente di questa città e sulla salute dei suoi abitanti che dovrebbe rappresentare e in qualche maniera tutelare; abitanti che già da un bel po' si sono ampiamente espressi, tra sottoscrizioni, cortei e manifestazioni, sulla via da intraprendere per non far sì che questa città diventi uno dei tanti simboli sparsi per l'Italia della devastazione dei territori ad opera di multinazionali e aziende del business dei rifiuti.  
   

Francesco Caputo, Sandra Parente- Forum Salute e Ambiente  Barletta

sabato 5 marzo 2016

BARLETTA : Sindaco e 7 assessori indagati per abuso d’ufficio. Eventi per la Disfida affidati senza bando

Il sindaco di Barletta Pasquale Cascella è indagato insieme con altri sette assessori della sua giunta per abuso d’ufficio in un’inchiesta aperta dalla procura di Trani. L’accusa è incentrata sugli atti, deliberati l’11 agosto 2015, con i quali furono approvati e affidati tutti gli eventi e i servizi per celebrare la Disfida di Barletta. Basato su un esposto degli attivisti del Movimento 5 Stelle, il fascicolo è stato firmato dalla consigliera regionaleGrazia Di Bari e dal deputato Giuseppe D’Ambrosio, secondo cui quei servizi furono affidati senza le necessarie procedure di evidenza pubblica previste dalla legge.
Secondo il primo cittadino, ex portavoce del Quirinale sottoGiorgio Napolitano, “tutto si svolse in maniera legittima” motivo per cui Cascella ha espresso “la piena fiducia nella magistratura“. “Già di fronte alle prime polemiche, sollevate da alcune forze politiche e movimenti con evidenti finalità di parte avevo cercato di contribuire alla trasparenza e alla legalità trasmettendo alla procura regionale della Corte dei conti tutti gli atti relativi al percorso avviato sin dalla manifestazione di interesse per la selezione di progetti culturali, artistici e di spettacolo del 2014 che aveva offerto il riferimento progettuale e organizzativo per le iniziative dell’estate 2015″ ha spiegato il sindaco, sottolineando di essere il primo interessato affinché “si faccia piena luce”.

mercoledì 16 dicembre 2015

BARLETTA : PROCESSO PER IL CROLLO IN VIA ROMA. SINDACO CASCELLA DOPO IL GIUDIZIO DI PRIMO GRADO

“La giustizia deve essere sempre davanti a tutto”.  Lo ha dichiarato il sindaco Pasquale Cascella dopo la lettura della sentenza emessa dal Tribunale di Trani a conclusione del processo di primo grado per il crollo dell’edificio di via Roma, avvenuto il 3 ottobre del 2011.


“Per questo il Comune di Barletta si è costituito parte civile rappresentando, nel processo, la coscienza civile della comunità cittadina nel percorso giudiziario segnato dalla memoria della ferita inferta dal crollo nel corpo vivo della città. Ed è importante che il Tribunale abbia riconosciuto questo contributo. L’accertamento della verità non può confliggere né con la presunzione di innocenza per gli imputati, compresi i dipendenti del Comune, né con le conseguenti responsabilità amministrative. Continuiamo, dunque, a riconoscerci nel dovere morale di concertare tra parti lese e parti civili un percorso che conduca all’affermazione della giustizia in ogni grado di giudizio, rafforzando così l’impegno della collettività e delle sue istituzioni per la prevenzione, la sicurezza e il rispetto della vita umana”.

venerdì 10 luglio 2015

BARLETTA : ORDINANZA DEL SINDACO SUL FENOMENO DELLA PRESENZA DI ALGHE

Il fenomeno della presenza di alghe in putrefazione sulla battigia in prossimità di alcuni lidi presenti sulla litoranea di Ponente, riscontrata nei giorni scorsi, che rischia di causare inconvenienti igienico sanitari per la salute pubblica e per la tutela ambientale, ha indotto il sindaco Pasquale Cascella ad emanare una propria ordinanza. Per ciò che concerne le spiagge libere interessate al fenomeno, l’Amministrazione ha dato incarico a Bar.S.A di effettuare appositi interventi di pulizia.
 Per quel che riguarda le concessioni demaniali  marittime, l’ordinanza dispone che dove non fosse possibile l’insabbiamento delle alghe nel cosiddetto “piede dunale” , i titolari provvedino al conferimento delle stesse in luoghi di stoccaggio oppure in discarica autorizzata.

