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venerdì 5 dicembre 2014

CANOSA DI PUGLIA : Presentazione dell'opera artistica “Le Pergamene del Poeta”.

Sabato all’UNITRE di Canosa interverrà l’autore Sante Valentino.

Cresce l’attesa per la cerimonia di  presentazione dell'opera artistica “Le Pergamene del Poeta” a cura di Sante Valentino, in programma sabato 6 dicembre alle ore 18,30, presso l’Auditorium dell’Oasi “Arcivescovo Francesco Minerva”, in via Muzio Scevola nr.20 a Canosa di Puglia (BT). Per l’occasione ritorna a Canosa il poeta Sante Valentino, vincitore del Premio Diomede 2014, raffinato e stimato cultore delle tradizioni pugliesi  rievocate nei suoi componimenti letterari, nelle sue poesie dialettali con molti spunti, riflessioni e dettagli legati all’orgoglio campanilistico, all’amore per la città natìa. Con la nuova opera, dopo anni  di intenso lavoro, farà conoscere le vicende artistiche e storiche dell’insigne città di Canosa offrendo “un’immagine più fedele possibile di quella che l’ellenica Kanysion prima e la romana Canusium poi”, attraverso le 14 pergamene intitolate: Canosa, Pajese Meje, Ode a Canosa, La Disolete, Sanctus Sabinus, Boemundus, Diomede, Matrona Busa, Il Castello di Canosa, La Torre dell’Orologio, U Cambanele, L’Apulo Vate, Kanysion, Canusium. Un compendio poetico, storico e artistico ben curato ed illustrato per dare rinomanza alla più importante polis della Daunia e al ruolo importante rivestito nei secoli scorsi. 

"""...aprire al popolo le vie del bello, fargli conoscere le proprie glorie, alimentare nel suo animo l'amore per la patria,  scaldarlo col soffio della poesia e dell'arte...""", l’incipit dell’illustre canosino  Gaetano Maddalena per dare risalto alle radici storico-culturali del territorio ed invitare nel contempo la cittadinanza all’incontro con l’arte e la poesia in calendario sabato 6 dicembre, nell’ambito delle attività  dell’UNITRE di Canosa. Nel corso della serata, alla presenza delle autorità cittadine saranno esposte per la prima volta al pubblico “Le Pergamene del Poeta” a cura di Sante Valentino nella duplice veste di  relatore e filologo, coniugando passione e amore per la terra natia e le sue storiche tradizioni. 

Bartolo Carbone


giovedì 30 ottobre 2014

CANOSA DI PUGLIA : La violenza ha paura delle tue parole. Un segnale forte dal convegno all’UNITRE.

Una lezione speciale quella organizzata nell’ambito delle attività della campagna di sensibilizzazione e promozione della cultura del Benessere della Persona, indette dall’Ordine degli Psicologi della Regione Puglia per “Ottobre 2014: Mese del Benessere Psicologico Puglia”, e condivisa da una platea attenta e sensibile come quella dell’Università della Terza Età Sezione “Prof. Ovidio Gallo”di Canosa di Puglia(BT). Lunedì scorso, l’Auditorium dell’Oasi “Arcivescovo Francesco Minerva” ha visto salire in cattedra la dottoressa Annunziata Minerva, psicologa psicoterapeuta, esperta in dipendenze patologiche e consulente del “Movimento Internazionale Anti-stalking, Anti-pedofilia e Pari Opportunità” per il convegno intitolato “La Violenza Domestica: dietro la porta chiusa”, Per gli onori di casa sono intervenuti il professor Donato Metta e il dottor Sabino Trotta, l’ex ed il neo presidente dell’UNITRE di Canosa che hanno presentato le ospiti della serata, tra le quali anche l’avvocata Annalisa Iacobone e la dottoressa Mirella Malcangi, dedicata ad un fenomeno dilagante e molto complesso nella società di oggigiorno.
La violenza domestica è quella violenza che si consuma tra le mura di casa, quella violenza che ha le chiavi di casa, è il sopruso più diffuso contro le donne. La violenza domestica è tanto più grave perché si sviluppa all’interno di rapporti affettivi e provoca un grave danno nella dimensione della fiducia sia verso se stessi che verso gli altri. La violenza provoca importanti danni fisici e psichici a breve e a lungo termine. Essa implica una grave e pervasiva invasione del sé, annientando il senso di sicurezza della donna. Impotenza, passività, incapacità di prendere decisioni, confusione, sono solo alcuni degli effetti più frequenti. Tuttavia le donne non ne sono le uniche vittime anche i bambini che crescono in ambienti domestici violenti sviluppano traumi psicologici che spesso li accompagnano per tutta la vita. Assistere alla violenza all’interno della propria famiglia costituisce un fattore di rischio per lo sviluppo di aggressività, depressione, ansietà. Il bambino esposto alla violenza sperimenta costantemente una paura senza soluzione, in quanto l’oggetto della paura coincide con quella che dovrebbe essere la fonte di protezione. Il conflitto tra l’esigenza di allontanarsi dalla fonte della paura e l’esigenza di avvicinarsi per essere rassicurato non consente lo sviluppo di una coerenza e unitarietà. Inoltre, i bambini testimoni della violenza intrafamiliare apprendono che l’uso della violenza è normale nelle relazioni affettive e che l’espressione di sentimenti, emozioni, pensieri è pericolosa in quanto può scatenare la violenza.
Dare voce alla violenza rappresenta il primo passo per contrastarla e sconfiggerla, per questo le volontarie del Movimento anti-stalking, anti-pedofilia e pari opportunità mettono a disposizione della comunità le loro professionalità, impegnandosi non solo nelle attività di ascolto e consulenza, ma anche attraverso campagne di sensibilizzazione mirate ad espandere quella rivoluzione culturale che restituisca dignità alla donna. L’equipe del Movimento anti-stalking, inoltre, grazie al volontariato espresso dalle operatrici tutte qualificate e specializzate come la psicologa Titty Minerva, l’avvocata Annalisa Iacobone e la dottoressa Mirella Malcangi, per rafforzare le attività a contrasto della violenza di genere. Dallo scorso gennaio ha messo le proprie competenze a disposizione del Centro Anti-Violenza Futura della Provincia Barletta-Andria-Trani, operativo sul territorio di Canosa di Puglia(BT) attraverso lo sportello di prossimità ubicato presso la Parrocchia “Gesu, Giuseppe e Maria” in via Federico II. Applausi e sentiti apprezzamenti da parte dei presenti  che hanno prestato la massima attenzione  al particolare tema affrontato in difesa delle donne che hanno subito o che sono a rischio di subire violenza fisica, psicologica, emotiva, sessuale o economica, indipendentemente dalla loro età, religione, nazionalità,origine etnica, orientamento sessuale, condizione legale, sociale e stato civile, credo politico e condizione economica. In questi mesi, il Centro Anti-Violenza Futura sta promuovendo proficuamente “una cultura di genere non violenta” a favore delle vittime di violenza attraverso un percorso di affermazione del proprio diritto alla vita.

