Il Forum Nazionale “Salviamo il Paesaggio – Difendiamo i
Territori” è un aggregato
di associazioni e cittadini di tutta Italia (sul modello del
Forum per l’acqua pubblica), che, mantenendo le peculiarità di ciascun
soggetto, intende perseguire un unico obiettivo: salvare il paesaggio e il territorio
italiano dalla deregulation e dal cemento selvaggio.
Il Forum Nazionale “Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori”, nasce su impulso dell’associazione Slow Food e del Movimento
“Stop al Consumo di Territorio”, subito arricchitosi della presenza di numerose organizzazioni nazionali
(tra cui Legambiente, LIPU, Pro Natura, Eddyburg, Movimento Decrescita Felice,
Altreconomia, Associazione Comuni Virtuosi, Rete del Nuovo Municipio, Borghi
Autentici d’Italia, Medici per l’Ambiente, Centro Nuovo Modello di Sviluppo,
organizzazioni agricole), di oltre
350 associazioni e comitati locali e più di 3000 prime adesioni individuali,
tra cui quelle di urbanisti, docenti universitari, sindaci, architetti,
giornalisti, produttori agricoli ecc..
I perché della nascita di questo forum trovano risposta nel fatto
che negli ultimi 30 anni abbiamo cementificato un quinto dell’Italia, circa 6 milioni di ettari, in Italia ci sono 10 milioni di case vuote,
eppure si continua a costruire, i
suoli fertili sono una risorsa preziosissima e non rinnovabile.
E li stiamo perdendo per sempre.
Il Forum ha avviato lo scorso 27
Febbraio il primo "tempo" di questa importante campagna, con la
spedizione a tutti i Comuni italiani di una richiesta: la compilazione di una
particolare scheda di censimento in grado di mettere in luce quante abitazioni
e quanti edifici produttivi siano già costruiti ma attualmente non utilizzati,
vuoti, sfitti.
‘Sin da subito l’associazione Beni Comuni ha aderito al Forum in
linea con l’impegno iniziato a favore di una città sostenibile. L’incontro,
svoltosi a febbraio, con l’architetto Ettore Maria Mazzola ha messo in
evidenza, infatti, la necessità di porre fine al consumo di suolo e di avviare
un sano processo di riqualificazione urbana attraverso il recupero
dell’esistente ed il ricompattamento di zone ombra che ad oggi sono causa di
disagio sociale, quali quelle periferiche’, ricorda Sabrina Salerno.
Cogliamo con favore le dichiarazioni rilasciate dell’ assessore
comunale al patrimonio Dicataldo che in linea con le richieste del forum
dichiara di voler ‘puntare alla cura
e alla valorizzazione’ (degli immobili che appartengono ad una comunità) ma non
condividiamo nella maniera più assoluta l’ipotesi di ‘dar vita alla possibilità
di condividere in tutto o in parte l’ipotesi di vendita delle proprietà
immobiliari comunali’.
L’associazione Beni Comuni
in prima linea nell’affrontare tematiche e battaglie che mirano alla tutela di
quei beni aggrediti dalla speculazione dei poteri economici privati e da una
politica che mira a privatizzare risorse
indisponibili, come l’acqua ed il territorio, rilancia
sul nostro territorio la Campagna Salviamo il Paesaggio, candidandosi a
rappresentare il Forum nazionale in ambito provinciale.
La necessità di porre un argine al dilagante consumo di territorio
che rifiuta la razionalizzazione, il recupero ed il riuso dell’esistente ci
impone di rivolgere un appello a tutti, singoli cittadini ed associazioni,
sensibili al tema, affinché prendano parte alla costruzione della
rappresentanza locale ed alla promozione della campagna “Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i
Territori” per chiedere alle amministrazioni cittadine
e a quella provinciale di invertire la rotta, effettuando in tempi brevissimi
un censimento dei patrimoni comunali/provinciale e per evitare anche che, così
come annunciato in queste ultime ore dal governo Monti, i beni comunali siano svenduti a privati con l’alibi di
rimpinguare le esangui casse statali, dichiara
Francesco Filannino.
Invitiamo tutti, lunedì 2 luglio ore 19,00 presso i giardini situati in
via Ferdinando Cafiero (nei pressi del C.A.G.I. ex palazzina Feltrinelli) a
prendere parte alla prima assemblea pubblica del Forum “Salviamo il
Paesaggio, Difendiamo i Territori”)
Ass. Beni Comuni
Francesco
Filannino
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