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sabato 16 febbraio 2013

TRINITAPOLI : Revoca delle deleghe assessorili, Tarantino. “Le motivazioni del sindaco non sono credibili”


“È scandaloso quanto sta accadendo intorno alla vicenda della revoca delle deleghe assessorili a bilancio, cultura e turismo, da parte del sindaco, a Lucrezia Filannino”. Lo afferma Anna Maria Tarantino, capogruppo di “Vie Nuove”, la quale aggiunge che “Di Feo e i suoi collaboratori stanno tentando di oscurare i veri motivi che hanno portato al defenestramento dell’ex assessore che, per la formazione del bilancio di previsione 2013, aveva coraggiosamente sostenuto che in questo particolare momento andavano tagliate le spese per l’ufficio staff, composto da tre unità, e gli 80.000 euro per procedere all'attuazione del Piano urbanistico generale (Pug), non necessario in tempi in cui Trinitapoli è piena di disoccupati e famiglie povere, che avrebbero bisogno del sostegno della pubblica amministrazione”.
Tarantino fa notare che il Piano regolatore vigente (Prg) è stato approvato di recente, per cui sarebbe “inopportuno utilizzare risorse per diverse centinaia di migliaia di euro per affidare ad un tecnico l’incarico per la redazione del Pug, mentre c’è tanta gente indigente che ha bisogno di sostegno”. “Come mai - si chiede l’esponente dell’opposizione - il sindaco rinuncia ad un collaboratore come la Filannino alla quale ripetutamente in consiglio comunale aveva espresso gratitudine e stima per il suo lavoro? In occasione dell’approvazione del bilancio 2012, le aveva ripetuto per ben tre volte grazie per aver realizzato un bilancio privo di spese inutili e di sprechi, attribuendole persino il merito di aver impedito l’innalzamento dell’Imu”.
“Le motivazioni del primo cittadino - spiega Anna Maria Tarantino - non sono credibili, in quanto è notorio che la sostituzione è stata motivata dalla necessità di trovare una sostituta più accondiscendente verso una filosofia improntata all’allegra finanza”. D’altra parte - sostiene il capogruppo di Vie Nuove - è risaputo che Di Feo e alcuni componenti della giunta, come il vice sindaco Andrea Minervino e l’assessore all’urbanistica e ai lavori pubblici Giustino Tedesco, erano entrati in contrasto con l’assessore Filannino perché si ostinavano a non voler prendere atto che il bilancio dovesse essere gestito con rigore e trasparenza, al punto - rivela - che per dirimere i contrasti all’interno dell’amministrazione era stato deciso, unanimemente, di fissare per il 5 marzo 2013, una riunione della maggioranza.
“La vicenda - sottolinea Tarantino - sta creando sconcerto nell’opinione pubblica per il momento difficile che la popolazione sta vivendo dal punto di vista economico ed occupazionale, e preoccupa per la ragione che l’assessore Filannino stava reperendo le risorse pubbliche da inserire in bilancio per dare sollievo alla disoccupazione, dopo che la questione era stata dibattuta in consiglio comunale, convocato su espressa richiesta delle minoranze. Non vorrei che quanto deciso in quell’occasione fosse disatteso”.

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