BARLETTA : SEDE LEGALE PROVINCIA BARLETTA ANDRIA TRANI.
UN INTERVENTO DELL'ASSESSORE GIUSEPPE TUPPUTI
Sul ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale di Bari presentato dal Comune di Barletta contro lo statuto provinciale e la conseguente assegnazione della sede legale della sesta provincia pugliese ad Andria, si pubblica un intervento dell'Assessore comunale alla Polizia Municipale, Giuseppe Tupputi.
“Rimango sgomento nello scoprire che il Sindaco Giorgino si meraviglia del ricorso che il nostro Ente municipale ha inoltrato al Tribunale Amministrativo sulla questione della sede legale della Provincia di Barletta Andria Trani. Si dimentica la storia della Provincia, fatta di lotte e rivendicazioni che i nostri predecessori hanno portato avanti e di cui anche Giorgino dovrebbe ringraziarci. Invece egli recita a memoria il solito copione del campanilismo e della presunta azione strumentale in vista delle prossime consultazioni elettorali.
Il nostro obiettivo non è l'isolazionismo – come sostiene il presidente Ventola – e neppure una guerra di campanile, come dichiara il primo cittadino di Andria. Barletta, attraverso l'Ente che la rappresenta, vuole invece ristabilire chiarezza e rivendicare un diritto che la storia secolare di questa provincia le attribuisce. Il ricorso al TAR è la sintesi della volontà dell’intera cittadinanza. Personalmente, in virtù del ruolo che ricopro in questo momento e per le responsabilità affidatemi prima dai barlettani che mi hanno eletto in Consiglio Comunale, poi dal Sindaco Maffei che mi ha voluto nella sua squadra assessorile, ho ritenuto doveroso condividere la delibera di giunta in merito al ricorso al TAR, ritenendo altresì la decisione della assegnazione della sede legale ingiusta, in palese assenza di regole condivise.
Non si tratta di lotta campanilistica, bensì una rivendicazione basata sulla storia dell’intero territorio. Sono comunque fiducioso, lasciamo che la giustizia faccia il suo corso. I barlettani saranno pazienti e sapranno attendere, altrettanto fiduciosi, l'evoluzione degli eventi. Credo, inoltre, che i Consiglieri provinciali della nostra città dovrebbero condividere questa scelta amministrativa, perché loro, più di noi, dovono ringraziare la comunità locale per il ruolo che ricoprono nell’assise del nuovo Ente, anche in memoria del compianto Ciccio Salerno, che della questione Provincia ne aveva fatto il suo cavallo di battaglia. Ovviamente mi sorprendono le dichiarazioni del mio Segretario Provinciale (PD), Andrea Patruno, al quale chiederò chiarimenti nel prossimo direttivo. Noi abbiamo condiviso l’atto tra la gente, in Consiglio Comunale e poi in Giunta, ancor oggi la condivisione della sua dichiarazione mi è sconosciuta. Credo che in tale questione i partiti debbano rimanere in silenzio: non ci sono colori, solo il rispetto della storia della nostra Provincia, degli uomini che l’hanno fatta e delle idee che li hanno contraddistinti. E in questa storia di andriesi non ne trovo testimonianza.
Ricorrere al TAR per ottenere la sospensiva sull'efficacia delle norme statutarie è un azione logica, razionale. Non abbiamo nè il proposito di danneggiare le altre città capoluogo, tantomeno vogliamo innescare pericolose rivalità. Difendiamo "semplicemente" un diritto storico della gente di Barletta. A chi mette in gioco, infine, le spese che saranno sostenute per l'azioni legale avviata, ricordiamo quale opportunità di risparmio si concretizzerebbe nell'eventualità di un trasferimento della direzione ASL BAT da Andria a Barletta, presso i locali del "Monsignor Dimiccoli" di proprietà della medesima azienda sanitaria”.
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