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martedì 16 giugno 2015

BARLETTA : Calcio, l'appello di Cascella. "Non si lasci nulla di intentato per conservare la Lega Pro"

Giornata di incontri ieri a Palazzo di Città: sul tavolo l'avvenire della società biancorossa, ad oggi avvolto da nubi che sanno di ritorno nel dilettantismo non per demeriti sportivi ma per demeriti economici, quali quelli disseminati durante l'annata sportiva dal presidente e amministratore Giuseppe Perpignano con la compiacenza di una Lega accondiscendente e di un calcio ormai nel pallone. Il summit pomeridiano, tenutosi in Corso Vittorio Emanuele intorno alle 16.30, ha visto al tavolo una delegazione di sostenitori del club biancorosso, il sindaco Pasquale Cascella, l'assessore comunale allo sport Antonio Divincenzo e il dottore commercialista Lorenzo Chieppa, incaricato dal presidente biancorosso di seguire le pratiche per la cessione delle quote in suo possesso.

Un dato è certo: Perpignano non ha ad oggi consegnato il titolo sportivo, con annesse contraddizioni, ritardi, inadempienze e opacità che hanno pesato sulla gestione della squadra, al sindaco, così come invece pomposamente annunciato ai microfoni di una trasmissione televisiva lo scorso mercoledì. «Su questo piano, così come su quello giudiziario-ha sottolineato il sindaco Cascella-è necessario che il presidente Perpignano faccia chiarezza, assumendosi fino in fondo le proprie responsabilità ed evitando di creare situazioni che pregiudichino il diritto all'iscrizione al campionato per la prossima stagione sportiva». La richiesta della delegazione di supporters del Barletta Calcio è stata unanime: un intervento del sindaco per far sì che gli imprenditori locali avvicinino il club, unito al contempo alla disponibilità del dottor Chieppa a raccogliere ogni manifestazione di interesse, fornire tutti gli elementi disponibili sullo stato della società, favorire le attività da compiere entro il 27 giugno per l'ammissione al campionato e verificare le effettive possibilità di una cessione delle quote della società in grado di salvare il titolo sportivo di Lega Pro.

«Raccolgo e rilancio con convinzione l'accorato appello affinché gli imprenditori del territorio che hanno a cuore le sorti del Barletta Calcio non lascino nulla di intentato per salvare la società sportiva e consentire alla squadra di iscriversi al campionato di Lega Pro onorando i risultati comunque conquistati sul campo-la chiosa di Cascella-Occorre un soprassalto di passione e di impegno per chiarire l'effettiva situazione societaria e contribuire a un risanamento che consenta di salvaguardare il prestigio acquisito dalla squadra consentendole di affrontare ancora il campionato di Lega Pro». Un grido d'allarme ormai disperato, con una società in preda a una massa debitoria superiore al milione di euro e associata anche all'inchiesta "Dirty Soccer". Anche sabato sera il sindaco Pasquale Cascella aveva twittato un messaggio chiaro: Palazzo di Città in questo momento può fare solo da mediatore per un nuovo ciclo, ma la speranza di conservare la Lega Pro resta flebile.
E in questo vanno annotate le istanze di fallimento a carico della società depositate negli scorsi giorni da alcuni fornitori. 
Mentre gli unici contatti da segnalare sin qui in chiave biancorossa sono (pochi, per la verità) sondaggi atti alla ripartenza dalla serie D, campionato per il quale serve un deposito di 300mila euro a fondo perduto, ieri una firma è arrivata: quella sulla stipula del contratto per i lavori di adeguamento del "Cosimo Puttilli", frenata dall'italica lentocrazia, tra il Comune di Barletta e la Costruzioni Metalliche Santanicola di Nocera Inferiore, ditta aggiudicataria dell'appalto. Il via ai lavori, come spiegato dall'assessore Divincenzo, dovrebbe essere fissato per lunedì 22 giugno o comunque nella prossima settimana, e a giorni-al momento della comunicazione ufficiale della ditta-vi sarà una conferenza stampa per spiegare i dettagli del restyling dell'impianto sportivo barlettano. Il nuovo "Cosimo Puttilli" avrà una capienza di 8.474 posti, inclusi i 25 posti riservati ai diversamente abili. Per i lavori serviranno all'incirca 150 giorni.


Fonte Barletta ViVa
(Twitter: @GuerraLuca88)

giovedì 16 aprile 2015

BARLETTA : Il sindaco Cascella sollecita gli interventi di manutenzione scolastica

