ESPRIMIAMO LA NOSTRA
SODDISFAZIONE PER L’INIZIATIVA AMBIENTALE DELLA PROVINCIA BAT E SPERIAMO CHE
NON SI RIPETA PIU’ QUANTO STA ACCADENDO DA UN ANNO.
Continuano le lamentele dei nostri amici e colleghi
agricoltori, anche proprietari di terreni allocati lungo la Strada Provinciale
che dalla Contrada Palombaro, in località Barletta, porta fino ad Andria,
lambendo e costeggiando quelli che dovrebbero essere luoghi simbolo di questo
territorio come Canne della Battaglia e la Strada dell’Olio; dove si incrociano
una serie di indicazioni stradali che indicano quelli che sono i gioielli di
attrattiva della nostra terra come il Museo dell’Olio, il Museo del Confetto, i
Percorsi Normanno Svevi e Naturalistico Archeologico, attraversando altre
importanti contrade come quella storica denominata “Torricciola”, giungendo al
Santuario cattolico della Madonna dei Miracoli e alla Sede Legale dell’Ente Provincia
di Barletta-Andria-Trani, in Piazza Pio X ove è anche allocato lo storico
Istituto Tecnico Agrario “Umberto I°”; strade percorse da decine e decine di
migliaia di persone, comprese le migliaia che si recano presso una prestigiosa
Sala Ricevimenti ubicata in zona.
Una
strada provinciale, la n. 25, che non viene ancora riconosciuta visto che le
indicazioni ed i cartelli stradali la indicano ancora oggi, a distanza di oltre
quattro anni dalla nascita della Bat, come “Strada Provinciale nr. 124 (Santa
Maria dei Miracoli – Palombaro) Provincia di Bari”, così come indicano ancora
Provincia di Bari numerosi altri cartelli stradali come quello della “Strada
dell’Olio”.
Una
strada indefinita, quindi, che collega, appunto, tutto questa importante storia
locale attraversando tante contraddizioni inspiegabili ed inaspettate ma che la
dicono lunga su alcune questioni prettamente gestionali che non hanno mai
funzionato; una strada che da un anno a questa parte si è trasformata in una
discarica a cielo aperto colma di rifiuti urbani, organici, indifferenziati ma
anche di rifiuti speciali come copertoni abbandonati, materiale ferroso,
materiale inquinante e persino residui di agenti contaminanti e di altro
materiale estremamente pericoloso anche per la salute umana.
Uno
scempio che mostra un disarmante senso di inciviltà da parte di soggetti che
non hanno ancora compreso il valore della raccolta differenziata in termini di
tutela ambientale ma anche di risparmio in termini di pagamento della tassa di
raccolta e smaltimento dei rifiuti, anche se nessuno di questi due obiettivi,
almeno per ora su larga scala, si sono ancora verificati, specie quell’atteso
risparmio sulla bolletta che tutti attendono ancora perché previsto e parte
fondamentale della rivoluzione culturale, ma che dimostra anche che il processo
organizzativo del nuovo servizio di raccolta differenziata non è ancora stato
perfezionato se è vero che sono ancora tantissimi i luoghi di campagna, anche
muniti di residenze importanti e vissute per molti mesi l’anno, anche in forma
continuativa, che non sono affatto servite dalla raccolta ed oggettivamente
coloro che producono legalmente rifiuti, anche differenziati, ancora oggi non
sanno dove depositarli e basta percorrere per intera proprio la Strada
Provinciale n,. 25 da Palombaro fino ad Andria per verificare la verità di
quanto da noi asserito. Ma allora queste utenze dove devono portare quei
rifiuti prodotti e differenziati? Questo è uno dei tanti problemi irrisolti a
fronte di una soluzione seppur precaria e non proprio ottimale giunta per la
zona di Castel del Monte dove almeno sono stati posizionati dei cassonetti
tradizionali proprio al servizio di quanti in quell’area producono legalmente
rifiuti assimilabili a quelli urbani .
