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News dalle Città della BAT

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giovedì 2 luglio 2015

BARLETTA : GdF scopre due parrucchieri abusivi, 155 mila euro di evasione fiscale

Risultavano aver cessato l’attività nel 2009, ma in realtà forbici, pettini e phon rimanevano oggetti di lavoro irrinunciabili. Così come il passa parola tra i vari clienti, che affollavano numerosi i locali delle due attività.
Nel contesto della intensificazione dei controlli nello specifico settore disposti dal Comando Provinciale Guardia di Finanza di Bari, è stata scoperto in Barletta un 59enne che continuava ad esercitare l’attività di parrucchiere per uomo nel suo negozio ove, all’atto dell’intervento dei finanzieri del Gruppo di Barletta, erano presenti anche alcuni clienti.
Stesso copione per una 63enne di Barletta, peraltro molto ricercata anche attraverso Facebook; in questo caso la cliente, appena uscita con una vistosa permanente, si è presentata come parente della parrucchiere dichiarando di aver fatto solo una visita di cortesia.
A loro carico, sono state applicate sanzioni di natura amministrativa per la mancata iscrizione al registro delle imprese e per l’esercizio dell’attività in assenza delle prescritte autorizzazioni amministrative e igienico-sanitarie.
Inoltre, i successivi approfondimenti di natura fiscale, tesi a verificare gli introiti sottratti a tassazione, hanno permesso ai Finanzieri di accertare una evasione alle imposte sui redditi per circa € 133.000,00 ed il mancato versamento di l.V.A. per 22.000,00 €.
Si tratta dell’ennesima operazione, condotta dalle Fiamme Gialle a tutela dell’economia “sana” in un settore ove si manifesta la concorrenza sleale degli abusivi nei confronti degli operatori “in regola”, con danni evidenti per l’intera categoria, per i consumatori e per la collettività.

giovedì 31 luglio 2014

TRANI : Controlli in 11 centri estetici: lavoratori in nero, 21 mila euro di sanzioni

centro-estetico_3Negli ultimi giorni i Carabinieri della Compagnia di Trani hanno svolto un servizio di controllo straordinario del territorio, sottoponendo ad attività ispettiva attività commerciali dedite alla cura estetica, al fine di tutelare la salute dei consumatori e contrastare fenomeni illeciti connessi all’’impiego abusivo di manodopera.

Nel corso dei controlli, svolti in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità e con gli Ispettori della Direzione Territoriale del Lavoro di Bari nei confronti di undici esercizi del settore, ubicati in varie zone della città, sono emerse violazioni in materia di lavoro, essendo stata rilevata la presenza di alcuni dipendenti “in nero”.
L’’attività ispettiva ha riguardato anche un call center, ove entrambi i dipendenti presenti sono risultati irregolari, per cui è scattato il provvedimento cautelare di sospensione dell’’attività imprenditoriale. In conseguenza delle violazioni riscontrate, sono state elevate a carico dei titolari degli esercizi non in regola sanzioni amministrative pecuniarie per un importo complessivo di 21mila euro.

sabato 12 luglio 2014

ANDRIA : Disoccupato con 658 euro al mese, sequestrati beni per 1 milione

I carabinieri di Andria hanno eseguito un'ordinanza di sequestro preventivo di beni per un milione di euro nei confronti di un 46enne. L'uomo risulta percepire un assegno di disoccupazione ma ha un appartamento di lusso, 3 automobili, un negozio di articoli per la casa, due scooter, due conti correnti bancari e quote societarie. L'uomo, arrestato per spaccio di cocaina e marijuana, è attualmente sotto processo per queste accuse.

Disoccupato con 658 euro al mese Andria, sequestrati beni per 1 milione
Gli accertamenti patrimoniali hanno evidenziato disponibilità di beni mobili e immobili, per un valore stimato di un milione di euro circa, assolutamente sproporzionata rispetto all'esiguo reddito di 658 euro al mese, comprensivo di indennità di disoccupazione e assegni familiari. Inoltre, negli ultimi anni il 46enne ha acquistato e rivenduto 29 autoveicoli e 13 motocicli.

Il provvedimento è stato emesso ai sensi della legislazione antimafia che consente, anche per altri reati, tra cui lo spaccio di stupefacenti, di sequestrare i beni di cui l'interessato non è in grado di dimostrare la legittima provenienza. Il provvedimento cautelare diverrà confisca nel caso di condanna definitiva e i beni transiteranno nel patrimonio dello Stato.

venerdì 11 luglio 2014

BARLETTA : Immobili venduti senza fatture. La GdF scopre 11 milioni di evasione fiscale

finanzaA conclusione di tre verifiche fiscali nei confronti di altrettante società immobiliari, nel cui ambito hanno operato diversi imprenditori e commercialisti delle province di Milano e Bergamo, i finanzieri del Gruppo di Barletta hanno accertato la sottrazione al fisco di oltre 10 milioni di euro di imponibile ai fini delle imposte dirette e 1,5 milioni di euro di Iva.

Secondo la ricostruzione del sistema evasivo adottato, sarebbero stati venduti fabbricati, capannoni industriali ed aree edificabili, incassando ingenti somme di denaro fatturate, né dichiarate.
I responsabili delle imprese hanno inoltre occultato e distrutto la documentazione contabile, trasferendo artificiosamente le loro sedi dalla Lombardia ad indirizzi di comodo di Barletta, nonché cedendo fittiziamente le quote societarie e la legale rappresentanza a prestanomi “nullatenenti”, tra cui anche cittadini rumeni.
Complessivamente, sono state denunziate all’Autorità giudiziaria 13 persone per “omessa presentazione delle dichiarazioni annuali”, “dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici” ed “occultamento e distruzione di documenti contabili”.

giovedì 7 novembre 2013

ANDRIA : 14 milioni di evasione fiscale nel commercio di autoveicoli. Partono le denunce per tre persone

Guardia_ di FinanziaAmmonterebbe a circa 14 milioni di euro l’evasione di imposte sui redditi, oltre a 3 milioni di Iva non versata, scoperta dai Finanzieri della Tenenza di Andria nel settore del commercio di autoveicoli. E’ l’esito delle verifiche fiscali compiute dalle Fiamme Gialle, che hanno portato alla luce tre casi di presunti illeciti milionari.

Tre le persone denunciate, tutte andriesi, responsabili legali delle aziende sottoposte a controllo: a vario titolo dovranno rispondere di “dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti”, “dichiarazione infedele”, “omessa dichiarazione” nonché “occultamento e/o distruzione dei documenti contabili”.
Il reale volume d’affari è stato ricostruito mediante controlli incrociati,  attraverso la consultazione telematica delle varie banche dati in uso al Corpo.