“Credo che ciascuno di noi sia in questi giorni investito dalle diffuse preoccupazioni suscitate dallo sconcertante episodio del crollo degli intonaci, verificatosi nella scuola elementare ‘Pessina’ di Ostuni, che ha messo a repentaglio la sicurezza degli studenti e degli insegnanti. Il caso deve indurre a una attenta riflessione sulle effettive condizioni degli edifici scolastici della città, e più in generale del territorio, quale che sia la competenza gestionale: comunale o provinciale, pur tenendo in debito conto le difficoltà nella  distinzione tra  le responsabilità dell’Amministrazione comunale (per le strutture scolastiche del primo ciclo didattico) da quelle della Provincia (per gli istituti scolastici superiori)”. Così il sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, in una nota inviata agli assessori alla Scuola, Antonio Divincenzo e alle Politiche urbane, Luigi Damato e, per conoscenza, al Presidente della Provincia Barletta-Andria-Trani, Francesco Spina.
Nel sottolineare che non si possono trascurare le pressanti segnalazioni sensibili, su inerzie nei controlli e carenze nelle manutenzioni, per situazioni  e condizioni di disagio, se non proprio di degrado e incuria, che potrebbero mettere a rischio l’incolumità pubblica, il sindaco ha ribadito la necessità di “una urgente e accurata ricognizione dello stato delle scuole cittadine, per controllare se gli interventi di manutenzione ordinaria già eseguiti risultino essere a norma e verificare quali altre misure straordinarie si rendano necessarie per assicurare il diritto allo studio negli spazi e nelle strutture pubbliche a disposizione per la formazione didattica. Del resto, sono già state impiegate notevoli risorse pubbliche, ed è giusto dare conto alla comunità dell’esito delle istanze di accesso ai finanziamenti regionali e nazionali previsti per le opere di adeguamento e messa in sicurezza delle scuole. Purtroppo non per tutte, e non nella misura necessaria ad assicurare la sicurezza, il decoro e la funzionalità dell’insieme delle strutture. Su questo piano si dovrà investire anche l’istituzione Provincia Barletta-Andria-Trani per la specifica competenza sulle strutture degli istituti scolastici superiori”.
Il sindaco ha quindi riaffermato il dovere di “assumere l’obiettivo del risanamento complessivo delle infrastrutture scolastiche come prioritario e qualificante del mandato amministrativo, sia pure nel rispetto delle compatibilità finanziarie - anche dando conto, per dovere di verità, dei limiti in cui si è costretti a operare – degli enti di attribuzione. E di affidare ai dirigenti e agli uffici, per la parte di responsabilità gestionale di specifica competenza, tutti gli interventi possibili e necessari ad assicurare la funzionalità e la sicurezza di un servizio pubblico essenziale per la nostra comunità”.



domenica 12 aprile 2015

BARLETTA : Il sindaco Cascella riafferma la legittimità degli atti istituzionali

Si rende noto il testo della nota trasmessa al Prefetto di Barletta Andria Trani, Clara Minerva, dal sindaco dimissionario, Pasquale Cascella.

“Ritengo doveroso rilevare la gravità delle espressioni con cui alcuni consiglieri dell'opposizione hanno inteso dar seguito alla richiesta di "opportuni provvedimenti" che - secondo quanto si legge nel commento diffuso a mezzo stampa - dovrebbero "ristabilire la doverosa legalità", mentre questa può, semmai, essere  messa a repentaglio da scorrettezze istituzionali  compiute su un procedimento ancora aperto nei termini regolamentari.
Per il rispetto dovuto alle funzioni istituzionali, non inseguirò sullo stesso terreno chi ha cercato di denigrare una rigorosa scelta politica. Mi preme esclusivamente riaffermare la legittimità degli atti istituzionali compiuti, a cominciare dalla presentazione delle dimissioni al Consiglio comunale nello stesso giorno – lo scorso 25 marzo -  in cui venivo informato del rinvio della conferenza dei capigruppo che avrebbe dovuto calendarizzare la riunione dell'assemblea per l'esame del bilancio di previsione del 2015.
Si giunge ora a questo adempimento anche per effetto del gesto politico da me compiuto per richiamare l’intero Consiglio Comunale a rispettare una scadenza essenziale per la vita amministrativa. Ma, guarda caso, essendo stata la convocazione formalizzata per il 13 aprile, ovvero alla vigilia del termine in cui in base al Testo Unico degli Enti Locali le dimissioni "diventano efficaci ed irrevocabili", da parte di sette consiglieri di opposizione si è eccepito che il procedimento amministrativo sarebbe "invalido".
Si deve anzitutto rilevare che il Bilancio di previsione 2015 e pluriennale 2015/2017 e' stato approvato dalla Giunta comunale il 30 dicembre dello scorso anno e i conseguenti atti sono stati trasmessi dalla Presidente del Consiglio, con la relativa proposta di delibera, tra il 3 e il 4 febbraio al Presidente e ai membri della III Commissione consiliare permanente per il parere di competenza.
Per quel che riguarda il lamentato "vizio" del deposito, nel termine di dieci giorni antecedenti la data di approvazione del bilancio annuale di previsione, dell'allegato riguardante  la programmazione triennale del fabbisogno di personale, sorprende che non si sia considerata la regolarità dei relativi atti.
In particolare:
-        una prima specifica delibera riguardante lo schema della programmazione triennale del personale è stata approvata dalla Giunta comunale il 5 febbraio, pubblicata sull'Albo pretorio online il 9 febbraio, e trasmessa il giorno successivo al Presidente del Consiglio comunale, al Presidente della Commissione Bilancio e ai Collegio dei Revisori dei conti;
-        l'adozione definitiva è avvenuta il 13 marzo con una delibera contenente un esplicito dispositivo - al punto 8 - riguardante la trasmissione al Collegio dei revisori, al Presidente del Consiglio comunale e al Presidente della Commissione Bilancio, e comunque l'atto è stato pubblicato sull'Albo pretorio online il 19 marzo;
-        il Regolamento comunale per la gestione dell'Albo all'articolo 3 comma 1 sancisce che "la pubblicazione di atti all'Albo pretorio informatico è finalizzata a fornire presunzione di conoscenza legale degli stessi, a qualunque effetto giuridico specifico esso assolva (pubblicità notizia, dichiarativa, costitutiva, integrativa dell'efficacia, etc.)”;
-        i Revisori dei conti il 25 marzo, ovvero due settimane prima della convocazione del Consiglio Comunale, hanno depositato presso l'Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale uno specifico parere riguardante la delibera che, sia pure per questa via, si presume essere stata oggetto di valutazione almeno da parte dei Consiglieri facenti parte la  Commissione Consiliare Bilancio.
Per quel che riguarda, invece, il parere preventivo della competente Commissione Consiliare, è stato formulato questa mattina, nei termini regolamentari, anche se purtroppo in assenza dei consiglieri di opposizione che pure ne chiedevano la formulazione, ma che debbono aver intanto inteso venir meno a quel dovere istituzionale, forse per provare a ‘viziare’ un adempimento di evidente correttezza, in vista di un Consiglio Comunale che richiede a tutte le sue componenti una piena assunzione di responsabilità”.


