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domenica 24 giugno 2012

BAT : Riordino ospedaliero, ""Ora la Regione risponda alle buone ragioni della Provincia"

L'intervento del consigliere regionale Pdl dopo il Consiglio Provinciale straordinario sul Piano di Riordino Ospedaliero.

“Le assenze di Vendola e di Attolini rappresentano una grande mancanza di rispetto nei confronti del nostro territorio e confermano la natura meramente ragionieristica di un Piano di Riordino Ospedaliero miope e per nulla condiviso”. Torna all’attacco il consigliere regionale Pdl Giovanni Alfarano a seguito del Consiglio Provinciale straordinario che nella Barletta-Andria-Trani ha portato all’approvazione di un preciso ordine del giorno indirizzato ai vertici della Regione Puglia contro gli ennesimi tagli di reparti e posti letto operati sul territorio.

“Vendola e Attolini snobbano le istanze, le richieste, lo stato d’allarmismo che vi è in terra di sesta Provincia. Il Consiglio Provinciale celebratosi è stato indubbiamente costruttivo e produttivo rispetto a quanto si sta verificando sul nostro territorio. Un atto dovuto. Notoria, difatti, è la difficoltà di personale medico e paramedico ad accettare un Piano estremamente penalizzante per la loro attività professionale e che mette a serio rischio il diritto costituzionale alla salute di tutti i cittadini residenti nella BAT. Già nel mese di marzo interrogavo il Presidente della Regione e l’Assessore alla Salue sullo stato di criticità di reparti e posti letto senza risposta alcuna da parte di entrambi. E’ seguito un Piano di Riordino Ospedaliero senza che via sia stata alcuna consultazione nelle sedi regionali, sui singoli territori, con gli ordini professionali di categoria, con gli addetti ai lavori. Un modus operandi tipico della sinistra al governo della Regione e che come rimarcato più volte fa pensare ad una rivisitazione della struttura ospedaliera di matrice più politica che tecnica. Nel nostro territorio vengono a mancare i principi sanciti dal Ministero della Salute e dall’accordo Stato-Regioni: dalla mancata garanzia dei livelli essenziali d’assistenza, al non ottemperamento degli indici minimi di posti letto stabiliti (pari a 4 per ogni 1000 abitanti). Nella Barletta-Andria-Trani si contano appena 747 posti a fronte dei 1560 previsti. Mi accodo alla richiesta della Provincia di incrementarlo a 3,1 posti letto per 1000 abitanti. Un numero che rispetta la media regionale e che andrebbe a pareggiare i conti con province decisamente favorite rispetto alla nostra. E’ evidente, inoltre, che bisogna rivedere anche il numero di posti UTIC (solo 6 su scala provinciale). Si faccia pure chiarezza sugli ospedali di Trani e di Canosa così come sulla costruzione dell’ospedale unico e sui servizi alternativi da attivare necessariamente nelle città laddove gli ospedali sono stati chiusi (Minervino Murge e Spinazzola) oppure dove non vi è un ospedale (Margherita di Savoia, Trinitapoli, San Ferdinando). A tutto questo si aggiunge un Piano Estivo che riduce ulteriormente i servizi negando di fatto il pubblico servizio. Non si può continuare a vivere nell’incertezza, negando l’evidenza. Vendola e Attolini stanno trattando i nostri cittadini come pacchi postali da spostare da un ospedale all’altro alla ricerca di un posto letto e del reparto indicato alla cura del loro malore. Situazioni spiacevoli rappresenterebbero una gran vergogna per chi ha concepito questo Piano di Riordino di soli tagli e senza garanzia alcuna per il diritto alla salute”.
 

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