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News dalle Città della BAT

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mercoledì 11 gennaio 2017

BARLETTA : Donna a piedi investita in via De Nicola da pirata della strada

Circa un’ora fa in via Regina Margherita (più o meno all’altezza di via De Nicola) una signora si è letteralmente buttata sotto una macchina. Ero nella macchina dietro quella che ha “investito” la signora e ho seguito molto bene il comportamento di quest’ultima. Il pedone camminava sul marciapiede nella stessa nostra direzione e senza fermarsi né guardare il traffico, con il viso coperto da un grosso cappuccio, ha sceso il marciapiede nello stesso istante in cui la macchina dinanzi a me riprendeva a muoversi dopo pochi secondi di sosta dovuti al traffico. La macchina ha investito la signora che è caduta ritrovandosi a terra con il corpo fra il davanti della macchina e lo spazio fra la macchina ed il marciapiede. A quel punto il traffico si è bloccato: il conducente della prima auto che procedeva in senso opposto è sceso dall’auto per soccorrere la signora insieme ad un altro paio di uomini accorsi immediatamente, mentre il conducente dell’auto investitrice ha compiuto una manovra volta ad allargarsi per evitare la signora e creare spazio. Invece di scendere dall’auto e prestare soccorso (credo abbia accennato ad aprire lo sportello) ha superato lentamente la signora e, cogliendo tutti di sorpresa, è scappato, costringendo un signore a rincorrerlo. Non so se quest’ultimo sia riuscito a memorizzare o meno targa e modello, io posso dire che mi è sembrata un’utilitaria di colore blu modello Matiz o qualcosa del genere. Non sto a discutere il comportamento dell’investitore, ahimè senza colpa, che, se rintracciato, sarà giustamente accusato di omissione di soccorso ma denunciare e aprire una riflessione sulle reiterate e impunite violazioni del codice della strada da parte dei pedoni a Barletta.
I pedoni per attraversare la carreggiata devono servirsi degli attraversamenti pedonali, dei sottopassaggi e dei soprapassaggi. Quando questi non esistono, o distano più di cento metri dal punto di attraversamento, i pedoni possono attraversare la carreggiata solo in senso perpendicolare, con l’attenzione necessaria ad evitare situazioni di pericolo per sè o per altri (art. 190 codice della strada). Chiunque viola le disposizioni dell’articolo citato è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 25 a euro 100. A Barletta la stragrande maggioranza dei pedoni si sente in diritto di far tutto ciò che vuole così come la stragrande maggioranza dei conducenti perché siamo tutti sia pedoni che conducenti e la mancanza di rispetto e senso civico quando presente lo è in entrambi i ruoli. Questa forma di inciviltà viene ampiamente tollerata dal pedone quando per esempio un conducente accosta o parcheggia sulle strisce pedonali e dal conducente che tollera chi attraversa dove meglio crede, magari diagonalmente. Però se in pochi casi i conducenti sono “costretti” dai vigili urbani a porre fine alla violazione, i pedoni sono esenti da qualsiasi sanzione e vagano per le nostre strade come anime in preda ad allucinazioni. Mi rammarica molto il comportamento del conducente dell’auto investitrice soprattutto per la disumana e criminale azione di mancato soccorso ma anche per aver perso un’occasione utile a creare nella nostra città un importante precedente sulle responsabilità dei pedoni, del quale sarei stata volentieri partecipe.


Sabrina Salerno

martedì 28 gennaio 2014

BAT : Gestione Rifiuti, emergenza razionalità, sostenibilità e legalità.

La scorsa settimana la Provincia Bat ha vissuto quella che comunemente viene indicata come emergenza rifiuti. "Il gran rifiuto" dell'Amiu di Trani di accogliere i compattatori provenienti da Barletta e da Bisceglie, qualificato come increscioso dal Sindaco Cascella, si è scoperto poi essere stato conseguenza di negligenza dell’ATO, il cui dirigente è il barlettano Antonio Dibari, che ha ignorato la comunicazione inviata tempestivamente dall’Amiu sia all'Ato che alla Barsa di Barletta ed al Comune di Bisceglie di non poter accogliere i loro rifiuti sino al 31 gennaio.

Tralasciando negligenze e pseudosoluzioni ordinarie (come il conferimento in discarica a Trani) e straordinarie (come quello nella discarica di Andria), è sulle reazioni ed i comportamenti dei primi cittadini, interessati della questione, che vorrei focalizzare l’attenzione.

