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News dalle Città della BAT

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lunedì 16 ottobre 2017

ANDRIA : TORNA LO SPORTELLO DELLA CAMERA DI COMMERCIO?

IL COMUNE VERSA LA TASSA DI RINNOVO DEL CONTRATTO.
TANTI I CARTELLI STRADALI CHE INDICANO LA SEDE DECENTRATA IN CITTA’.
QUALCUNO DEVE AVER AVUTO UN GUIZZO DI DIGNITA’ O FORSE E’ SOLO SCIATTERIA ISTITUZIONALE.

Potrebbe essere stato un tardivo guizzo di dignità o forse potrebbero essere altre le motivazioni che indurrebbero a pensare che Andria potrebbe riavere la sua Sede Decentrata – Sportello della Camera di Commercio del quale ne è stata forzatamente privata nella pressoché indifferenza di pseudo rappresentanti locali che siedono sulle poltrone rosse di corso Cavour, a Bari.
Sarebbe anche plausibile pensare che, in prossimità delle ormai prossime elezioni, a campagna elettorale già aperta, potrebbe aver avuto un certo effetto la deliberazione di Consiglio comunale che chiedeva il mantenimento in vita dello Sportello oppure potrebbe essere stata considerata positivamente l’esternazione di qualche rappresentante di associazione di categoria che, anche in questa occasione, ha fatto solo finta di mettersi contro il suo stesso “sistema” così ben collaudato o forse, drammaticamente, potrebbe essere un’altra farsa che sta ingenerando confusione e disorientamento tra cittadini, utenti, liberi professionisti, consulenti, associazioni.
In quest’ultimo caso, molto più plausibile e veritiero rispetto agli altri prospettati, si tratterebbe di pura sciateria istituzionale; un’altra delle tante cui siamo ormai abituati da anni a sopportare nel teatrino popolare delle apparizioni.
Sta di fatto che con determina dirigenziale nr. 1855 del 12 settembre 2017, quindi successiva, molto successiva alla data del trenta giugno stabilita per il funerale di quello Sportello decentrato, il comune di Andria ha provveduto addirittura a versare la propria quota parte dell’imposta di registro per il rinnovo contrattuale mentre, qualora la chiusura dello Sportello fosse stata definitiva dal primo luglio scorso, avrebbe dovuto semplicemente versare una quota fissa, anche di gran lunga inferiore a quella versata, per la risoluzione anticipata del contratto di locazione alla data di chiusura dello Sportello cioè il 30 giugno 2017, senza ulteriori adempimenti quindi non versando al locatore ulteriori canoni non dovuti; canoni che la Camera di Commercio non ha mai rimborsato al comune di Andria e che sono sempre restati a carico dei contribuenti andriesi, beffati, burlati e abusati dalle decisioni di membri privilegiati di associazioni che, messe tutte assieme, non rappresentano più del 10 % della totalità delle imprese iscritte al Registro ma decidono per tutti e spartiscono in casa.
Una sciatteria che non si placa se analizziamo la cosa ancor più ridicola e mortificante cioè la mancata rimozione dei tantissimi cartelli che indicano lo Sportello della sede decentrata della Camera di Commercio di Andria (quella chiusa dal primo luglio scorso), ancora oggi allocati in Corso Europa Unita angolo via Ospedaletto, angolo via Barletta e in tutto il quartiere e le principali vie di accesso alla città.
Poveri cittadini andriesi, poveri liberi professionisti andriesi, povere misere associazioni di categoria e poveri utenti. Tutti inglobati nel vortice del pressapochismo, del relativismo e del decadimento di una città completamente sbandata senza più alcuna ambizione e ormai priva di qualunque degna rappresentanza istituzionale.
Ancora una brutta, significativa pagina di storia urbana.
           