sabato 4 aprile 2015

BARLETTA : IL SINDACO CASCELLA RIFERISCE DELLO STATO DEL DIBATTITO POLITICO

In apertura della odierna riunione della Giunta, il sindaco Pasquale Cascella ha riferito dello stato del dibattito politico sulle dimissioni presentate a seguito della mancata approvazione in Consiglio comunale, per mancanza del numero legale, della mozione mirante a proseguire con coerenza e rigore nella azione volta a dotare la città di una efficace strumentazione per la rigenerazione e la riqualificazione urbanistica attesa da lungo tempo.
Il sindaco ha riferito di aver ricevuto dai rappresentanti delle forze politiche della maggioranza un documento volto a superare “il momento di contrasto, trasformandolo in una occasione di rilancio dell’azione amministrativa”. 
Si pone, quindi, l’esigenza che il chiarimento politico in atto si consolidi verificando le condizioni che consentano effettivamente di superare le criticità e le tensioni che hanno fin qui reso impervio e precario il cammino dell’Amministrazione, puntando a ricostruire lo spirito di coesione necessario per rispettare il mandato ricevuto dai cittadini e condividere l’impegno per far avanzare il progetto di cambiamento della vita pubblica.
A tal fine resta dirimente la scadenza del bilancio di previsione 2015 che la Giunta comunale ha predisposto da tempo e attende sia esaminato dal Consiglio comunale anche come occasione di un pubblico bilancio politico su quel che, pur tra le evidenti difficoltà è stato fin qui possibile compiere, e soprattutto sulle ineludibili assunzioni di responsabilità politiche e istituzionali con cui poter far fronte ai sensibili crescenti bisogni di una città che continua a subire le pesanti ripercussioni della crisi economica e sociale.
Cascella ha quindi affidato al vice sindaco Anna Rizzi Francabandiera la presidenza della Giunta, continuando a partecipare ai lavori per offrire gli elementi di conoscenza e di valutazione delle delicate questioni all’ordine del giorno.


martedì 3 marzo 2015

BARLETTA : Strategia Rifiuti Zero ed aziende insalubri. L’amministrazione Cascella deve schierarsi.

La situazione di stallo nella politica amministrativa della città di Barletta ha purtroppo una ricaduta nefasta sulle proposte messe in campo da quei cittadini che, riuniti in movimenti e associazioni, cercano di promuovere la tutela dei diritti.
Nonostante ciò, noi non rinunciamo all’impegno a favore del nostro territorio e siamo a chiedere al Sindaco Cascella e al presidente della commissione ambiente, Rosa Cascella, di riprendere quel percorso  iniziato ormai quasi un anno fa e relativo alla strategia rifiuti zero e alle aziende insalubri operanti nella nostra città.

Due delibere sui temi in oggetto sono state concordate sia con il Sindaco che con la Commissione Ambiente che promisero di passare alla fase operativa subito dopo la pausa estiva. Sono passati più di sei mesi e nessuna risposta è stata data né conseguente azione è stata adottata.