Cascella ha affermato di accogliere favorevolmente l’iniziativa del sindaco di Andria, nella sua qualità di presidente dell’Ambito Territoriale Ottimale (ATO), di convocare una seduta d’urgenza dell’assemblea dei Sindaci in cui affrontare e finalmente risolvere razionalmente il problema della disciplina dei flussi di rifiuti da avviare a smaltimento.
La riunione si è consumata venerdì scorso e così come riportato nel comunicato pubblicato sul sito ufficiale del comune di Barletta ‘l’assemblea ha esaminato le problematiche emerse nei giorni scorsi, concordando sul principio che gli impianti di Bacino debbano gestire prioritariamente i rifiuti raccolti nei Comuni della Provincia, dando mandato ai legali di impugnare l’ordinanza regionale in materia. Si è quindi stabilito che dal 1° febbraio i rifiuti raccolti nelle città di Barletta e Bisceglie torneranno a conferire presso la discarica di bacino di Contrada Puro Vecchio nel Comune di Trani’.

Da cittadina di Barletta, in primis, ed in qualità di portavoce per la nostra provincia del Comitato nazionale Legge Rifiuti Zero, mi chiedo come si possa essere favorevoli ad operare nell’emergenza e non denunciare la mancanza di incontri pianificati e aperti a tutti, utili a risolvere davvero razionalmente la questione rifiuti. L’ATO è appunto l’organismo deputato a sovraintendere alla delicata materia della gestione dei rifiuti nella correttezza del ciclo di conferimento agli impianti.
Sindaci che hanno il dovere di portare la raccolta differenziata al 65% dovrebbero iniziare a ragionare su impianti in grado di riciclare i materiali differenziati perché la separazione senza riciclo è priva di senso. Senza tali sani impianti (compostaggio e riciclo) sul territorio viene meno inoltre la posizione assunta dall’assemblea che rivendica la necessità da parte degli impianti oggi presenti nella nostra provincia (discariche) di gestire i rifiuti dei Comuni rientranti nella Bat. L’indifferenziato deve seguire il principio di prossimità e il differenziato no?
Eppure, in Italia, il recepimento della Direttiva Rifiuti, avvenuto con il decreto legislativo n. 205/2010, prevede "per le frazioni di rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata destinati al riciclaggio ed al recupero (...) di favorire il più possibile il loro recupero privilegiando il principio di prossimità agli impianti".

Oltre che razionale la gestione dovrebbe essere anche sostenibile e legittima.
Sempre il Sindaco Cascella ha comunicato che ‘senza rispettare le regole e i principi di condivisione tra i Comuni dell’Ato si rischia di compromettere la corretta e responsabile conduzione di un servizio così delicato con inevitabili gravi ripercussioni sull’igiene, il decoro urbano e i costi per i cittadini’.
Bene, risulta necessario ancora una volta ricordare che il conferimento in discarica e l’incenerimento dei rifiuti non hanno niente di sostenibile dal punto di visto economico, ambientale e sanitario, né tanto meno favoriscono igiene e decoro urbano. Solo l’applicazione della strategia rifiuti zero può portare benefici, anche economici, ai cittadini.
Inoltre, come già denunciato da Alessandro Zagaria, portavoce Comitato nazionale Legge Rifiuti Zero per la Regione Puglia, le operazioni di trattamento in discarica, così come avviene a Trani, della solo trito-vagliatura dell’indifferenziato se non è accompagnata dal processo di stabilizzazione della frazione umida, risultano illegittime. La circolare ministeriale del 6 agosto 2013 emessa dal Ministro dell’Ambiente Orlando impone infatti di applicare urgentemente le disposizioni contenute nella direttive della C.E. che riconosce come trattamento adeguato dei rifiuti in discarica la tecnica della trito-vagliatura solo se accompagnata dalla stabilizzazione della frazione umida, onde evitare la formazione del percolato in falda e l’immissione di biogas in atmosfera.

Ed infine, suscita indignazione l’appello di un primo cittadino al rispetto di regole e principi di condivisione tra Comuni senza alcun riferimento al coinvolgimento e alla partecipazione dei cittadini in scelte così importanti. Quello che non smetteremo mai di pretendere è l'informazione continua e trasparente alle comunità in materia di ambiente e rifiuti (secondo quanto prescritto dalla Carta di Ottawa per la promozione della salute del 21 novembre 1986, dal D. Lgs n. 502/2006, art. 13, dalla Carta di Aalborg del 1994), affinché i cittadini siano messi in grado di controllare i determinanti di salute per la promozione della salute stessa e di partecipare alla formazione delle decisioni istituzionali per la gestione dei rischi ambientali e sanitari in tutte le fasi connesse al ciclo dei rifiuti (Convenzione di Aarhus 26.6.1998, Direttiva 2003/35/CE, Direttiva “2008/98/CE).