            
                                                                                                             Il Presidente  UNIBAT

                                                                                                                  Savino Montaruli

mercoledì 28 giugno 2017

ANDRIA : CAMERA DI COMMERCIO, SI PREPARA IL FUNERALE

In queste ore in Corso Europa Unita, nel cuore del Quartiere Europa, si sta preparando il funerale dello Sportello di Andria della Camera di Commercio.
Proprio mentre le oltre diecimila imprese andriesi iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Bari stanno versando il diritto annuale in scadenza proprio il 30 giugno, in concomitanza con la chiusura dello sportello; proprio mentre i nominati “rappresentanti delle imprese”, compresi coloro che con il loro silenzio hanno scritto anche questa orrenda pagina di triste storia locale, decidono di spendere quei soldi, parte di quei soldi, per il funerale, in queste ore si stanno preparando i pacchi con la documentazione da trasferire alla sede distaccata di Barletta che, ovviamente, resterà invece operativa e dove anche quelle oltre diecimila imprese andriesi, oltre ad utenti, consulenti ed altri fruitori dovranno recarsi dal primo luglio in avanti.
Chi parteciperà a quel funerale?
Parteciperanno sicuramente tutti i consiglieri comunali della città di Andria che hanno votato l’ordine del giorno con il quale si impegnava il sindaco ad intercedere per evitarne quella chiusura. L’esito? Nessuno lo conosce.
Parteciperanno i tanti rappresentanti di quegli Ordini Professionali che sono restati in letargo a guardare ed a subire passivamente così come vi parteciperanno coloro che, grazie all’esistenza di quel giocattolo dispensatore di benefici, continuano a girovagare promuovendo il territorio e l’economia locale con il sol scopo di invitare le poche imprese sane ancora in vita a delocalizzare altrove, magari in Moldova. Parteciperanno alcuni sedicenti sindacalisti locali i cui appelli non sono neppure stati ascoltati in famiglia così come vi parteciperanno coloro che praticano abitualmente l’arte del compromesso, della compensazione e del tornaconto personale ottenuto in funzione di ruoli e impegni mai documentati né mai lasciati nella memoria collettiva.
Lo Sportello di Andria chiude a causa di una necessaria riorganizzazione della Camera, così dicono e scrivono, ma non si riorganizzano le spartizioni dei fondi camerali che continuano scientificamente ad essere deliberati, ancora in pieno conflitto di interessi.
Andria perde un altro pezzo della sua economia locale, della sua identità e della sua dignità.
Andria perde anche il “diritto di difesa”. Eppure in quelle comode poltrone in legno pregiato, a Palazzo San Francesco, siedono quasi tutti avvocati.
Al funerale, a questo funerale, noi non ci saremo ma lo pagheremo, con i nostri soldi.



*Presidente UNIBAT

lunedì 29 maggio 2017

ANDRIA : CHIUSURA DELLA CAMERA DI COMMERCIO.

INUTILE IL TENTATIVO DEL CONSIGLIO COMUNALE, DEL PRESIDENTE DELLA CONFCOMMERCIO E DELLA CONSULTA.
MONTARULI (UNIBAT): “ANDRIA ANCORA UMILIATA DAI SUOI STESSI RAPPRESENTANTI. ALTRO CHE CHIUSURA, LO SPORTELLO DI ANDRIA VA INVECE POTENZIATO”.

