Video-Audio dell'aggressione
Secondo Cislaghi, “il comportamento del dott. Di Biase non può essere usato per gettare discredito sulla società in house Sanitaservice, non può essere messa in dubbio la scelta di stabilizzare il rapporto di lavoro di decine di precari della sanità pugliese. Va distinto l’interesse dei lavoratori da quello di chi per anni li ha sfruttati, i lavoratori hanno il solo interesse di vedere stabilizzata la loro vita, di poter programmare l’istruzione dei loro figli, di poter finalmente vivere senza dover più ringraziare il presidente della cooperativa o il politico che sta dietro la cooperativa”.
“Non vi deve essere confusione tra le stabilizzazioni bocciate dalla cassazione e le stabilizzazioni fatta tramite la società in house “Sanità service”, nel primo caso lavoratori con contratto a tempo determinato sono stati assunti a tempo indeterminato dalle amministrazioni pubbliche senza il concorso obbligatorio per le loro figure professionali, in Sanitaservice vengono assunti i lavoratori delle cooperative a cui non è stato più rinnovato l’appalto di servizio, appalto che se fosse stato vinto da altra impresa avrebbe comportato la riassunzione degli stessi lavoratori, come prevede la maggior parte dei contratti d’appalto. La stabilizzazione dei lavoratori in Sanitaservice è giusto che avvenga sotto i riflettori della stampa, che la stampa eserciti il diritto di cronaca e che i giornalisti facciano tutte le congetture possibili ed immaginabili, ovviamente restando nei limiti del consentito dalla legge. Se vi sono dei malfattori che speculano sulla pelle dei lavoratori, inserendo raccomandati tra gli stabilizzandi, è giusto che vengano additati al pubblico disprezzo e che di loro si occupino i magistrati. Se la stampa ha sentore che questo avvenga è giusto che dia la notizia senza censure ne reticenze, ed il modo di dare le notizie dell’Attacco, a volte sopra le righe, non può né deve essere una giustifica per l’aggressione, anche solo verbale, ad un giornalista, altre sono le vie da seguire per tutelarsi da eventuali eccessi o persecuzioni perpetrate dai giornalisti”. “Per questi motivi mi sento vicino al giornalista Iula e lo prego di accettare la mia solidarietà”, termina il segretario del circolo PRC di Foggia “Che Guevara” F.Giorgio Cislaghi.
Redazione Stato
“NON vi sono scusanti che tengano per la condotta del dirigente ASL e amministratore di “Sanità service” dott. Di Biase. Aggredire, anche solo verbalmente, i giornalisti per le notizie che pubblicano o per come interpretano le notizie, è una pratica incompatibile con una dialettica democratica, ancora più grave se il responsabile dell’aggressione, anche solo verbale, è un dirigente di un’amministrazione pubblica come il dott. Di Biase”. E’ il pensiero del segretario del circolo PRC di Foggia “Che Guevara” F.Giorgio Cislaghi.
Secondo Cislaghi, “il comportamento del dott. Di Biase non può essere usato per gettare discredito sulla società in house Sanitaservice, non può essere messa in dubbio la scelta di stabilizzare il rapporto di lavoro di decine di precari della sanità pugliese. Va distinto l’interesse dei lavoratori da quello di chi per anni li ha sfruttati, i lavoratori hanno il solo interesse di vedere stabilizzata la loro vita, di poter programmare l’istruzione dei loro figli, di poter finalmente vivere senza dover più ringraziare il presidente della cooperativa o il politico che sta dietro la cooperativa”.
“Non vi deve essere confusione tra le stabilizzazioni bocciate dalla cassazione e le stabilizzazioni fatta tramite la società in house “Sanità service”, nel primo caso lavoratori con contratto a tempo determinato sono stati assunti a tempo indeterminato dalle amministrazioni pubbliche senza il concorso obbligatorio per le loro figure professionali, in Sanitaservice vengono assunti i lavoratori delle cooperative a cui non è stato più rinnovato l’appalto di servizio, appalto che se fosse stato vinto da altra impresa avrebbe comportato la riassunzione degli stessi lavoratori, come prevede la maggior parte dei contratti d’appalto. La stabilizzazione dei lavoratori in Sanitaservice è giusto che avvenga sotto i riflettori della stampa, che la stampa eserciti il diritto di cronaca e che i giornalisti facciano tutte le congetture possibili ed immaginabili, ovviamente restando nei limiti del consentito dalla legge. Se vi sono dei malfattori che speculano sulla pelle dei lavoratori, inserendo raccomandati tra gli stabilizzandi, è giusto che vengano additati al pubblico disprezzo e che di loro si occupino i magistrati. Se la stampa ha sentore che questo avvenga è giusto che dia la notizia senza censure ne reticenze, ed il modo di dare le notizie dell’Attacco, a volte sopra le righe, non può né deve essere una giustifica per l’aggressione, anche solo verbale, ad un giornalista, altre sono le vie da seguire per tutelarsi da eventuali eccessi o persecuzioni perpetrate dai giornalisti”. “Per questi motivi mi sento vicino al giornalista Iula e lo prego di accettare la mia solidarietà”, termina il segretario del circolo PRC di Foggia “Che Guevara” F.Giorgio Cislaghi.
Redazione Stato
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