Cerca nel blog

News dalle Città della BAT

mercoledì 28 novembre 2012

TRANI : NON PER POLEMICA MA PER AMORE DI CHIAREZZA E VERITA’

DUE OBIETTIVI CHIARI, DUE RISULTATI CONCRETI: L’IMPORTANZA DI UNA AZIONE SINDACALE UTILE

Qualcuno ha dimenticato che lo stipendio tabellare e il riconoscimento delle anzianità di servizio – che incidono anche sul calcolo dell’assegno di pensione e della buonuscita - , sono gli unici elementi della retribuzione fondamentale per far fronte al costo della vita ed al potere d’acquisto, e continua a strumentalizzare lo sciopero per altre questioni che non erano alla base delle motivazioni dello stesso.

Dopo l’incontro di giovedì scorso a Palazzo Chigi e l’ottenimento di due importanti risultati, gli scatti e la cancellazione definitiva dell’aumento dell’orario di servizio dei docenti, il personale scolastico è stato bombardato da notizie che prefigurerebbero il totale utilizzo delle risorse contrattuali del fondo dell’istituzione scolastica per il pagamento degli scatti.

La stessa FLC CGIL, al suo interno, “spara” numeri al lotto, prima a livello locale dove si dichiara una riduzione del 20% del Fondo dell’Istituzione Scolastica, poi con il segretario nazionale che rilancia una riduzione del 35%.

Queste dichiarazioni, troppe frettolose, superficiali e strumentali, hanno ingenerato solo confusione tra il personale della scuola e la stessa CGIL, molto affezionata agli scioperi, tanto da organizzarne ben due in un mese , senza alcun risultato utile e concreto.
Forse qualcuno dimentica che l’intero percorso di protesta, inclusi lo sciopero, la manifestazione nazionale e le assemblee, sono state organizzate da CISL, UIL, SNALS e GILDA e solo successivamente, la CGIL ha chiesto di aggregarsi alle predette azioni.
Forse qualcuno dimentica che tutte le Organizzazioni Sindacali, a livello nazionale e regionale, eccetto la CGIL, hanno coinvolto i Segretari dei partiti rappresentativi in Parlamento affinché si battessero per la Scuola non votando le norme contenute nella legge di stabilità.

Forse qualcuno dimentica che il Fondo d’Istituto è costituito con i soldi nostri e che dobbiamo lavorare di più per potervi accedere. Forse qualcuno dimentica che non tutti possono attingere al Fondo d’Istituto.

Per questi motivi, abbiamo definito la seguente scheda di approfondimento che riporta la questione nel corretto alveo informativo, nella consapevolezza che la stessa informazione è fondamentale per chiarire la positività di un’azione sindacale utile, tesa a risolvere concretamente problemi in un contesto finanziario e politico di particolare difficoltà, “senza mettere le mani in tasca ai lavoratori”.

 
Le risorse del MOF

Innanzi tutto, le risorse contrattuali da cui attingere per recuperare le somme necessarie a pagare gli “scatti” e i relativi arretrati sono quelle del MOF (Miglioramento dell’Offerta Formativa) che comprendono oltre al Fondo dell’Istituzione Scolastica, ammontante a circa €. 1.000.000.000, le seguenti voci:

- Funzioni strumentali del personale docente (circa €. 93.000.000);

- Incarichi specifici del personale ATA (circa €. 53.300.000);

- Attività complementari di Educazione Fisica (circa €. 60.600.000);

- Ore eccedenti sostituzione colleghi assenti ( circa €. 29.300.000);

- Indennità e compensi vari (circa €. 840.000);

- Aree a rischio ( circa €. 53.200.000)

TOTALE complessivo, circa €. 1.300.000.000, al netto della decurtazione prevista dalle norme di legge.

Le risorse derivanti dai risparmi del 30%

Anno 2010 risparmi 30% 351.000.000

Di cui 320.000.000 Utilizzati per gli “scatti” del 2010


Anno 2011 risparmi 30% 55.000.000

31.000.000 rimanenza anno precedente

7.000.000 economie FIS per riduzione di personale

Totale 93.000.000

Tale cifra sarà integrata con una quota del FIS.



In sede Aran, rifacendo i conti alla virgola, sarà possibile il recupero delle anzianità relative al 2011, con i relativi arretrati oltre al riconoscimento dell’anno di anzianità per tutto il personale.
Si tratta di una vera fase contrattuale. Si tratta in sostanza, ovviamente, non di togliere soldi ai lavoratori, ma di spostare quote di risorse accessorie sullo stipendio tabellare e sul riconoscimento dell’anzianità.