Eppure
la strada di cui stiamo parlando, cioè la Provinciale nr. 25, specie dopo
l’istituzione della Sesta Provincia e dopo la tanto attesa saggia ed
inevitabile decisione di allocarvi la Sede Unica Legale in Piazza San Pio X,
avrebbe dovuto collegare le due più importanti città capoluogo, cioè Andria e
Barletta, proprio tramite quell’arteria che venne prospettato sarebbe diventata
la strada principe e principale di collegamento con uno sviluppo rivoluzionario
e copernicano anche rispetto all’ubicazione di strutture ricettive al servizio
sia di quanti avrebbero utilizzato la sede della Provincia ma anche dei tanti
turisti che sarebbero giunti da Castel del Monte a visitare Andria e Barletta
ma di tutto questo nemmeno l’ombra; solo rifiuti e discariche incontrollate,
così come montagne di rifiuti vengono abbandonati in modo incontrollato e
addirittura tollerato proprio di fronte all’ingresso del Santuario,
dell’Istituto Scolastico e, ironia della sorte, dell’Ente Provincia, come
dimostra il dossier fotografico realizzato domenica 18 agosto 2013 dal nostro
associato Pino detto l’ortolano.
Già
immaginiamo le facce sconcertate di cittadini e frequentatori del Santuario che
nel tardo pomeriggio fino a tarda sera si sarebbero recati in quel luogo Sacro
violentato e deturpato dall’inciviltà e dalla mancanza di un minimo di
attenzione istituzionale.
Recepiamo
positivamente e con soddisfazione, quindi, l’iniziativa “Ambientiamoci”
promossa dalla Provincia di Barletta-Andria-Trani e abbiamo saputo che proprio
lunedì 19 agosto si terrà la pulizia straordinaria di quella strada provinciale
e la bonifica delle discariche abusive, con inizio alle ore 09.30, lungo la
strada provinciale n.25 S. (Maria dei Miracoli - Palombaro) al km 6+250, in
direzione Andria, almeno per quanto riguarda il lato sinistro, alla presenza
del Presidente della Provincia Francesco Ventola, dell'Assessore provinciale
alle Risorse Naturali, Politiche Ambientali e Difesa del Suolo Gennaro Cefola e
del Sindaco di Andria.
Siamo
convinti, quindi, che l’iniziativa darà i frutti sperati così come siamo in
attesa di vedere cosa succederà dopo il 19 agosto in quei luoghi e in altri
della città anche se le troupe, purtroppo, non avranno modo di vedere cosa
realmente accade lungo quel percorso visto che, stranamente, tra i giorni 12 e
il 14 agosto scorsi abbiamo verificato essere stato sottoposto ad una
approfondita pulizia non sappiamo ancora bene da parte di chi, con la rimozione
di enormi quantità di rifiuti sparsi per la strada, nei campi e persino in
mezzo alla gareggiata con enorme pericolo anche per la circolazione stradale in
un tratto estremamente pericoloso e già teatro di numerosi incidenti stradali
anche gravissimi.
Poiché
siamo convinti che quella pulizia straordinaria sia stato un atto dovuto e non
certo propedeutico a qualcos’altro, speriamo che anche la “pulizia
straordinaria” di lunedì prossimo si trasformi in una “pulizia ordinaria”
perché le cose straordinarie, in verità, non ci sono mai piaciute visto che
quasi sempre significa che il problema ha già raggiunto livelli che vanno già
ben oltre l’allarme, la pericolosità e la tollerabilità.
Un grazie quindi da parte di proprietari di terreni di
quell’area per quanto sarà fatto e soprattutto un grazie ai tanti fotoreporters
e operatori dell’informazione che grazie alla loro presenza e alla divulgazione
di questo importante strumento di sensibilizzazione contribuiranno alla nascita
di una nuova e attesa cultura del senso civico e della responsabilizzazione,
sia di coloro che continuano ad inquinare in modo generalizzato ed irresponsabile
ma anche delle Istituzioni che devono in maniera più attenta monitorare la
situazione ed intervenire con cognizione e conoscenza del territorio e delle
sue necessità ed emergenze, senza rendere straordinario quello che dovrebbe
essere naturalmente ordinario e che se tale fosse veramente non darebbe origine
a nessuna emergenza e... a tutto il resto.
Il Gruppo di Coordinamento C.L.A.A.
Sezione Ambientale
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