“Mesi e mesi di lunghe ed estenuanti attese. Così la sanità non va!”
“E' inammissibile – spiega Alfarano – che per una mammografia, per una tac, per una radiografica, per un'esame allergologico, oculistico, cardiologico, ortopedico si debba aspettare così tanto. Così come è inammissibile che per una densitometria ossea ci si debba rivolgere al Policlinico di Bari perchè nella Sesta Provincia non c'è la possibilità di accogliere nuove richieste mediche. Questa non è mera demagogia – prosegue il consigliere regionale della provincia di Barletta – Andria – Trani – ma è la cruda realtà con la quale la sanità ed i cittadini pugliesi oramai sono abituati a fare i conti.
Lo snellimento delle liste d'attesa ed un iter procedurale sempre più efficace e vicino al cittadino – prosegue Alfarano – sono stati due punti imprescindibili del patto stipulato con i miei elettori. E' per questo motivo che intendo battermi sino all'ultimo affinchè si possa garantire ai pugliesi una migliore organizzazione del sistema sanitario. Tutto questo – incalza il consigliere regionale azzurro – va a scontrarsi con la manovra anti-sanità adottata da Vendola. Il centro-sinistra alla guida della Regione dinanzi ad una sanità malata e da rilanciare propone un indebolimento della stessa ed un'ulteriore beffa a danno dei cittadini: soppressione ed accorpamento di ospedali, riduzione di posti letto, ricette farmaceutiche a pagamento al costo di un euro, turn-over di un personale medico-sanitario sempre più carente.
Le nostre – conclude Alfarano – sono verità e non bugie. Non si tratta del più classico degli scarica-barili che contraddistinguono il governatore Nichi Vendola. Il Presidente della Regione anziché pensare alla Puglia si preoccupa di ingaggiare i primi duelli mediatici contro il nostro Presidente del Consiglio Berlusconi in vista delle elezioni politiche del 2013 ma non dice ai cittadini della mia provincia che cancellerà i nosocomi di Minervino Murge e Spinazzola, che accorperà gli ospedali di Trani e Bisceglie e quelli di Andria, Canosa e Minervino, non ci spiega casi allarmanti come quello che ha portato alla scoperta dell’assenza di personale e di medici nei reparti di Pronto Soccorso, Ortopedia e Cardiologia di alcuni nosocomi della neonata provincia”.
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