Il Tribunale di Trani ha accolto il ricorso presentato da una docente, precaria da oltre 7 anni e in servizio presso l'Istituto "Archimede" di Andria che chiedeva la conversione del rapporto di lavoro da tempo determinato a indeterminato, oltre ad un risarcimento a compensazione dei disagi e dei danni subiti a causa della precarietà prolungata nel tempo.
Lo rende noto il segretario regionale Ugl Puglia, Giuseppe Carenza, spiegando che «nel dispositivo della sentenza, il giudice del lavoro specifica che il rapporto di tra la ricorrente ed il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca deve essere considerato a tempo indeterminato con decorrenza primo aprile 2009. Il giudice - viene spiegato - ha dichiarato la nullità del termine apposto a tutti i contratti di lavoro sottoscritti tra le parti, ordinando al Miur di riammettere immediatamente in servizio la ricorrente e risarcirle il danno nella misura pari ad un'indennità onnicomprensiva di 7 mensilità dell'ultima retribuzione globale di fatto, maggiorata degli accessori di legge».
«Una vittoria». Per Carenza, «si tratta di una prima importante vittoria per le centinaia di precari della scuola, sia insegnanti che personale Ata, che stiamo sostenendo nei ricorsi per il riconoscimento della stabilizzazione dopo aver lavorato per almeno 36 mesi con contratti a termine». Una settimana fa, un'analoga sentenza era stata emessa dallo stesso Tribunale.
fonte : Quotidiano di Puglia
Lo rende noto il segretario regionale Ugl Puglia, Giuseppe Carenza, spiegando che «nel dispositivo della sentenza, il giudice del lavoro specifica che il rapporto di tra la ricorrente ed il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca deve essere considerato a tempo indeterminato con decorrenza primo aprile 2009. Il giudice - viene spiegato - ha dichiarato la nullità del termine apposto a tutti i contratti di lavoro sottoscritti tra le parti, ordinando al Miur di riammettere immediatamente in servizio la ricorrente e risarcirle il danno nella misura pari ad un'indennità onnicomprensiva di 7 mensilità dell'ultima retribuzione globale di fatto, maggiorata degli accessori di legge».
«Una vittoria». Per Carenza, «si tratta di una prima importante vittoria per le centinaia di precari della scuola, sia insegnanti che personale Ata, che stiamo sostenendo nei ricorsi per il riconoscimento della stabilizzazione dopo aver lavorato per almeno 36 mesi con contratti a termine». Una settimana fa, un'analoga sentenza era stata emessa dallo stesso Tribunale.
fonte : Quotidiano di Puglia
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