Cerca nel blog

News dalle Città della BAT

martedì 23 agosto 2011

RECENSIONE DEL FILM: LIBERA USCITA


Quando le persone ritengono che la loro libertà di effettuare un dato comportamento sia in qualche modo minacciata, esperiscono uno stato motivazionale diretto alla ristabilizzazione di quella libertà minacciata o perduta.
Dunque, l’incipit è buono, si parte dalla “teoria della reattanza” per poi sviluppare un’idea che, tutto sommato, regge, diverte e fa riflettere.
E’ davvero sempre così, quando ci viene negato qualcosa, quel qualcosa diventa oggetto del nostro desiderio?
Rick (Owen Wilson) e Fred (Jason Sudeikis) sono due amici che, nonostante abbiano messo su famiglia, conservano e mantengono ancora lo spirito libertino e naif di quand’erano al college. Diretti, sboccati, ironici, senza peli sulla lingua e perennemente allupati, i due amici giocano a fare i donnaioli. Hanno delle belle case, due bellissime mogli, ma in testa un solo e unico chiodo fisso: le donne. La cosa buffa è che non fanno nulla per tenere la cosa nascosta; che, spesso, viene fuori anche alla presenza delle loro consorti.
Le due “casalinghe disperate” stanche di questo atteggiamento decidono di concedere ai loro mariti la cosiddetta libera uscita: una vacanza dal matrimonio di una settimana, dove non vi è nessun vincolo, nessun senso di colpa, solo la possibilità di dare sfogo a ogni sorta di desiderio recondito. Sembra il sogno di ogni uomo, ma in questo caso il risultato potrebbe non essere quello che ci si aspetta.
I due protagonisti maschili, volutamente sopra le righe, vestono i panni di due americani tipo che giocano a fare i casanova senza però essere credibili. Dalla serie tutto fumo e niente arrosto.
Certo è che grazie a questa libera uscita, anche le loro mogli si ritroveranno a passare una settimana lontane dai loro mariti e da ogni responsabilità che la vita matrimoniale comporta. Tra spiaggia, sole, mare e un gruppo di giovani atleti le tentazioni non saranno poche. E il risultato sarà lo stesso?
E’ chiaro che il film fin da subito dichiara le sue vere intenzioni: divertire prendendosi beffa, ma senza esagerare, del matrimonio. I fratelli Farelly tornano con l’ennesima commedia all’insegna del politicamente scorretto e lo spettatore che riuscirà a mettere da parte, almeno per tutta la durata della pellicola, la spesso forzata moralità, riuscirà a godersi questo simpaticissimo film.
Per una serata senza pretese correte al cinema a vedere “Libera Uscita”.
Buona visione.
Vito Pappalettera

Nessun commento:

Posta un commento