Alessandro Zagaria, Sabrina Salerno – Movimento LIP Rifiuti Zero



lunedì 2 febbraio 2015

BARLETTA : Cascella vs Caracciolo su Twitter. "Ne parliamo quando sarai presente in Consiglio comunale"

Replica pungente del sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, al consigliere regionale e comunale del PdFilippo Caracciolo, primo partito della coalizione che lo sostiene (o dovrebbe), alle accuse di inefficienza della macchina amministrativa e presunte incompatibilità del comandante della Polizia Municipale formalizzate in una interrogazione. Il primo cittadino non ci sta a passare per l’unico responsabile della situazione e su Twitter ribatte a Caracciolo: “Il consigliere dovrebbe già conoscere il merito delle questioni.Ne discuteremo al primo Consiglio a cui vorrà essere presente”.
Il riferimento è alle frequenti assenze in aula nelle file del centrosinistra, come accaduto anche nel corso dell’ultima seduta del 30 gennaio a cui l’opposizione si è rifiutata di partecipare proprio per evitare di fare da “stampella” a una maggioranza evanescente.
Sempre su Twitter, il capogruppo di Forza Italia, Dario Damiani, ha commentato: “Pasquale Cascella, leggo che volano stracci nella tua maggioranza. Quando ne discuterete, prima o dopo le regionali?”. Sale dunque il termometro politico cittadino, con fibrillazioni sempre più evidenti all’interno della coalizione di governo e del suo principale partito, il Pd.
Nel battibecco virtuale dice la sua anche l’assessore Marcello Lanotte rivolgendosi a Damiani: “Degli stracci ne parliamo quando inizierete a fare opposizione”. Provocazione raccolta dal capogruppo di Forza Italia che ribadisce la diversità dei ruoli tra maggioranza e minoranza, considerato che “gli stracci nella maggioranza influiscono sui cittadini”.  Infine, “a proposito di stracci”, chiamato in causa dall’assessore Lanotte il consigliere regionale di centrodestra Giovanni Alfarano: “Con lui avete chiarito o state ancora decidendo fuori dall’aula?”.
Della serie “se Atene piange, Sparta non ride”…Al sindaco Cascella va riconosciuta comunque l’onestà intellettuale di aver fin dal primo momento evidenziato le criticità esistenti, a fronte di una maggioranza consiliare che continua a giocare a nascondino.

mercoledì 14 gennaio 2015

BARLETTA : VALORIZZAZIONE CANNE DELLA BATTAGLIA. IL MINISTRO FRANCESCHINI RISPONDE AL SINDACO CASCELLA

"Il decreto è aperto e Canne della Battaglia avrà la valorizzazione che merita". E' quanto ha assicurato il Ministro ai Beni e alle Attività culturali Dario Franceschini in una cordiale telefonata con il sindaco Pasquale Cascella che in una lettera gli aveva chiesto un urgente intervento per rimediare alla esclusione del sito archeologico e dell'Antiquarium di Canne della Battaglia dall'elenco degli istituti, dei luoghi e degli immobili affidati ai costituendi poli museali - per quel che riguarda la Puglia - allegato al decreto ministeriale sulla riforma del sistema statale. Il Ministro ha specificato che si tratta solo di un "primo elenco", che ha lasciato sospese diverse aree archeologiche del paese dove sarebbero previsti scavi archeologici. 
L'elenco, quindi, dovrà essere integrato tenendo conto dell'esito della ricognizione ancora in atto dei programmi delle rispettive Sovraintendenze, in modo da risolvere le problematiche riguardanti il rapporto tra gli interventi archeologici e le strutture museali collocate all'interno delle stesse aree. Il ministro ha quindi confermato l'impegno a considerare le specifiche questioni di Canne della Battaglia anche in relazione al programma di valorizzazione dell'insieme delle aree archeologiche del paese. 
Il sindaco ha ringraziato il Ministro per il sollecito riscontro manifestando la piena disponibilità dell'Amministrazione comunale di Barletta a contribuire alla migliore applicazione della riforma delle strutture museali statali nella convinzione che non possa non avvalersi dell'apporto della qualità e del rilievo culturale dell'Antiquarium di Canne. Il sindaco Cascella ha quindi rinnovato al Ministro Franceschini l'invito a visitare l'insieme del patrimonio museale di Barletta consolidando così la convergenza su una revisione del decreto che corrisponda alle esigenze di rilancio dell'area archeologica di Canne e alle attese della comunità.


mercoledì 26 novembre 2014

BARLETTA : Sindaco chiede alla Finanza accertamenti su fideiussioni delle coop edilizie

Toccherà alla Guardia di Finanza avviare le opportune indagini per fare definitiva chiarezza su presunte irregolarità nelle fideiussioni presentate tempo addietro dalle cooperative edilizie per poter partecipare al bando per la costruzione di alloggi nella zona 167.
Dopo ripetute segnalazioni di anomalie, per la verità già da tempo denunciate anche dall’opposizione in Consiglio comunale, il sindaco Pasquale Cascella ha deciso di rivolgersi alle Fiamme Gialle per fugare ogni dubbio.
Fonte Il quotidiano BAT