Le note inviate al Presidente della Terza Consulta della città di Andria, a firma del Presidente e dei due componenti andriesi della Giunta della Camera di Commercio di Bari che ha decretato la chiusura definitiva dello Sportello della Camera di Commercio ad Andria parlano chiaro. Senza giustificazioni plausibili, reali, condivise e comunque mai rese note prima della decisione, riaffermano la chiusura dello Sportello nella città federiciana invitando gli andriesi, cittadini, imprenditori, professionisti e mondo associazionistico a recarsi a Barletta per il disbrigo pratiche. A nulla dunque sarebbe valsa la deliberazione di un intero consiglio comunale; l’impegno delle istituzioni, quale sia stato non lo si conosce ancora; la presa di distanza, almeno a mezzo di uno scarno comunicato stampa, del presidente della Confcommercio di Andria dal suo stesso Presidente superiore che ha addirittura proposto la chiusura dello Sportello e neppure, a questo punto, la richiesta della 3^ Consulta né quella di Associazioni quali UNIMPRESA BAT e DOTTORI e RAGIONIERI COMMERCIALISTI che non sono restate nel guscio, come tutte le altre, divulgando una notizia che si voleva tenere celata proprio al mondo associazionistico e all’utenza fino al giorno del funesto evento cioè il primo luglio 2017.
A proposito della decisione definitiva della Giunta camerale il rappresentante UNIBAT, Savino Montaruli, componente effettivo eletto della 1^, 3^ e 4^ Consulta comunale ma anche in qualità di utente e soprattutto di soggetto regolarmente iscritto alla Camera di Commercio di Bari, in regola con i versamenti dovuti nella sua qualità di Agente e Rappresentante di Commercio iscritto al’Albo dal 1992, ha così commentato: “denoto con rammarico, con profonda delusione e con estremo sconcerto che la futilità continua a prevalere sul reale interesse collettivo e generale di cittadini ed utenti. Una ingiustificata motivazione alla base di una decisione così importante; lo Sportello della Camera di Commercio ad Andria va potenziato, non chiuso. Il silenzio pressoché assoluto e la nonchalance addirittura dei rappresentanti andriesi che siedono in quella Giunta e che dovrebbero rappresentare gli interessi del territorio che li ha onorati di tale privilegio e prestigio mi lascia esterrefatto. Dopo che la Provincia Bat è stata di fatto espropriata del diritto di avere la “sua” Camera di Commercio pur avendone titoli e numeri, senza che questa ingiustizia sia mai stata giustificata dagli autori di accordi e di strategie che nulla hanno o hanno avuto a che fare con l’interesse pubblico e che un giorno qualcuno dovrà pur spiegare ai quattrocentomila abitanti della Provincia Bat; dopo che la città di Andria si vede progressivamente privare dei suoi più importanti uffici ormai traslocati altrove e dopo che gli imprenditori andriesi hanno dato così tante risorse proprio alla camera di commercio di Bari che sta continuando ad utilizzarle a proprio uso e discrezionalità, come raccontano gli atti pubblicati, si arriva addirittura alla chiusura dello Sportello ad Andria senza neppure una minima disponibilità a ricercare una soluzione in economicità, non presentandosi neppure all’invito a partecipare ad una riunione istituzionale qual è quella della Consulta. Ma si può arrivare a tanto? Possibile che il rispetto istituzionale possa essere messo sotto ai piedi in questo modo nell’indifferenza generale? I Cittadini, le Associazioni, gli Utenti, in questa città, dove sono finiti? Sono sconcertato e sarebbe veramente facile, fin troppo facile andare oltre quindi mia auguro solamente che quando, alla fine, anche gli ultimi spiragli, le ultime speranze per questa città e per questo territorio saranno irrimediabilmente perdute nessuno si permetta di dire di non saperlo, di non esserne stato informato, di esserne inconsapevole ed ignaro. No, almeno questo nessuno potrà permettersi di dirlo” - ha concluso Montaruli.



Area Comunicazione UNIBAT

lunedì 15 maggio 2017

ANDRIA : CHIUDE LA SEDE DELLA CAMERA DI COMMERCIO NEL QUARTIERE EUROPA. PROTESTA IL COMITATO.

RESIDENTI E COMMERCIANTI: “ORA STATE DAVVERO ESAGERANDO, IN POCHI ANNI DISTRUTTO IL LAVORO DI DECENNI DI IMPEGNO CIVICO E SOCIALE”

Come una mannaia si abbatte un’altra decisione fortemente penalizzante per il quartiere Europa di Andria cioè la chiusura della sede distaccata della Camera di Commercio. Una decisione osteggiata dal Comitato di Quartiere il quale interviene con le parole del Gruppo dirigente che ha dichiarato: “dopo la presa in giro della promessa di apertura di una sede decentrata dei Vigili Urbani, con tanto di insegna posizionata in via Aldo Moro, poi tolta senza che mai quell’ufficio fosse stato aperto; dopo la mortificazione di vedere il quartiere abbandonato dalle Istituzioni, senza alcuna forma di intervento pubblico; con il verde pubblico in stato di degrado; con una viabilità incontrollata e senza alcun disincentivo alla velocità che rende le strade pericolosissime; invaso dall’abusivismo commerciale e fortemente compromesso dal punto di vista della sicurezza; con strutture fatiscenti come il Park & Ride o addirittura costruite con sperpero di denaro pubblico e mai entrate in funzione, come la pista di pattinaggio; con l’invasione di ratti e topi che entrano finanche nei negozi e nei bar; con una condizione igienica a dir poco vomitevole, anche a causa del malfunzionamento del servizio pubblico di manutenzione delle aree verdi ormai ridotte a d ammasso di terra e di detriti; con l’annientamento di qualsiasi azione o iniziativa ludico e ricreativa ora ci tolgono anche la sede distaccata della Camera di Commercio che pure rappresentava un punto di riferimento per l’intero quartiere, per la città e per un’utenza proveniente anche da altre città. Una decisione presa dalla Giunta della Camera di Commercio di Bari che dovrebbe rappresentare l’interesse dei commercianti ma che evidentemente guarda solo a se stessa. La decisione di chiudere la sede distaccata viene giustificata dal Presidente della Camera di Commercio di Bari, che è pure Presidente di un’Associazione di Categoria, con incarichi in tanti altri Enti, con il fatto che gli andriesi si possono tranquillamente recare a Barletta per il disbrigo delle pratiche. Una follia. Una pura follia pensare di mandare gli andriesi, come una mandria di caproni, a Barletta per il disbrigo pratiche quando ad Andria esiste uno sportello ben funzionante ed operativo, che ora si vuole sopprimere. Ma il dottor Ambrosi lo sa di cosa parla? La conosce la situazione andriese che sta svendendo i propri servizi e le proprie strutture a costo zero? Lo sa, il pluri incaricato Presidente che Andria pretende di essere rappresentata con le sue migliaia di imprese iscritte alla Camera di Commercio che tanti privilegi consente alle Associazioni che spartiscono fondi pubblici a proprio vantaggio? E il Sindaco di Andria, la politica e le associazioni andriesi, tranne le solite che si assumono la responsabilità di parlare senza paura, che fine hanno fatto? Intendono assistere a quest’altra umiliazione restando inerti o lavandosi la coscienza con qualche articolo stampa? Non siete opinionisti e siete pagati per risolvere i problemi quindi giù la maschera e datevi da fare perché la sede della Camera di Commercio resti aperta e si riportino in città i tanti uffici pubblici svenduti alle altre città che ne stanno godendo. Il nostro quartiere non tollera altri soprusi quindi attendiamo le risposte che non arrivano ancora mentre le nostre risposte arriveranno ben presto, anche quando non avrete più il coraggio di venire a chiedere il nostro voto poiché non ci sentiamo né siamo mai stati rappresentati da questa politica e da tutto quello che gira attorno ad essa.