 Bartolo Carbone


lunedì 19 maggio 2014

MARGHERITA DI SAVOIA : Università terza età, tutte leiniziative svolte e i programmi futuri

Con la seguente nota il professor Ruggiero Mascolo, Presidente dell’Unitre, rende note le recenti attività svolte e informa in merito ai programmi che andranno a realizzarsi nei prossimi mesi.
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Non sfugge a nessuno l’opera che questa associazione sviluppa ormai da anni con l’organizzazione di corsi ed eventi rivolti soprattutto alle persone della terza età: siamo una novantina di soci che in gruppo scopriamo il piacere di stare insieme rendendoci utili alla collettività.
Tra le tante iniziative svolte, domenica 13 aprile abbiamo fatto una gita ad Ascoli Satriano per visitare il Museo che, tra tanti reperti, contiene il bellissimo Trapezophoros, una mensola in marmo che rappresenta due grifi che azzannano un cervo: è testimonianza di come questo territorio avesse una realtà economica e culturale molto avanzata in epoca classica. L’opera fu venduta da tombaroli a un museo americano e solo di recente è stata riportata in Italia, ove gli studiosi vengono ad ammirarla da tutto il mondo. Abbiamo inoltre visitato il paese, gli scavi archeologici per concludere con un pranzo all’insegna di un sano modo di stare insieme, coniugando cultura, socialità e divertimento.
Il 26 aprile inoltre, nell’atrio del vecchio Palazzo di Città, abbiamo tenuto uno spettacolo di poesie, canzoni, letture e filmati sulla Prima Guerra Mondiale. Vi è stata una grande partecipazione, suggellata dalla presenza del sindaco che ha riconosciuto il ruolo di promozione sociale che l’associazione svolge e ci ha spronato all’impegno per  una maggiore moralizzazione e legalità del paese.
Ma le attività dell’associazione sono tante, con la partecipazione quotidiana di decine e decine di soci agli oltre 20 corsi che si sono tenuti da ottobre a maggio.

Per la chiusura dell’anno accademico, abbiamo organizzato il 28 maggio una serata con distribuzione degli attestati di frequenza, un’esposizione di quadri dei corsisti e l’esibizione della nostra corale; per il 7 giugno la rappresentazione a cura del nostro gruppo teatrale della commedia di Peppino De Filippo: Quaranta ma non li dimostra; per chiudere poi il 14 giugno con il pranzo sociale.
La consapevolezza del ruolo dell’associazione nel contesto cittadino ci sollecita all’impegno per la realizzazione delle finalità del nostro Statuto, nell’ottica del dialogo intergenerazionale, dell’apertura al diverso e al volontariato sociale, con gli strumenti che la comunità vorrà metterci a disposizione per la realizzazione dei comuni intenti. Non vi sembra che ci siano tanti motivi per iscriversi all’Unitre?!…”.