martedì 25 novembre 2014

BARLETTA : COMUNQUE VADA IL SINDACO SI DEVE DIMETTERE

Prima dell'ultimo Consiglio comunale avevo ricevuto dal consigliere Dario Damiani l'invito a dimettermi perché ero intenzionato a portare a compimento l'iter dei regolamenti per la partecipazione, le unioni civili e lo ius soli. Ricevo ora dalla consigliera Claudio Catino l'invito a dimettermi perché l'assemblea ha approvato quei provvedimenti sia pure senza che la maggioranza elettorale riuscisse a manifestare la propria autosufficienza. C'è davvero bisogno di ricordare che chi fa convintamente politica deve essere sempre pronto a essere conseguente fino in fondo al mandato ricevuto nel rispetto delle regole democratiche?
 Strano che entrambi i consiglieri dell’opposizione sottovalutino l'elemento di sostanziale discontinuità intervenuto in questa occasione senza che nulla fosse scontato: il sindaco ha affrontato la prova della tenuta di obbiettivi qualificanti del mandato chiesto agli elettori, con coerenza tanto sul piano politico (trattandosi di scelte caratterizzanti i programmi del Partito democratico, che a Barletta e' forza di maggioranza relativa, e delle altre espressioni politiche della coalizione) quanto su quello amministrativo, riconoscendo la legittimità di singoli casi di coscienza e assumendosi anche l'onere di chiamare l'intero Consiglio comunale alla responsabilità di misurarsi con quanto sancito dallo stesso Statuto che - appunto - su queste materie indica maggioranze qualificate e assolute. Tant’è: quei provvedimenti hanno ricevuto la maggioranza richiesta grazie anche al concorso di forze che nei propri programmi elettorali avevano autonomamente indicato analoghi obbiettivi. La prova, insomma, e' stata superata - come è stato apertamente riconosciuto di fronte allo stesso Consiglio - con una maggioranza composita, e quindi costituisce un risultato per tutti i consiglieri che hanno contribuito a determinarlo, dall'interno della maggioranza come dall'opposizione, senza negoziazioni, senza scambi, senza forzature, ma con la serena coscienza che si andava così a elevare il patrimonio civile della città. Qualcuno si è pentito? Lo dica ai propri elettori.
A tutti gli elettori è stato pubblicamente dato conto della complessità della situazione politica venuta così a determinare. E delle ragioni per le quali è stato chiesto alla maggioranza politica di misurarsi con il limite emerso nella capacità di tenuta e di rappresentanza dell'investitura popolare. Non si può che attendere fiducioso l'esito della verifica delle condizioni necessarie per elevare la qualità dell’azione necessaria a ridare autorevolezza alla funzione pubblica della politica. Insieme alla determinazione di dover comunque assolvere alla propria parte esattamente nei termini con cui, in nome dell'intera coalizione, era stato chiesto e ottenuto il mandato dagli elettori: senza guardare indietro ma andando avanti nella direzione delle scelte utili e necessarie per la città, sempre contemperando le esigenze della rappresentanza con quelle della governabilità. Non si diserta il campo, anche a costo di dover affrontare tensioni, incomprensioni e impopolarità. Dobbiamo, invece, far crescere la consapevolezza che solo nel confronto di merito sulle scelte per il risanamento, la salvaguardia dei servizi pubblici essenziali, la bonifica e la rigenerazione del territorio e il rilancio della economia sarà possibile evitare la corrosione della credibilità delle istituzioni comuni a tutte le forze politiche che sentono di dover liberare il cambiamento.


mercoledì 5 novembre 2014

BARLETTA : Lite Sindaco-Segretario generale. Depositato l’atto d’accusa, ecco le motivazioni

Non si è trattato dunque di un momento di esasperazione passeggera: alla base dell’attrito fra il sindaco Pasquale Cascella e il Segretario generale del Comune Giovanni Porcelli,sfociato in violento scontro verbale il 23 ottobre scorso, con tanto di ambulanze giunte a Palazzo di Città, ci sono precise contestazioni mosse dal primo cittadino.
Tutte le motivazioni alla base delle incomprensioni sono contenute e ribadite, a distanza di due settimane da quell’episodio, nella nota che il sindaco Cascella ha depositato quest’oggi presso l’Ufficio di Presidenza e che è stata inoltrata a tutti i consiglieri comunali. Tale documento era stato già letto dal primo cittadino in sede di conferenza dei capigruppo, il 31 ottobre scorso. Con questo ulteriore passaggio, si suggella ufficialmenteuna situazione di crisi tra il vertice politico dell’amministrazione, appunto il sindaco, e quello burocratico, il segretario comunale.
In sintesi, il sindaco Cascella, pur riconoscendo giuridicamente corretta e formalmente valida la difesa del segretario che ribadisce di non essere direttamente responsabile dell’iter degli atti di competenza di ciascun dirigente, in quanto non vi è “rapporto gerarchico” tra dirigenti e Segretario, si domanda se non rientri tra le competenze di chi comunque deve “coordinare” e “sovrintendere” all’azione amministrativa quella di dare impulso e imprimere celerità a tutto l’apparato.
Ritardi, provvedimenti incompleti, lungaggini, esasperato formalismo…tutta ruggine che frena la fluidità della macchina comunale, mentre con l’apporto più incisivo anche del Segretario generale l’efficienza potrebbe trarne beneficio. Questo quanto il sindaco Cascella mette nero su bianco nella nota auspicando, come già chiesto dal capogruppo di Forza Italia Dario Damiani, non a caso citato nel documento, ampia riflessione e discussione sulle importanti questioni, “nell’interesse della funzionalità e del prestigio della intera istituzione comunale”.

martedì 4 novembre 2014

BARLETTA : Il bicchiere è mezzo vuoto o mezzo pieno?