                  Ufficio di Coordinamento

venerdì 12 maggio 2017

ANDRIA : CHIUDE ANCHE LA CAMERA DI COMMERCIO

Giovedì 11 maggio sono stati i commercianti a sede fissa del Quartiere Europa, aderenti al Comitato, a chiamarmi ad intervenire in qualità di Coordinatore, per approfondimenti circa l’annuncio della chiusura definitiva della sede decentrata della Camera di Commercio ubicata proprio nel popoloso quartiere cittadino. Immediata la reazione e la richiesta di chiarimenti proprio presso la sede della Camera ove mi sono recato immediatamente. La notizia diventa ufficiale dunque anche la Camera di Commercio, dopo l’Agenzia delle Entrate ed altri importanti uffici pubblici, lascia la città di Andria. Già nel 2016, ed anche ancor prima, come riportato dagli Organi di Informazione, nella mia qualità di Presidente dell’Associazione di Categoria UNIMPRESA BAT e di componente effettivo eletto della 3^ Consulta delle Attività Produttive, Libere Professioni e Consumatori e Utenti avevo preannunciato ciò che si stava ancora una volta consumando ai danni della città federiciana, invitando i cosiddetti “rappresentanti” del territorio ed in particolare di Andria, che occupano ancora oggi posti prestigiosissimi proprio nella stessa Camera di Commercio di Bari, pur rappresentando percentuali insignificanti rispetto al numero delle imprese iscritte al Registro, ad intervenire ed a far conoscere pubblicamente quali fossero le intenzioni dell’Ente a proposito del funzionamento dello Sportello di Andria. Nulla di nulla, mentre hanno continuato a “deliberare”. Eppure la città di Andria era già stata beffata nel non vedersi riconosciuta l’istituzione della Camera di Commercio della Bat, pur avendone numeri e requisiti ma una politica maldestra, condizionata, succube e poco propensa all’interesse generale e diffuso si fece sopraffare da azioni polisindacaliste che fecero di tutto perché quel’istituzione non ci fosse, con fortissime penalizzazioni per gli utenti cioè i commercianti e le imprese che poi finanziano la Camera di Commercio di Bari che non può assolutamente dirsi in crisi economica viste le continue ed inarrestabili deliberazioni di privilegi e di fondi pubblici destinati proprio a quelle associazioni ed alle società di capitali, riferimento di coloro che siedono in corso Cavour. Una beffa dopo l’altra che vede, anche in questa circostanza, prevalere un senso di rassegnazione, di silenzio, di commistione che lasciano indignati ed increduli. Sembra che in questo territorio nessuno più voglia “compromettersi”; che tutti abbiano paura, timori di ripercussioni, di perdere privilegi quindi una rinuncia espressa ad esercitare anche semplicemente l’impegno civico che dovrebbe essere dovere morale di ciascun buon cittadino. Tutto ciò è ancora più preoccupante perché accentua quel crescente stato di degrado e di miseria culturale e professionale che stanno continuano ad indirizzare questo territorio verso una palude senza scampo. Noi vogliamo continuare ad essere altro, ben altro ed è per questo che pur avendo molti più titoli di altri, su quelle poltrone rosse abbiamo deciso di rinunciare a stare comodamente seduti. Intanto la sede decentrata di Barletta viene “salvata”.



