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martedì 23 agosto 2011

Sarà la Lum l’università della Bat

L’ateneo privato avrà la sede sulla via per Andria
Avviata indagine di mercato: risponde solo Degennaro

 

Anche la nuova provincia pugliese avrà la sua università. E, quasi certamente, sarà gestita dalla Lum a Trani. Il Patto territoriale del Nord barese-ofantino e la Provincia hanno, infatti, realizzato un’indagine di mercato diretta agli enti universitari (sia pubblici che privati) già operanti sul territorio pugliese, che avessero interesse a creare una nuova sede sul territorio della Bat. L’unico ad aver risposto è stato l’istituto di Casamassima, il cui rettore Emanuele Degennaro ha peraltro individuato già la sede: un capannone industriale mai utilizzato sulla provinciale Trani-Andria, in cui il presidente del tribunale avrebbe voluto sistemare tutti gli uffici della giustizia civile. Il progetto naufragò a causa della ferma opposizione di dipendenti, avvocati e anche magistrati. Oltre che per motivi strettamente economici, giacché a pochi passi dagli attuali palazzi di giustizia è in corso di ristrutturazione Palazzo Carcano, già acquisito dal Comune anni fa per destinarlo proprio a sede di uffici giudiziari.

Di certo l’ufficio tecnico comunale di Trani ha autorizzato, il 5 agosto, la società Constructa srl, proprietaria del capannone, al cambio d’uso «da artigianale a sede universitaria» con la realizzazione delle opere edili, così come richiesto il 28 luglio precedente. Il ruolo del Patto territoriale e della Provincia non si limiterebbe, comunque, all’espletamento dell’indagine di mercato. «L’impegno del Patto territoriale e della Bat - spiega il presidente del Patto territoriale, Giuseppe Tarantini, che è anche sindaco di Trani - consiste nel mettere a disposizione degli studenti del territorio, che scegliessero questa università, delle borse di studio. In questo modo, pur trattandosi di un’università privata, alla fine per gli studenti che la scegliessero non si tratterebbe di pagare più di quanto non si paghi, in tasse, per frequentare gli atenei statali. Oltre al fatto - aggiunge Tarantini - che, secondo il Censis, è la migliore università del Sud. In ogni caso, la proposta della Lum non è definitiva: al momento è in corso la verifica dei requisiti».
Per la Lum sarebbe, comunque, il secondo tentativo di sbarcare a Trani, dal momento che quattro anni fa era in cantiere un accordo con il Comune di Trani per creare l’ateneo a Palazzo Beltrani. Il progetto, però, naufragò per motivi economici, in quanto la Lum non era disposta a riconoscere al Comune quanto chiedeva per la concessione dello storico edificio oggi adibito a «Palazzo delle arti», con l’allestimento a fine 2009 della pinacoteca «Ivo Scaringi». Il presidente del Patto, comunque, tiene a precisare che «il progetto non è quello di creare un’università a Trani, ma nella Bat. La scelta della sede non spetta a noi come Patto ma all’ente universitario. La Lum, ammesso che effettivamente poi apra la sua sede nella Bat, ha scelto - conclude Tarantini - quella struttura sulla provinciale Trani-Andria perché comoda da raggiungere in quanto a pochi metri dall’accesso della statale 16, oltre al fatto di offrire un ampio parcheggio».
Carmen Carbonara
Fonte : Corriere della sera

 

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