Si tratta di prerogative e volontà negoziale, la cui valutazione sarà fatta anche considerando che spesso ci si chiede di spostare risorse dal Fondo allo stipendio base.
Vero è che se non ci fosse questo Atto di Indirizzo, non ci sarebbe alcuna possibilità di recupero degli “scatti”, con la conseguenza che sarebbe definitivamente espunto il principio stesso che sottende le progressioni di anzianità (come il Governo ha cercato di fare fino all’ultimo) con ripercussioni anche sull’esito del prossimo contratto nazionale, oltre che sancire definitivamente la riduzione dello stipendio base in godimento previsto dal contratto vigente.

E’ infatti evidente che non realizzando il recupero del gradone 2011, sarebbe impossibile recuperare quello del 2012.
Infine, ove non utilizzassimo i risparmi del 30%, pari a i 93.000.000 per l’anno 2011, a cui si dovranno aggiungere anche quelli del 2012, sicuramente andrebbero utilizzati per altro, fuori o dentro al comparto, ma in assenza di contrattazione, fuori dalla nostra disponibilità.
Occorre considerare che da una stima prudenziale, ogni anno ammonta a circa 400 milioni, l’insieme delle risorse non spese rispetto alle disponibilità del Fondo.

In sintesi:

1. La qualità dell’offerta formativa non viene compromessa dal tipo di intervento sul Fondo e la retribuzione accessoria viene erosa molto limitatamente.

2. Si ottiene per il secondo anno il pagamento degli scatti con gli arretrati, opportunità ottenuta per il primo anno con tanta difficoltà grazie all’azione sindacale di CISL, UIL, SNALS e GILDA, nonostante molti dicessero che non sarebbero stati pagati.

3. Si evita il possibile uso di risorse derivanti dai risparmi per finalizzarle alla cosiddetta “produttività” .

4. Si è ottenuta la cancellazione delle norme sull’aumento dell’orario dei docenti;

5. Il DDL ex Aprea, che era all’esame in Commissione al Senato, è stato messo in sede referente ( praticamente è stato sepolto vivo).

6. La proclamazione dello sciopero indetto unitariamente dai suddetti sindacati si proponeva, in modo chiaro, due principali obiettivi:

• il riconoscimento degli scatti di anzianità;

• il mantenimento dell’orario di servizio secondo l’ordinamento attuale.



Il Governo si è reso responsabile del ritardo della convocazione a Palazzo Chigi, ma abbiamo constatato chiaramente che, dopo il passo indietro sull’orario - realizzato grazie alla nostra azione fortemente voluta, sollecitando anche l’intervento delle forze politiche - nonostante le forti resistenze del Governo ( contrario al mantenimento degli automatismi per anzianità) a consentire l’emanazione dell’Atto di Indirizzo per il pagamento degli scatti, si è comunque ottenuto il riconoscimento dello scatto 2011, indispensabile per poter poi recuperare quello del 2012.
Sicuramente la pressione forte della categoria e la proclamazione dello sciopero stesso hanno indotto il Governo a fare marcia indietro e quindi ci hanno consentito di registrare un risultato positivo. Il mantenimento dello sciopero, comunque oneroso per tutto il personale della scuola, non avrebbe certo favorito una diversa e migliore soluzione dei problemi.


Le tante giuste ragioni delle proteste del personale della scuola, la stessa mobilitazione che CISL, UIL, SNALS e GILDA sostengono e rappresentano, dovranno trovare uno sbocco con il nuovo Governo visto che con la legge di Stabilità si conclude, di fatto, l’azione del Governo Monti.
Confermiamo quindi, anche in questo negoziato la caratteristica della nostra azione concreta e utile per le persone, così come avvenuto lo scorso anno quando, oltre al riconoscimento degli scatti, grazie ad un accordo contrattuale si è ottenuta l’immissione in ruolo di oltre 62 mila persone.
Naturalmente non bisogna abbassare la guardia:  lo sciopero è stato solo sospeso e la mobilitazione continua perché la scuola italiana merita rispetto e investimenti.

F. BASILE F. RAFASCHIERI V. F. LOZITO A. G. ELEFANTE


CISL SCUOLA BARI UIL SCUOLA BARI SNALS CONFSAL BARI GILDA UNAMS BARI






Nessun commento:

Posta un commento