*Presidente UNIBAT

giovedì 19 novembre 2015

CITTÀ DI BARLETTA, "EVENTI E MANIFESTAZIONI NATALIZIE", LA CAMERA DI COMMERCIO RIUNISCE LA GIUNTA.

In riferimento alla ns. del 5 novembre 2015, già portata a conoscenza del Sig. Sindaco del Comune di Barletta in pari data, relativa alla richiesta di compartecipazione al cartellone di Eventi natalizi programmati nel comune di Barletta per il corrente anno, in seguito al gentile e cortese colloquio avuto questa mattina con il Settore Affari Generali della C.C.I.A.A., con la presente, in prossimità della discussione nelle prossima, imminente Giunta camerale, si ribadisce che la scrivente non intende usufruire, così come non ha mai usufruito, di alcun contributo, in nessuna forma, da parte dell’Ente Camerale e che quindi l’erogazione dello stanziamento deve avvenire, IN MODO DIRETTO, ad esclusivo favore e vantaggio del Comune di Barletta.
            A tal fine, come richiestoci, siamo a comunicare al competente Ufficio camerale i riferimenti ed i contatti dell’Ente Pubblico beneficiario perché possa concordare le modalità di accesso al contributo e quelle di presentazione della relativa documentazione ai fini dell’erogazione.
            Per tale scopo chiediamo formalmente al Sindaco del Comune di Barletta, all’Assessore al Commercio, alla Dirigente del Settore, di rendersi totalmente ed incondizionatamente disponibili affinché il contributo da noi richiesto a favore del Comune di Barletta non vada vanificato in quanto trattasi di un’opportunità attesa dal mondo del piccolo commercio cittadino, che per la prima volta usufruirebbe di uno stanziamento economico camerale, in quanto le somme che saranno stanziate potranno contribuire ad intervenire specificatamente e in modo mirato per talune iniziative che renderebbero fruibili servizi strettamente interconnessi con lo svolgimento delle attività d’impresa, in un particolare periodo qual è quello prossimo natalizio ed in un periodo storico drammatico che sta continuando a causare la progressiva chiusura di piccole imprese che non sono riuscite e che non riescono a resistere, anche  a causa dell’assenza di serie e mirate politiche territoriali d’intervento e sostegno reale di interesse generale e non particolare.

            Da parte nostra, come Associazione di Categoria e sicuramente da parte di tutte le altre che hanno partecipato alla condivisione delle iniziative comunali, quindi CONFCOMMERCIO, UNIMPRESA, CONFESERCENTI, A.C.A.B., BATCOMMERCIO 2010/CNA Puglia, FEDERCOMMERCIO Imprese Artigiane, ASSOCIAZIONE RISTORATORI ed altre realtà Associative coinvolte, ci rendiamo disponibili a dare il massimo contributo, anche in forma aggregata e congiunta, per la migliore riuscita degli eventi in cartellone, anche rispetto alla partecipazione attiva nella prevista Commissione di valutazione da istituirsi per l’occasione nel comune di Barletta, al fine di fornire il dovuto apporto in termini di conoscenza, di qualità, di esperienza, di garanzia di imparzialità e di organica e razionale valutazione dell’intero programma, per oggi e per il futuro.
           
          

 

                                                                                  Il Presidente UNIMPRESA Bat
                                                                                      Coordinatore Responsabile
                                                                                     Accordo di Rete Sindacale
                                                                        Provinciale – Città Metropolitana di BARI e BAT

                                                                                            Savino Montaruli

sabato 22 marzo 2014

BAT : Camera di Commercio di Bari in favore del tessuto imprenditoriale locale.

