PECCATO CHE I NOSTRI POLITICI ARRIVANO SEMPRE IN
RITARDO.
L’hanno
voluta chiamare “Agorà” ed hanno deciso che la piazza sia il palcoscenico ideale
per parlare ai cittadini. Evidentemente non sono bastate le tantissime ore
trascorse dietro il piccolo schermo per spiegare ai cittadini cose che forse
non hanno spiegazione perché inutili o addirittura dannose. Parliamo della
Provincia Bat e di tutto ciò queste istituzioni rappresentano per i cittadini
cioè un inutile e dispendioso peso economico e sociale con tornaconti positivi
solo per gli addetti ai lavori e agli aderenti alla cricca. Allora cosa sarà?
Sarà una mossa tardiva perché la gente e la popolazione della Bat avrebbe
voluto capire prima, come hanno fatto a Corato e magari anche decidere
liberamente e democraticamente il loro destino. Invece no lo si è fatto perché
la politica ed i suoi degni rappresentanti non sono abituati al coinvolgimento reale
degli elettori e delle popolazioni quindi decide da sé e per sé, senza dare
conto agli attori e destinatari dei provvedimenti. Venire oggi in piazza
significa venire a celebrare una Santa Messa in suffragio per la dipartita
ormai certa del carrozzone Bat ma la cocciutaggine dei politici, ancora una
volta, vuole far credere il contrario ed ecco che oggi, solo oggi, qualcuno
vorrebbe spiegare che la
Provincia è utile ma per chi? A coloro che non hanno le
cinture di sicurezza della politica allacciate sicuramente utile non lo è e non
lo è mai stata visto che i contribuenti hanno ricevuto solo fregature
attraverso l’aumento dei costi dei tributi locali, assicurazioni, servizi e
costi di mantenimento della baracca. I politici, invece, si che i vantaggi li hanno
avuto così come li hanno avuti tutti coloro che vi vanno a braccetto ed ecco
che abbondano le assunzioni, anche di parenti e amici degli amici e le stanze
enormi degli uffici hanno ancora tanto spazio libero e sono addirittura vuote
ma gli affitti da nababbi vengono ugualmente pagati, sempre dai fessi, mentre
visto che ci siamo diamo in comodato d’uso a venti euro al mese delle belle
stanze già arredate da adibire agli incontri dei fortunati farmacisti che non
soffrono certo la crisi economica viste le loro condizioni di agiatezza.
Caro Presidente, Lei
verrà ad Andria, in Viale Crispi lunedì 3 settembre e sicuramente in quel bel
luogo del divertimento e dello spreco troverà un pò di gente disposta ad
ascoltarla e soprattutto tantissimi giovani dediti all’arte del trincare anche
se sono tutti in attesa di un posto di lavoro (alla Provincia!). Ci sarò io e
molti degli aderenti alla mia Associazione e ci saranno anche i miei figli che
da tre anni attendono un posto di lavoro che non arriva mai. Questa sarà una
delle domande più interessanti che vorrei rivolgerLe: ma quanti posti di lavoro
è riuscita a creare questa benedetta Provincetta? Nessuno, tranne e a meno
che...
Vorrei anche
chiederLe dove sono i turisti che vengono a spendere nelle nostre città dove i
negozi chiudono ogni giorno e dove sono i servizi, dove sono le strade ben
tenute, che fine ha fatto l’Andria-Trani, che fine faranno il Centro Bonomo e
l’Azienda Papparicotta e soprattutto cosa si è fatto per l’edilizia, per
l’agricoltura, per gli artigiani, per i commercianti, per i giovani e che fine
hanno fatto tutte le promesse incluse nel libro dei sogni a cominciare dalle
scuole che cadono a pezzi e si fa finta di nulla.
E’ vero che un pò di
lavoro è stato dato ma solo a quelli che hanno arredato le stanze dei potenti e
dei loro sostenitori ma questo è poco e non basta proprio.
Cos’altro vorremmo
chiederLe lunedì 3 settembre ad Andria? Noi abbiamo ancora tante domande da
fare ma lasciamo spazio ad altri che sicuramente verranno a salutarLa e a manifestare
tutta la delusione per una storia che non deve ripetersi e che per fortuna sta
per finire. Mi raccomando alla Clack che non occupi tutti i posti a sedere
altrimenti si negherà ancora una volta il diritto di parola ai cittadini che
invece hanno tanta voglia di parlare mentre i politici parlano come il silente
sciolino di acqua corrente di un fiume calmo. tanto per loro va sempre tutto
bene e il futuro è assicurato.
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