Impressiona l’entità del taglio di oltre 2 milioni di euro che, secondo una elaborazione pubblicata oggi dal “Sole 24 ore” sull’ “effetto-manovra”, il Comune di Barletta potrebbe subire nel 2015.                  
Un ulteriore taglio, per giunta di tale entità, sarebbe - è bene dirlo subito con estrema chiarezza - arduo da gestire ancora in termini di contenimento delle spese. Vogliamo credere si tratti soltanto di una simulazione volta a considerare i gravi effetti che la legge di stabilità 2015 potrebbe avere sui Comuni italiani, in particolare su quelli del Sud già alle prese con le conseguenze più pesanti della crisi e con serie esigenze di coesione sociale.
Il colpo risulterebbe ancora più penalizzante a cospetto dell’altro dato, quello che farebbe vedere il bicchiere mezzo pieno: la buona capacità di riscossione delle entrate fiscali e di utilizzo dei cosiddetti “residui attivi”, che induce lo stesso giornale a collocare il Comune di Barletta sulla fascia virtuosa dei Comuni a cui si consentirebbe di alleggerire il peso del patto di stabilità con maggiori spazi finanziari per gli investimenti del 2015.
Ai cittadini di Barletta piacerebbe che il bicchiere fosse ben più pieno, perché di investimenti la città ha urgente bisogno. Ma la cautela è d’obbligo: se si dovesse continuare a tagliare così, inevitabilmente ci sarebbero meno risorse sia per gli investimenti sia per la riduzione della pressione fiscale locale. 

Impellente è, dunque, la necessità di porre un deciso altolà ai balletti di cifre del disegno di legge di stabilità, in modo da acquisire elementi certi e trasparenti su cui operare le nuove scelte per l’insieme del bilancio comunale del 2015.

giovedì 30 ottobre 2014

BARLETTA : CASA DI RIPOSO “REGINA MARGHERITA”. IL SINDACO CASCELLA ASSICURA LA PROSECUZIONE DEL SERVIZIO

È stata firmata dal Sindaco Pasquale Cascella una ordinanza che autorizza la prosecuzione del funzionamento della Casa di Riposo “Regina Margherita” e assicura la continuità assistenziale agli utenti, in attesa del completamento dei lavori di adeguamento strutturale dello storico immobile, nel rigoroso rispetto delle norme in materia di sanità, sicurezza e lavoro.
Il provvedimento straordinario è stato adottato a seguito di una diffida della Regione Puglia sulla conformità della autorizzazione provvisoria concessa nel 2004 ai requisiti normativi per l’attività assistenziale. In particolare, le prescrizioni della Regione Puglia riguardano alcune condizioni strutturali già oggetto di progetti per interventi di ristrutturazione completa e di messa a norma programmati nell’ambito del programma “EcoMnesis – Geria Poli” e finanziati dalla stessa Regione Puglia attraverso i FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) 2007-2013. Si è dunque resa necessaria una determinazione dirigenziale – la n. 1538 del 29 ottobre 2014 – che, sulla base della diffida ha revocato l’autorizzazione provvisoria al funzionamento della Casa di riposo del 7 giugno 2004. Nel contempo, il Sindaco ha concordato con la dirigente e ha quindi firmato una ordinanza che autorizza il funzionamento della Casa di riposo, per tutelare gli ospiti della struttura che altrimenti avrebbero rischiato di essere sradicati dal proprio ambiente di vita con ripercussioni negative sia sul proprio stato psicofisico sia sul piano sociale.
L’ordinanza sindacale tiene conto dei pareri favorevoli sulla conformità della struttura ai parametri di legge rilasciati dal Direttore del Servizio Igiene e Sanità Pubblica della ASL BT e dal SIAN, Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione. Si è considerata anche la comunicazione che è in via di definizione la sottoscrizione, tra l’ASP e la Regione Puglia, del nuovo disciplinare di attuazione a valere sul Fondo di sviluppo e coesione (FSC) 2007-2013 “Accordo di Programma Quadro Benessere e Salute” D.G.R. n. 1396 del 27.06.14.  Si è preso atto, infine, che il rappresentante legale dell’ASP ha dichiarato che “nelle more dell’avvio dei lavori di adeguamento strutturale dell’immobile storico, di proprietà comunale, l’ASP intende operare legittimamente”.

