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martedì 23 agosto 2011

BARLETTA : Bimbo di 9 anni morso al polso da una vipera

In tutta la provincia di Brindisi non si trova neanche una boccetta di siero antiveleno. Si è dovuto ricorrere a una staffetta partita da Barletta (provincia Bat) per curare un bambino di otto anni (M. C. le sue iniziali) morso da una vipera. Il piccolo, originario di Bari, è stato trasportato d’urgenza presso il Pronto soccorso dell’ospedale Perrino di Brindisi attorno alle 20 di ieri.
Il giovane era vigile e cosciente ma è stato immediatamente trasferito nel reparto di Pediatria, dove è stato tenuto in osservazione per alcune ore.
Stando a una prima, sommaria, ricostruzione dell’accaduto, pare che M. C. stesse giocando in aperta campagna, in una zona collinare nell’agro di Ostuni, quando ha avvertito un improvviso morso al polso.
Ad attaccarlo era stata una vipera: serpente velenoso che può raggiungere una lunghezza massima di 94 centimetri, particolarmente diffuso nell’area mediterranea.
Il morso di questo rettile è caratterizzato da due forellini distanziati di circa un centimetro e con al di sotto  le impronte degli altri denti (non sempre visibili), provoca dolore intenso nella zona colpita con gonfiore e crampi più o meno forti dopo circa dieci minuti, accompagnati da tachicardia e vomito. Può essere pericoloso se avviene al collo, al torace o alla testa, molto meno se avviene agli arti. Quando un bambino al di sotto dei dieci anni viene addentato da una vipera, ad ogni modo, non c’è da scherzare.
E’ per questo che i familiari di M. C., allarmati, non hanno esitato a richiedere l’intervento sul posto dei sanitari del 118.
Il timore che il veleno potesse danneggiare organi vitali del piccolo, ha indotto i medici a dirigersi verso il Perrino, meglio attrezzato rispetto al nosocomio della Città bianca per questo genere di emergenze.
La scorta di siero dell’ospedale brindisino, però, è andata completamente esaurita da giorni. Discorso analogo vale anche per tutte le farmacie del capoluogo messapico, che da almeno un mese, da quando non vigerebbe più l’obbligo di tenere una scorta del prezioso medicinale, sono sprovviste di siero.
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Fonte : senza colonna

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