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giovedì 9 agosto 2012

PUGLIA : Spiagge prese d’assalto, dalla Puglia si moltiplicano le segnalazioni degli abusi Le delegazioni del Consiglio Regionale del WWF incontrano i Comandanti delle Capitanerie di Porto pugliesi

La spiaggia è un ambiente di confine, separa due mondi, quello terrestre da quello marino. La separazione non è mai netta, dipende dalle maree, dalle onde, da quanto si estende la battigia. Questa caratteristica la rende un habitat unico e di notevole importanza, che ospita una grande varietà di specie animali e vegetali. In questo periodo le spiagge sono vissute solo come uno spazio di relax e divertimento dove dominano ombrelloni e sdraio e brulicano bagnanti. La spiaggia oggi è uno spazio in cui non si valorizza il contatto con la natura vivente, anzi le per quelli che ci speculano è addirittura una ghiotta occasione di business economico: un oro giallo per il guadagno di pochi.
Se è vero che la Puglia è al terzo posto in Italia per reati commessi sule coste, il Numero Verde assume un’importante funzione per la prevenzione delle violazioni in materia ambientale in quanto, a differenza di altri dati statistici diffusi a distanza di mesi, fotografa lo stato attuale dei litorali pugliesi.
In quasi due mesi di attività abbiamo registrato oltre 200 segnalazioni, delle quali il 60 % circa commesse sul demanio marittimo e circa il 30 % su aree attigue o sul territorio paesi costieri. Non solo distruzione di dune e infrazioni all’Ordinanza Balneare della Regione Puglia. Numerose denunce hanno riguardato natanti troppo vicini alla costa in particolare Trani località Colonna, Otranto località Alimini, Brindisi, Monopoli e coste salentine. Secondo l’Ordinanza di Sicurezza Balneare delle Capitanerie di porto pugliesi per qualsiasi unità navale (compresi i natanti a remi, jole, canoe, sandolini, pattini, mosconi, lance e simili) è interdetta la navigazione sino a 200 metri dalle spiagge (arenili) e dalle scogliere basse, noncè fino a 100 metri dalle scogliere a picco sul mare. Per gli acquascooter, moto d’acqua e similari la distanza può salire sino a 400 metri.
A Santa Maria al Bagno, località del comune di Nardo (LE), i militari del Servizio Operativo, Sezione di Polizia Marittima e Difesa Costiera della Capitaneria di Porto di Gallipoli hanno accertato la presenza di natanti da diporto abusivamente ormeggiati nello specchio acqueo di uno scalo di alaggio, che non era stato affidato in gestione al Comune di Nardò. Di conseguenza non era stato predisposto alcun corridoio di lancio con grave pericolo per i bagnanti.
La pressione antropica sulle spiagge aumenta considerevolmente d’estate, con un copione oramai consolidato: auto sulle aree demaniali (Mola, Ugento, Fasano, Otranto), bagnanti che si arrampicano sulle dune e che piazzano sulle stesse sdraio ed ombrelloni (Otranto), cittadini che non riescono ad accedere al mare perché ci sono sbarre e cancelli che lo impediscono (Mola, Trani, Polignano).
Emblematica la situazione di Lido Marini dove è stata accertata la presenza di ombrelloni abusivi, ma non c’è stato modo di contestare a qualcuno l’illecito amministrativo. Frequenti anche le segnalazioni di lidi che invadono il bagnasciuga (Barletta, costa sud) impedendo la libera circolazione dei bagnanti.  
Piovono a dirotto le presunte violazioni per mancata esposizione delle autorizzazioni allo svolgimento dell’attività sul demanio (Porto Cesareo, Torre Lapillo, vari lidi salentini), forse bisognerebbe curare meglio la visibilità al pubblico.
A fronte di queste centinaia di segnalazioni, nei giorni scorsi le delegazioni del WWF Puglia hanno incontrato i referenti delle Capitanerie Pugliesi (T.V. Golizia di Gallipoli, T.V. Esposito di Monopoli e C.F. Cortesi di Bari) per coordinare al meglio le attività da svolgere.
Le situazioni si complicano quando ci giungono denunce su situazioni di abusivismi già oggetto di precedenti sequestri e successivi condoni, come nel caso di manufatti (muretti sull’arenile) in località Capitolo a Monopoli.
Desideriamo ringraziare gli uomini delle Capitanerie di Porto per l’intenso lavoro svolto – ha dichiarato il Vicepresidente del WWF Puglia dott. Mauro Sasso”. Sappiamo che le nostre segnalazioni hanno fornito numerosi spunti investigativi, di cui daremo conto nel report finale del Numero Verde. “Per una corretta gestione del nostro territorio  costiero regionale  - conclude Sasso - è necessario assicurare adeguati strumenti normativi al sistema di vigilanza e controllo delle Polizie Locali e maggiori risorse ai Comuni che sono di fatto i gestori del demanio marittimo”. La storia continua ……

WWF PUGLIA

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