L’ordinanza potrà favorire le necessarie condizioni per la prosecuzione del servizio della casa di riposo, unico sul territorio locale, in vista della ristrutturazione dell’immobile con qualificate strutture di assistenza agli anziani.

mercoledì 29 ottobre 2014

BARLETTA : IL SINDACO CASCELLA EMANA UNA NUOVA ORDINANZA CONTRO IL BIVACCO

Il sindaco Pasquale Cascella ha ripreso oggi l’ordinanza che vieta, su tutto il territorio comunale, l’utilizzo improprio del suolo pubblico e di aree private come dimora e bivacco con stazionamento e/o posizionamento di tende, camper, roulotte, furgoni, autoveicoli in genere. 
Il provvedimento vuole rafforzare l’azione di prevenzione e contrasto alle ricorrenti situazioni, accertate dalla Polizia Locale e segnalate dai cittadini, di degrado igienico-sanitario sul territorio comunale.
Con l’ordinanza si punta a contrastare il fenomeno, tutelare gli abitanti delle zone adiacenti gli insediamenti non autorizzati e scongiurare i rischi per gli stessi occupanti abusivi del suolo pubblico.
L’ordinanza ha efficacia immediata.


venerdì 10 ottobre 2014

ELEZIONI BAT : Il sindaco Pasquale Cascella presenta la sua candidatura a Presidente della Provincia

"La storia della Provincia di Barletta Andria Trani non può ridursi a un fatto burocratico e non può essere immiserita da logiche interne a uno schieramento politico". Lo ha sostenuto il sindaco Pasquale Cascella intervenendo nel corso di un incontro pubblico con i consiglieri-elettori del centrosinistra per la presentazione, nell'Auditorium San Luigi di Trani, della sua candidatura a Presidente della Provincia Barletta Andria Trani. Nel corso dell’iniziativa, che ha avuto un marcato taglio programmatico, sono intervenuti il segretario regionale del Partito Democratico, Michele Emiliano, l'assessore regionale Guglielmo Minervini, il segretario regionale di SEL Gano Cataldo, i sindaci di San Ferdinando, Michele Lamacchia, e di Minervino Murge, Rino Superbo, il consigliere regionale del Psi Franco Pastore e altri rappresentanti locali dei partiti politici e dei movimenti della coalizione nel territorio.
"Per quanto astruso sia il meccanismo elettorale di secondo livello che ha consegnato il potere di voto ai consiglieri comunali, questi credo sentano comunque il dovere - ha affermato il sindaco Cascella - di dare ascolto la volontà dei propri elettori, ed è quindi giusto che anche i cittadini si facciano sentire dai loro rappresentanti, al di là delle appartenenze di parte. Per questo ho inteso rivolgermi sia agli amministrati sia agli amministratori con una lettera aperta su questa scadenza politico-istituzionale che non può essere immiserita dalla prevaricazione dei numeri, né deve essere vissuta passivamente, ma abbattere steccati e far prevalere il senso più profondo della adesione alla Provincia Barletta Andria Trani. Non solo per onorare la memoria di coloro che nel tempo si sono battuti per questa istituzione, ma perché questo risultato è parte della nostra comune storia, ben più importante e significativa di una mera convergenza numerica dettata da interessi di uno schieramento che ancora in questi giorni sta mettendo a nudo le proprie contraddizioni. Non solo: i compiti, le funzioni e le prerogative della Provincia dovranno comunque essere esercitati fino a quando la riforma non sarà portata a compimento con una solida prospettiva di azione convergente degli enti locali per far fronte ai comuni bisogni delle nostre comunità. Quindi, c'è sempre un ruolo della Bat da far valere con coerenza, determinazione e visione dello sviluppo di questa area nella regione e nel Mezzogiorno".
“Vogliamo portare fino in fondo - ha detto Michele Lamacchia a nome dei sindaci - il confronto aperto già da fine agosto con tutti i sindaci della sesta provincia, a prescindere dalle appartenenze, sulla nostra idea della Bat, su quali prospettive deve avere, rispetto alla istituzione della città metropolitana di Bari e sul profilo che Barletta Andria Trani potrà assumere in futuro nella nostra regione. La candidatura di Cascella esprime coerentemente questa impostazione aperta alla condivisione di programmi, progetti e azioni comuni”.

"Il compito del Presidente della Provincia - ha tenuto a sottolineare Michele Emiliano - ora è sostanzialmente di coordinare il Consiglio, per cui l'Ente andrà avanti solo se potrà contare su figure che, anche in virtù del prestigio e della autorevolezza già acquisiti nell'azione amministrativa, sappiano superare gli steccati e suscitare la collaborazione di tutti. Di qui il convinto impegno perché a guidare la Bat possa essere il sindaco che in questo compito crede per spirito di servizio e ha dato significative prove della capacità di svolgerlo nell’interesse del territorio".