Sabrina Salerno
Portavoce del Comitato nazionale Legge Rifiuti Zero per la provincia Barletta-Andria-Trani







domenica 3 novembre 2013

BARLETTA : Lungomare Mennea, Piazzale Salerno e nuove vie nella 167 ai cittadini illustri

La Giunta ha approvato due delibere riguardanti la denominazione di strade e aree della città, sulla base dell’istruttoria compiuta dagli uffici e della discussione svoltasi in sede di Commissione per l’aggiornamento e la revisione della toponomastica. È stato deciso, in primo luogo, di accogliere la petizione popolare spontanea per l’intitolazione della “Litoranea di Ponente”, come oggi è genericamente denominata, all’atleta e campione olimpico Pietro Mennea, per cui l’area di circolazione che va da via Cristoforo Colombo a via Antonio Violante sarà denominata “Lungomare Pietro Paolo Mennea”. Tra le decisioni assunte anche quella di dedicare alla memoria di Francesco Salerno, Sindaco di Barletta dal 1998 al 2006, le parti dei giardini del castello comprendente l’Anfiteatro, che proprio l’Amministrazione guidata dal Sindaco, volle come luogo di socialità e confronto pubblico. Nel contesto dei giardini, che sempre l’Amministrazione guidata dal Sindaco Salerno denominò “Parco degli Eroi, della Resistenza, della Memoria” dedicato ai “Fratelli Cervi”, l’area circostante l’anfiteatro sarà denominata “Piazzale Francesco Salerno”.  La Giunta ha altresì deciso l’attribuzione definitiva delle aree di circolazione del nuovo Piano di Zona della 167 che finora hanno avuto una denominazione provvisoria. In questo ambito sono state definite anche alcune dediche particolari: il Piazzale antistante la Chiesa di San Giovanni Apostolo sarà denominato “Largo don Tonino Bello”, mentre il nuovo spazio verde insito nell’intersettore sarà denominato “Parco dell’umanità”. Le aree di circolazione rientranti nel nuovo Piano di Zona 167 attualmente con denominazione provvisoria avranno dediche,  suddivise in tre aree tematiche omogenee, a personalità “Vittime delle Mafie”, “Esponenti politici locali” e “Cittadini che hanno dato lustro alla città e, al tempo stesso, al Paese”. In particolare:

·         Via Parallela VIA L. ROMANELLI - Via Michele MORELLI
·         Via Parallela VIA V. LATTANZIO (I tratto) - Via Michele TUPPUTI
·         Via Parallela VIA V. LATTANZIO (II tratto) - Via Carlo Ettore BORGIA
·         Via 1a Traversa VIA G. BOCCACCIO - Via Luigi ITALIA
·         Via 2a Traversa VIA G. BOCCACCIO - Via Michele FREZZA
·         Traversa Via C.D.CIOCE - Via Giacomo CORCELLA
·         Traversa Via L. ROMANELLI - Via Francesco CAPACCHIONE
·         Via Parallela VIA P. RICCI - Viale Giovanni FALCONE e Paolo BORSELLINO
·         Via 1a Parallela VIA M. BARBERINI - Via Rosario LIVATINO
·         Via 2a Parallela VIA M. BARBERINI - Via don Pino PUGLISI
·         Via 3a Parallela VIA M. BARBERINI - Via Rocco CHINNICI
·         Via 4a Parallela VIA M. BARBERINI - Via Pio LA TORRE
·         Via 5a Parallela VIA M. BARBERINI - Via Antonio SCOPPELLITI
·         Vicinale Crocevia Bonelli - Via Carlo Alberto DALLA CHIESA
·         Via 1a Parallela VIA DEGLI ULIVI - Via don Giuseppe FILOGRASSI
·         Via 2a Parallela VIA DEGLI ULIVI - Via Fratelli Filippo e Giuseppe IMMESI
·         Via 3a Parallela VIA DEGLI ULIVI (I tratto) - Via Giuseppe GESUALDO
·         Via 3a Parallela VIA DEGLI ULIVI (II tratto) - Via Savino ANTONUCCI
·         Via 4a Parallela VIA DEGLI ULIVI - Via Angelo VELASQUEZ
·         Via 1a Parallela VIA DELLE QUERCE - Viale Carlo Maria GIULINI
·         Via 2a Parallela VIA DELLE QUERCE - Via Tommaso CAPOSSELE
·         Via 1a Traversa VIA DELLE QUERCE - Via Arturo BOCCASSINI
·         Via 2a Traversa VIA DELLE QUERCE - Via Onofrio DELLISANTI
·         Vicinale Crocevia Trianello 1° Tratto - Via Valdemaro VECCHI

·         Vicinale Crocevia Trianello 2° Tratto - Via Giacomo FRANK