Illustrare i bandi, e più in generale, le opportunità offerte dalla Camera di Commercio di Bari in favore del tessuto imprenditoriale locale.
E' stato l'obiettivo dell'incontro tenutosi questo pomeriggio presso la sede della Provincia di Barletta - Andria - Trani, in Viale De Gemmis a Trani, organizzato dall'Assessore provinciale alle Attività Produttive Antonia Spina.
«Siamo particolarmente attenti alle iniziative proposte dalla Camera di Commercio per le imprese del nostro territorio - ha invece spiegato il Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani Francesco Ventola -. Ed è per questo che stiamo pensando di incrementare le risorse economiche già erogate dalla Camera di Commercio per estendere queste opportunità anche alle tante imprese di quei comuni dell'ex foggiano (Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia e Trinitapoli), che al momento non possono beneficiarne non rientrando nella Camera di Commercio di Bari. Proprio questa mattina - ha poi proseguito il Presidente Ventola - abbiamo approvato in Giunta il Bilancio di Rendiconto dell'esercizio 2014, che entro il 10 aprile sarà ratificato dal Consiglio provinciale. La volontà unanime della Giunta (che immagino sarà confermata anche dal Consiglio) è stata quella di destinare tutte le risorse residuali del bilancio dello scorso anno al mondo del lavoro e delle imprese. Magari con altre borse lavoro, sulla scorta degli ottimi risultati fin qui ottenuti con il progetto Provincia Amica».
I vari bandi della Camera di Commercio di Bari, dall'internazionalizzazione alla sicurezza, sono stati illustrati Segretario Generale della Camera di Commercio di Bari Angela Partipilo e da Salvatore Liso, componente della Giunta della Camera di Commercio. Presenti all'incontro anche i Consiglieri provinciali Bernardo Lodispoto e Luigi Antonucci e l'Assessore alle Attività Produttive del Comune di Andria Benedetto Miscioscia.

«Il mondo delle imprese sta vivendo un momento di enorme difficoltà, ma vi sono opportunità che possono essere sfruttate e che non si possono lasciar sfuggire - ha invece affermato l'Assessore alle Attività Produttive della Provincia di Barletta - Andria - Trani Antonia Spina -. Molte di queste vengono proposte dalla Camera di Commercio ed è per questo che abbiamo voluto organizzare l'appuntamento odierno, cui le aziende hanno come sempre aderito con interesse e partecipazione».

mercoledì 13 novembre 2013

ANDRIA : LE IMPRESE IN SOCCORSO DELLA CULTURA. LA CAMERA DI COMMERCIO DI BARI COFINANZIA ANCHE IL FESTIVAL FARINELLI

La cultura colpita dalla spending review? Nessun problema, intervengono le imprese in suo sostegno ed ecco che la Camera di Commercio di Bari cioè la casa delle Imprese che vive grazie ai contributi versati dalla imprese, sostiene Festivals ed Eventi culturali e musicali nelle province di Bari ed della Bat.
Dopo il sostegno dato all’Aida, arriva anche il contributo economico, il sostanzioso contributo economico, a favore di un’altra Manifestazione ormai entrata nella storia culturale della città di Andria cioè il Festival Farinelli.
Con Deliberazione di Giunta nr. 123 del 23 settembre 2013, infatti, la Camera di Commercio di Bari ha preso in carico la nota informativa inviatale dal comune di Andria in merito all’organizzazione della 4^ Edizione del Festival di musica classica “Farinelli”, in onore del rinomato cantante andriese del seicento, svoltosi ad Andria dal 9 al 15 settembre u.s.
A fronte di una serie di motivazioni addotte a supporto dell’iniziativa e di una richiesta formulata dal comune di Andria alla C.C.I.A.A. di Bari di un contributo di euro 12.000,00= quale compartecipazione alle spese di realizzazione della predetta iniziativa ammontanti ad euro 35.000,00= con entrate pari ad euro 23.000,00= per altri contributi pubblici, motivando l’evento quale forte richiamo di critica e pubblico e con ricadute dal punto di vista della ricettività turistica importante, la Giunta della Camera di Commercio di Bari ha deliberato di erogare al Comune di Andria la somma di euro 10.000,00 ritenendo di aver “accertato che l’evento, ha fatto registrare un significativo interesse di pubblico ed ha costituito per il territorio di riferimento un volano per le attività di carattere economico e turistico”.
Gli andriesi, quindi, siano grati alla Camera di Commercio per aver ottenuto quella considerevole somma e soprattutto Andria si mostra grata alle imprese che, proprio tramite la loro Camera di Commercio, continuano a sostenere la Cultura nei territori di competenza, pur non ricevendo in cambio alcun beneficio di alcuna natura, come ampiamente dimostrato e senza chiedere né pretendere nulla in cambio, pur essendo in condizione di essere esse stesso fortemente sostenute come moribondi nelle ultime ore di vita.
Un bell’esempio di amore per la cultura e di solidarietà verso chi è in difficoltà.

                                         Area Cultura e Sviluppo del Territorio

Associazione “Io Ci Sono!”