Autorevolissimi,
in rappresentanza e delegati dal Consiglio Direttivo dell’Associazione Comitato Quartiere Europa di Andria intendiamo formulare alcune riflessioni in merito alla travagliata vicenda legata all’affidamento della custodia del Parco Giovanni Paolo II sito in Corso Europa Unita/Corso Italia, ad Andria.
Chi non conosce la storia di questa città e del nostro Quartiere, perché non ha mai vissuto nella nostra Andria o per disinteresse personale e sociale, non potrà mai comprendere cosa c’è dietro un bene pubblico e il simbolo che esso può rappresentare.
Dove oggi insiste uno dei più grandi e meglio tenuti parchi cittadini, quello dedicato all’indimenticato Papa Giovanni Paolo II, nove anni fa circa c’era solo un ammasso di rifiuti, anche pericolosi che nessuno, allora come oggi in altri luoghi della città, si sognava di rimuovere.
Dopo un concorso di idee; dopo il coinvolgimento delle realtà scolastiche del Quartiere, della Parrocchia e di tutti gli stessi residenti, dapprima si addivenne alla denominazione del Quartiere che oggi viene identificato come Quartiere Europa, anche se questo nome toponomasticamente non esiste, poi volemmo fortemente quello che oggi è il Parco Giovani Paolo II.
Grazie ad una felice intuizione comune, che trovò la condivisione della passata Amministrazione Comunale, quattro anni fa venne sottoscritta la convezione di affidamento della custodia del Parco al nostro Comitato, come altri vennero affidati ad altre Associazioni andriesi.
Da allora ad oggi la Storia parla da sè.
Non staremo quì a fare l’elenco di ciò che quel luogo ha visto al suo interno; iniziative di varia natura che sono note a tutti e delle quali andiamo orgogliosi perché alla base di quelle iniziative ci abbiamo messo il cuore, sempre.
Questo periodo di autogestione ha altresì rappresentato un insegnamento per l’intera città: da allora ad oggi non si è verificato alcun danneggiamento mentre prima i danni ammontavano ad oltre 70 mila euro l’anno, certificati.
Un altro insegnamento viene consegnato ai nostri giovani: “non date retta a chi vi dice che per fare cose grandi ci vogliono grandi risorse e grandi investimenti. No. Per fare cose grandi ci vuole grande passione e soprattutto non devono esserci persone cattive, incompetenti e presuntuose”.
Autorevolissimi,
oggi purtroppo dobbiamo constatare che il nostro impegno, la nostra passione, la nostra pazienza non sono servite a nulla, almeno per chi usa un certo metro di valutazione ed è abituato a giudicare dal proprio cuore l’altrui misura.
A nulla sono servite le richieste di affidamento del chiosco Bar alla nostra Associazione, in cambio della gestione del parco, facendo risparmiare alla Pubblica Amministrazione i 500 euro mensili previsti, con il risultato che quel chiosco bar non è mai entrato in funzione, oggi è fatiscente e quasi inutilizzabile ed in completo stato di abbandono. Siamo convinti, però, che ciò che a noi non è stato consentito lo sarà a qualcun altro, ben presto.
A nulla è servito da parte nostra andare molto ben al di la dei compiti e impegni assunti in convenzione.
Le pulizie mattutine e serali, ad integrazione e a volte per sopperire alla carenza o assenza totale del servizio comunale; i lavori integrativi di manutenzione dell’intera area; la raccolta dei rifiuti e il loro conferimento in discarica; la sostituzione di lampade; la riparazione dei pozzetti di ispezione della corrente elettrica; lo sfoltimento delle piante e la manutenzione dei vialetti; la riparazione di molti tubi dell’irrigazione che spesso sono stati tranciati proprio da parte dei mezzi utilizzati dal servizio pubblico di manutenzione dell’area verde; la messa in sicurezza della maggior parte degli alberi esistenti i quali sono tutt’ora instabili e pendenti; il ripristino dei paletti con le indicazioni delle norme da rispettare da parte degli utenti, caduti da mesi; il posizionamento del pavimento di sicurezza nell’area giostrine, che rappresentava pericolo per i bambini che utilizzano le stesse; la pulizia dei bagni pubblici esistenti nel parco, che se non fosse stato per il nostro impegno non sarebbero neanche mai stati aperti, perché ufficialmente ancora chiusi; il nostro servizio di accompagnamento degli anziani che frequentano il Parco, presso le loro abitazioni perché di sera hanno paura di andarci da soli o per improvvise emergenze fisiologiche.
