Guerra contro i botti. Una guerra...pacifica, a
suon di ordinanze e contravvenzioni nei confronti di chi venderà,
acquisterà e soprattutto userà botti di tipo illegale. Ma non c’è solo
il divieto. C’è anche l’invito a divertirsi in altra maniera per
festeggiare la mezzonotte, come propone l’iniziativa del nucleo di
Azione Universitaria Trani: “Quest'anno vogliamo dare un segnale diverso
– spiega il presidente Claudio Scoccimarro – perché siamo certi che ci
si può divertire con un meraviglioso effetto ottico, evitando di
arrecare danni a nessuno”. In pratica, domenica 30 dicembre alle 18 in
piazza Quercia, il gruppo lancerà in cielo lanterne volanti
(biodegradabili) che verranno distribuite anche a tutti coloro i quali
parteciperanno all’evento.
“L’invito è a non usare i botti pericolosi, dato che ogni anno in questo periodo cresce l'utilizzo soprattutto di quelli illegali, che possono provocare danni irreparabili a persone, animali, abitazioni e automobili”. L’iniziativa dei giovani di Azione Universitaria di Trani viene comunque suffragata dall’ordinanza n.59 con la quale il sindaco elenca una serie di situazioni ed avvertenze, partendo dall’assunto che “ormai è diffusa consuetudine festeggiare le ricorrenze oltre che con strumenti innocui, anche con il lancio di petardi e botti di vario genere, il cui utilizzo registra un indiscriminato, consistente e pericoloso incremento in alcuni periodi dell'anno".
Nell'ordinanza si sottolinea la pericolosità oggettiva dei botti non leciti venduti sulle bancarelle, in quanto materiali esplodenti che rappresentano un ingente pericolo per la pubblica incolumità, oltre ai danni economici che provocherebbero con un incendio connesso al contatto tra le sostanze esplosive e i cassonetti per la raccolta di rifiuti o le autovetture. Viene pertanto ordinato il divieto di vendita in forma ambulante e non, a partire dell'emissione dell'ordinanza sino al primo gennaio 2013, di ogni tipo di fuochi d'artificio cosiddetti fuochi di libera vendita che abbiano effetto, semplice o in combinazione con altri, di scoppio, esclusi i petardini da ballo. Viene ordinato il divieto, al di fuori degli spettacoli autorizzati dei professionisti, di utilizzo di ogni tipo di fuoco d'artificio benché di libera vendita, in luogo pubblico e anche in luogo privato ove, in tale ultimo caso, possano verificarsi ricadute degli effetti pirotecnici su luoghi pubblici o su luoghi privati appartenenti a terzi”.
Nell’ordinanza si legge anche che “i fuochi non potranno essere ceduti a qualsiasi titolo né fatti utilizzare in qualsiasi condizione a minori degli anni 14, né potranno essere utilizzate finestre, aree private, lastrici solari, vedute o balconi per utilizzarne”. L'inosservanza dell'ordinanza comporterà la sanzione di 50 euro a carico dei contravventori, “fatta salva, ove il fatto assuma rilievo penale, la denuncia all'Autorità Giudiziaria”.
Di Lucia De Mari
Fonte Gazzetta del mezzogiorno
“L’invito è a non usare i botti pericolosi, dato che ogni anno in questo periodo cresce l'utilizzo soprattutto di quelli illegali, che possono provocare danni irreparabili a persone, animali, abitazioni e automobili”. L’iniziativa dei giovani di Azione Universitaria di Trani viene comunque suffragata dall’ordinanza n.59 con la quale il sindaco elenca una serie di situazioni ed avvertenze, partendo dall’assunto che “ormai è diffusa consuetudine festeggiare le ricorrenze oltre che con strumenti innocui, anche con il lancio di petardi e botti di vario genere, il cui utilizzo registra un indiscriminato, consistente e pericoloso incremento in alcuni periodi dell'anno".
Nell'ordinanza si sottolinea la pericolosità oggettiva dei botti non leciti venduti sulle bancarelle, in quanto materiali esplodenti che rappresentano un ingente pericolo per la pubblica incolumità, oltre ai danni economici che provocherebbero con un incendio connesso al contatto tra le sostanze esplosive e i cassonetti per la raccolta di rifiuti o le autovetture. Viene pertanto ordinato il divieto di vendita in forma ambulante e non, a partire dell'emissione dell'ordinanza sino al primo gennaio 2013, di ogni tipo di fuochi d'artificio cosiddetti fuochi di libera vendita che abbiano effetto, semplice o in combinazione con altri, di scoppio, esclusi i petardini da ballo. Viene ordinato il divieto, al di fuori degli spettacoli autorizzati dei professionisti, di utilizzo di ogni tipo di fuoco d'artificio benché di libera vendita, in luogo pubblico e anche in luogo privato ove, in tale ultimo caso, possano verificarsi ricadute degli effetti pirotecnici su luoghi pubblici o su luoghi privati appartenenti a terzi”.
Nell’ordinanza si legge anche che “i fuochi non potranno essere ceduti a qualsiasi titolo né fatti utilizzare in qualsiasi condizione a minori degli anni 14, né potranno essere utilizzate finestre, aree private, lastrici solari, vedute o balconi per utilizzarne”. L'inosservanza dell'ordinanza comporterà la sanzione di 50 euro a carico dei contravventori, “fatta salva, ove il fatto assuma rilievo penale, la denuncia all'Autorità Giudiziaria”.
Di Lucia De Mari
Fonte Gazzetta del mezzogiorno
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