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News dalle Città della BAT

lunedì 19 agosto 2013

ANDRIA : SIAMO STANCHI DI VEDERE I NOSTRI TERRENI INVASI DAI RIFIUTI URBANI E SPECIALI.

ESPRIMIAMO LA NOSTRA SODDISFAZIONE PER L’INIZIATIVA AMBIENTALE DELLA PROVINCIA BAT E SPERIAMO CHE NON SI RIPETA PIU’ QUANTO STA ACCADENDO DA UN ANNO.

            Continuano le lamentele dei nostri amici e colleghi agricoltori, anche proprietari di terreni allocati lungo la Strada Provinciale che dalla Contrada Palombaro, in località Barletta, porta fino ad Andria, lambendo e costeggiando quelli che dovrebbero essere luoghi simbolo di questo territorio come Canne della Battaglia e la Strada dell’Olio; dove si incrociano una serie di indicazioni stradali che indicano quelli che sono i gioielli di attrattiva della nostra terra come il Museo dell’Olio, il Museo del Confetto, i Percorsi Normanno Svevi e Naturalistico Archeologico, attraversando altre importanti contrade come quella storica denominata “Torricciola”, giungendo al Santuario cattolico della Madonna dei Miracoli e alla Sede Legale dell’Ente Provincia di Barletta-Andria-Trani, in Piazza Pio X ove è anche allocato lo storico Istituto Tecnico Agrario “Umberto I°”; strade percorse da decine e decine di migliaia di persone, comprese le migliaia che si recano presso una prestigiosa Sala Ricevimenti ubicata in zona.
Una strada provinciale, la n. 25, che non viene ancora riconosciuta visto che le indicazioni ed i cartelli stradali la indicano ancora oggi, a distanza di oltre quattro anni dalla nascita della Bat, come “Strada Provinciale nr. 124 (Santa Maria dei Miracoli – Palombaro) Provincia di Bari”, così come indicano ancora Provincia di Bari numerosi altri cartelli stradali come quello della “Strada dell’Olio”.
Una strada indefinita, quindi, che collega, appunto, tutto questa importante storia locale attraversando tante contraddizioni inspiegabili ed inaspettate ma che la dicono lunga su alcune questioni prettamente gestionali che non hanno mai funzionato; una strada che da un anno a questa parte si è trasformata in una discarica a cielo aperto colma di rifiuti urbani, organici, indifferenziati ma anche di rifiuti speciali come copertoni abbandonati, materiale ferroso, materiale inquinante e persino residui di agenti contaminanti e di altro materiale estremamente pericoloso anche per la salute umana.
Uno scempio che mostra un disarmante senso di inciviltà da parte di soggetti che non hanno ancora compreso il valore della raccolta differenziata in termini di tutela ambientale ma anche di risparmio in termini di pagamento della tassa di raccolta e smaltimento dei rifiuti, anche se nessuno di questi due obiettivi, almeno per ora su larga scala, si sono ancora verificati, specie quell’atteso risparmio sulla bolletta che tutti attendono ancora perché previsto e parte fondamentale della rivoluzione culturale, ma che dimostra anche che il processo organizzativo del nuovo servizio di raccolta differenziata non è ancora stato perfezionato se è vero che sono ancora tantissimi i luoghi di campagna, anche muniti di residenze importanti e vissute per molti mesi l’anno, anche in forma continuativa, che non sono affatto servite dalla raccolta ed oggettivamente coloro che producono legalmente rifiuti, anche differenziati, ancora oggi non sanno dove depositarli e basta percorrere per intera proprio la Strada Provinciale n,. 25 da Palombaro fino ad Andria per verificare la verità di quanto da noi asserito. Ma allora queste utenze dove devono portare quei rifiuti prodotti e differenziati? Questo è uno dei tanti problemi irrisolti a fronte di una soluzione seppur precaria e non proprio ottimale giunta per la zona di Castel del Monte dove almeno sono stati posizionati dei cassonetti tradizionali proprio al servizio di quanti in quell’area producono legalmente rifiuti assimilabili a quelli urbani .