Autorevolissimi,
questi nostri compiti non sono mai stati semplici ma il fatto di averli svolti ci ha enormemente arricchiti e per noi questa gratificazione è fondamentale in quanto ci aiuta a crescere e a diventare “ANCOR PIU’ GRANDI”.
In cambio di tutto questo e di tutto quanto altro ancora abbiamo fatto, mettendo a disposizione molte più risorse di quelle pochissime (500 euro al mese) che il comune avrebbe dovuto “regolarmente pagare”.
Già, avrebbe dovuto “regolarmente pagare” perché la più grande beffa è stata quella di sentirci trattati da stracci vecchi e non più utilizzabili allorquando ci siamo permessi di recarci presso i competenti Uffici o ai competenti Autorevolissimi uomini politici, per chiedere il pagamento degli oltre sei mesi di arretrato che è stato maturato nel corso del tempo.
No. Nessuno si permetta di giudicare il nostro operato in rapporto a questa misera somma che abbiamo sempre trasformato in azioni.
Quello che non possiamo ulteriormente tollerare è quell’arroganza propria delle persone povere, di mente e di spirito.
Alla luce di quanto sopra, augurandoci che i prossimi “affidatari” della struttura siano molto più meritevoli di quanto lo siamo stati noi; che siano molto più “considerati e rispettati di quanto lo siamo stati noi” (di questo non abbiamo dubbi) e siano in grado di raccogliere questa eredità e valorizzarla ulteriormente. Noi ci fermiamo quì.
Il nostro viaggio si è concluso; la missione è stata compiuta; la storia è stata scritta e nessuno potrà mai cancellarla.
Come Comitato di Quartiere, continueremo, naturalmente, a tenere molto alta l’attenzione su ciò che continuerà ad accadere attorno a noi e nonostante le offese di altrettanto autorevolissimi giornalisti; nonostante la chiusura a rubinetto di molti organi di informazione; nonostante l’attacco spietato ed ingiusto al nostro Coordinatore; nonostante la profonda cattiveria di chi continua a boicottare e addirittura a censurare le nostre iniziative ed il nostro pensiero, noi continueremo ad esistere, anche senza tutto ciò.
Dal giorno venerdì 22 luglio 2011 lasciamo le chiavi; dal giorno venerdì 22 luglio 2011 affidiamo questo pezzo di quartiere alle cure e alla custodia dell’Ente Pubblico che, come avviene per tutti i beni pubblici della città, ne sarà ottimo custode, come un buon padre di famiglia e con la stessa cura che si riserva ad un bambino.
Venerdì 22 luglio, alle ore 10,00 saremo presenti presso il Parco Giovanni Paolo II, ingresso Corso Europa Unità per la verifica delle condizioni del Parco e per la sottoscrizione del verbale di consegna chiavi. Comunichiamo sin da oggi che sono annullate tutte le iniziative estive programmate a costo zero per i cittadini e con oneri a carico del Comitato Quartiere Europa, come già a conoscenza della P.A.
Con l’augurio di tutto il bene possibile, ringraziando per averci fatto vivere questa esperienza unica e aver contribuito a rafforzare la nostra anima e il nostro spirito, nella consapevolezza di aver fatto fino in fondo il nostro dovere di buoni Cittadini, Vi salutiamo augurandovi immense fortune, non solo politiche.
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