I recenti commenti dei consiglieri Angarano (PD) e Papagni(SEL) e del PDCI in tema di pari opportunità impongono una risposta al fine di evitare travisamenti in ambito politico, amministrativo, normativo e giurisprudenziale. Per quanto attiene gli aspetti normativi è bene precisare che lo statuto comunale, la cui ultima modifica risale alla deliberazione n.61 del 26.07.2002, non contiene alcuna disposizione che prescriva la presenza nella giunta comunale di componenti dei due sessi, ne’ fissa quote riservate alle donne, parimenti non vi sono disposizioni legislative cogenti che introducano un obbligo in tal senso, ma solo indirizzi per promuovere condizioni di parita’ ed evitare situazioni che precludano l’accesso alle diverse cariche pubbliche, che non si identificano solo in quelle assessorili. Pertanto in via preliminare si conferma la completa legittimità della giunta in carica.
Ciò premesso, il Sindaco, avv. Francesco Spina intende confermare anche nella nuova Amministrazione la linea di ampio e concreto coinvolgimento delle donne già attuata nei cinque anni della sua precedente Amministrazione, durante i quali ha nominato donne alla presidenza del nucleo di valutazione del Comune, della commissione paesaggistica, alla guida di ripartizioni e sezioni comunali e di ben quattro assessorati ma , soprattutto, ha fortemente voluto la istituzione per la prima volta della Commissione Comunale Pari Opportunità che sembra dalle recenti esternazioni, che i partiti di minoranza vogliano frettolosamente delegittimare. Anche in conseguenza di queste azioni concrete di valorizzazione delle professionalità femminili, nelle recenti elezioni amministrative molte sono state le donne che hanno accettato di candidarsi nelle liste che sostenevano la candidatura a sindaco dell’avv. Spina e tra queste, due sono state elette in Consiglio Comunale. Ad una di queste, Rachele Barra, il sindaco ha conferito la importante delega al turismo. Non mancheranno in futuro ulteriori occasioni nell’evolversi dell’Amministrazione per applicare il principio di “parità di genere”. D’altro canto si prende atto che ancora una volta nessuna consigliera comunale è stata eletta nei partiti del centrosinistra e il sindaco auspica che i consiglieri Angarano, Papagni e quelli del PDCI, così sensibili al principio delle pari opportunità, vogliano considerare l’ipotesi di far scorrere le loro rispettive liste per dare la possibilità almeno ad una donna di far parte della minoranza in Consiglio Comunale (ad esempio l’avv. Roberta Rigante e/o la signora Santa Papagni e/o la dott.ssa Petraroli che risultano le candidate più suffragate rispettivamente nel PD e nel SEL e nel PDCI). Sarebbe l’unico modo per rendere ricevibile in termini di coerenza ed onestà intellettuali la proposta di maggior coinvolgimento di rappresentanti del sesso femminile nella vita politico- amministrativa dell’ente locale, fugando il sospetto che si tratti di una mera strumentalizzazione per ravvivare una mediocre dialettica politica.
La sinistra biscegliese continua a “predicare bene e razzolare male” (“fai come ti dico io e non fare come faccio io”) proponendo una politica che gli elettori biscegliesi hanno definitivamente affossato alle scorse elezioni comunali.
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