Eppure la strada di cui stiamo parlando, cioè la Provinciale nr. 25, specie dopo l’istituzione della Sesta Provincia e dopo la tanto attesa saggia ed inevitabile decisione di allocarvi la Sede Unica Legale in Piazza San Pio X, avrebbe dovuto collegare le due più importanti città capoluogo, cioè Andria e Barletta, proprio tramite quell’arteria che venne prospettato sarebbe diventata la strada principe e principale di collegamento con uno sviluppo rivoluzionario e copernicano anche rispetto all’ubicazione di strutture ricettive al servizio sia di quanti avrebbero utilizzato la sede della Provincia ma anche dei tanti turisti che sarebbero giunti da Castel del Monte a visitare Andria e Barletta ma di tutto questo nemmeno l’ombra; solo rifiuti e discariche incontrollate, così come montagne di rifiuti vengono abbandonati in modo incontrollato e addirittura tollerato proprio di fronte all’ingresso del Santuario, dell’Istituto Scolastico e, ironia della sorte, dell’Ente Provincia, come dimostra il dossier fotografico realizzato domenica 18 agosto 2013 dal nostro associato Pino detto l’ortolano.
Già immaginiamo le facce sconcertate di cittadini e frequentatori del Santuario che nel tardo pomeriggio fino a tarda sera si sarebbero recati in quel luogo Sacro violentato e deturpato dall’inciviltà e dalla mancanza di un minimo di attenzione istituzionale.
Recepiamo positivamente e con soddisfazione, quindi, l’iniziativa “Ambientiamoci” promossa dalla Provincia di Barletta-Andria-Trani e abbiamo saputo che proprio lunedì 19 agosto si terrà la pulizia straordinaria di quella strada provinciale e la bonifica delle discariche abusive, con inizio alle ore 09.30, lungo la strada provinciale n.25 S. (Maria dei Miracoli - Palombaro) al km 6+250, in direzione Andria, almeno per quanto riguarda il lato sinistro, alla presenza del Presidente della Provincia Francesco Ventola, dell'Assessore provinciale alle Risorse Naturali, Politiche Ambientali e Difesa del Suolo Gennaro Cefola e del Sindaco di Andria.
Siamo convinti, quindi, che l’iniziativa darà i frutti sperati così come siamo in attesa di vedere cosa succederà dopo il 19 agosto in quei luoghi e in altri della città anche se le troupe, purtroppo, non avranno modo di vedere cosa realmente accade lungo quel percorso visto che, stranamente, tra i giorni 12 e il 14 agosto scorsi abbiamo verificato essere stato sottoposto ad una approfondita pulizia non sappiamo ancora bene da parte di chi, con la rimozione di enormi quantità di rifiuti sparsi per la strada, nei campi e persino in mezzo alla gareggiata con enorme pericolo anche per la circolazione stradale in un tratto estremamente pericoloso e già teatro di numerosi incidenti stradali anche gravissimi.
Poiché siamo convinti che quella pulizia straordinaria sia stato un atto dovuto e non certo propedeutico a qualcos’altro, speriamo che anche la “pulizia straordinaria” di lunedì prossimo si trasformi in una “pulizia ordinaria” perché le cose straordinarie, in verità, non ci sono mai piaciute visto che quasi sempre significa che il problema ha già raggiunto livelli che vanno già ben oltre l’allarme, la pericolosità e la tollerabilità.
            Un grazie quindi da parte di proprietari di terreni di quell’area per quanto sarà fatto e soprattutto un grazie ai tanti fotoreporters e operatori dell’informazione che grazie alla loro presenza e alla divulgazione di questo importante strumento di sensibilizzazione contribuiranno alla nascita di una nuova e attesa cultura del senso civico e della responsabilizzazione, sia di coloro che continuano ad inquinare in modo generalizzato ed irresponsabile ma anche delle Istituzioni che devono in maniera più attenta monitorare la situazione ed intervenire con cognizione e conoscenza del territorio e delle sue necessità ed emergenze, senza rendere straordinario quello che dovrebbe essere naturalmente ordinario e che se tale fosse veramente non darebbe origine a nessuna emergenza e... a tutto il resto.
           
                                                      
Il Gruppo di Coordinamento C.L.A.A.
                                                                                 

Sezione Ambientale

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