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giovedì 15 luglio 2010

BISCEGLIE : MANIFESTAZIONE A BISCEGLIE CONTRO LA MALASANITA’
Venerdì 16 luglio, alle ore 10:00, presso l’Ospedale civile Vittorio Emanuele II


Venerdì 16 luglio, alle ore 10:00, presso l’Ospedale civile Vittorio Emanuele II di Bisceglie è indetta una manifestazione di protesta contro i casi di malasanità, che oggi più che mai sono presenti nella nostra società e che potrebbe colpire ognuno di noi indistintamente.


L’incontro è organizzato dai genitori del piccolo Bartolmeo, strappato all’affetto dei cari a soli 26 giorni dalla sua nascita.

Il 17 giugno del 2007, infatti, il neonato, a causa di superficialita’, negligenza ed imperizia medica, ha perso la vita portando via con se’ anche il sorriso e la serenita’ dei propri familiari.

“Un neonato non può esprimere il suo malessere se non attraverso il pianto, è il compito di un qualsiasi medico diligente e scrupoloso, supportato dai segnali di allarme di genitore attenti, individuare il malessere di un bambino.

Purtroppo, quel pomeriggio nell’ospedale di Bisceglie la vita del nostro bambino si è imbattuta contro una dottoressa dalla massima superficialita’.

Nonostante il nostro bambino avesse 39 di febbre, macchie sul corpo e un piedino livido, la dottoressa ci disse che si trattava di una semplice febbre non approfondendo il perché di quelle macchie.

L’unica motivazione fornitaci fu che quelle macchie erano dovute al caldo e che quel piedino livido era causato alla non corretta posizione con la quale lo tenevamo in braccio.

Quella dottoressa non si era accorta che nel corpicino del nostro bambino era in corso una sepsi che necessitava un’immediata cura accompagnata da un protocollo medico ben definito.

Solo dopo al cambio di turno, la dottoressa subentrata, è intervenuta visitando in maniera più approfondita nostro figlio.

Purtroppo era troppo tardi. Siamo stati trasferiti d’urgenza presso l’unità di terapia intensiva dell’ospedale di Carbonara quando ormai si era sviluppata anche la CID (coagulazione intravascolare disseminata).

Alle 6 del mattino successivo, il nostro bambino è salito in cielo diventando un piccolo angelo.

Questa manifestazione è il modo per poter gridare al mondo il nostro dolore, per evitare che una disgrazia simile possa colpire altri bambini e altre famiglie. Negli ospedali dovrebbero lavorare persone competenti scelte per meritocrazia e non per raccomandazione o conoscenza.

Negli ospedali si ha a che fare con delle vite umane e si dovrebbe lavorare con dedizione; il compito del medico e del personale infermieristico dovrebbe essere inteso come una missione di vita. Venerdì manifesteremo per dire basta alla malasanità e spero che questo mio intervento possa raggiungere la sensibilità dei miei concittadini, spingendoli ad essere presenti in questa battaglia che riguarda tutti perché potrebbe toccare tutti”. Con queste dure e quanto mai veritiere parole è intervenuto il padre del piccolo Bartolomeo.

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