Sinistra Ecologia e Libertà, ritiene paradossale quanto emerso nelle settimane passate in merito alla questione dei dipendenti ex-E.T.I.(già dipendenti ex-monopoli di stato), come il nostro sindaco dichiari di spendersi in innumerevoli missive presso professori, dottori presidenti dei vari ministeri per chiedere delucidazioni e poi in 8 mesi non abbia trovato il tempo di convocare un tavolo tecnico con la CGIL in rappresentanza di questi lavoratori. Riteniamo altresì paradossale come lo stesso sindaco consideri sufficiente gli incontri casuali avuti con questi lavoratori nei corridoi comunali per avere ben chiara la loro situazione.
Ci chiediamo se il sindaco non sappia o preferisca ignorare la condizione di questi nostri concittadini che, in virtù della legge 122/2010, rischiano di patire “ulteriori” perdite di diritti oltre che di retribuzione.
E parliamo di “ulteriori perdite” perché negli ultimi 8 anni questi lavoratori dichiarano, in seguito all’uscita dall’E.T.I., un danno economico individuale che va dai 7.000 agli 8.000 euro, cui si deve sommare un danno in termini pensionistici poiché l’assegno compensativo tra il trattamento economico in godimento e quello spettante, non viene considerato ai fini contributivi.
Con l’entrata in vigore della nuova legge questi lavoratori subiranno notevoli perdite economiche e giuridiche come il riassorbimento delle differenze di retribuzione, la perdita di giorni di ferie e l’impossibilità di ottenere ulteriori spostamenti presso altre amministrazioni. Inoltre andranno a perdere tutti i diritti derivanti dell’iscrizione al fondo di previdenza del Ministero dell'economia e delle finanze(MEF), ovvero l’Indennità di cessazione del servizio (si parla di circa 1000€ annui) oltre che le varie sovvenzioni e contributi nei casi di malattia, invalidità, handicap e decesso.
Benché proprio il sindaco, sfiorando l’argomento in consiglio comunale, abbia affermato che il MEF provvederà ad assegnare al comune le relative risorse finanziarie per pagare i lavoratori pur rimanendo questi alle dipendenze del comune anche noi, come la CGIL, ci chiediamo perché allora non provveda a risolvere la situazione pur sapendo che l’inquadramento non graverebbe sulle casse comunali e considerando che proprio nella comunicazione inviata al comune in data 11 novembre 2010, si rileva che dal l 1° gennaio 2011 questi lavoratori cesseranno di appartenere ai ruoli del dicastero.
Probabilmente questa amministrazione ha già deciso, visto lo scarso esito delle sortite del proprio sindaco a livello nazionale, di abbandonare ogni battaglia per tutelare i diritti di questa gente o avvalendosi della possibilità offerta dall’art. 9 comma 26 della legge 122/2010 che stabilisce l’opportunità, per le amministrazioni pubbliche interessate, di trasferire “altrove” questi lavoratori mediante accordi di mobilità anche intercompartimentale(mobilità di personale tra amministrazioni appartenenti anche a comparti diversi) nel totale disinteresse del destino di chi, a questo punto, non sa ancora dove verrà “sbattuto” dal 1° gennaio 2011; oppure portando questa gente a perdere il proprio lavoro per far si che accedano al fondo di sostegno al reddito che gli riconoscerebbe, fino al raggiungimento dell’età pensionabile, un assegno pari al 70% del loro attuale stipendio, mancando di considerare che questa gente vorrebbe potersi guadagnare il proprio stipendio lavorando!
Ecco perché ci rammarichiamo del fatto che il nostro sindaco fuorisede non abbia trovato il tempo, dal Marzo scorso, per un incontro chiarificatore e che il suo impegno si sia ridotto all’invio di lettere cui non ha ancora ricevuto risposta, e alla presentazione di emendamenti che pare non siano stati accolti o per i quali probabilmente al sindaco è stato chiesto di lasciar perdere visto che, in concomitanza alla loro presentazione, c’era da votare la fiducia in parlamento: in tal caso possiamo solo immaginare la difficile situazione in cui si sia trovato il sindaco nel dover scegliere tra gli interessi del nostro paese e i propri da parlamentare.
A tal proposito vorremo informare il sindaco che a chiedere siamo capaci tutti: il difficile è ottenere risposte!
Dove sarà andata a finire tutta la sua influenza romana? Quando potremo godere del tanto declamato plusvalore, di aver un sindaco deputato della Repubblica?
Chissà se almeno questa volta noi come i lavoratori ex-E.T.I. e la CGIL, otterremo risposte e chiarimenti sui nostri quesiti o dovremo aspettare di trovarci dinanzi al fatto compiuto, e dover poi dire che è troppo tardi per far qualcosa.
Giuseppe Schiavone
Coordinatore cittadino
Sinistra Ecologia e Libertà
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