Il
messaggio partito da tutte le Regioni d’Italia viene colto anche ad Andria e
l’appello del Presidente SCIMPID, Giovanni Di Ruvo, amplificato dalla voce
democratica e libera degli organi di informazione sensibili e sganciati dal
sistema di controllo, viene colto appieno. Basta girare per i siti web più noti
e più affermati per notare le differenze tra le scarne visualizzazioni degli
interventi di politici che nessuno vuole più né ascoltare, né vedere e quelle
relative all’intervento del Presidente Di Ruvo che ha superato molte migliaia
di contatti in poche ore dalla pubblicazione. Uno strabiliante risultato vero e
non pilotato, né foraggiato, che fa emergere chiaramente un profondo
malcontento e un malessere diffuso che cova sotto un’apparente calma tenuta
tale da chi mantiene equilibri molto precari che rischiano di rompersi da un
momento all’altro e che devono rompersi per scardinare un sistema talmente
colluso che ogni articolo giornalistico che leggiamo tutti i giorni sulle
prestigiose testate locali e regionali potrebbe facilmente e tranquillamente
trasformarsi in una notizia di reato, bella e buona.
Noi ci
siamo, l’Italia c’è, Andria ci deve essere e non può perdere questo
appuntamento con la storia.
Tutti
dobbiamo cogliere l’occasione per dare un segnale forte alla casta dei
privilegiati che sulla pelle dei cittadini continuano a costruire le proprie
fortune personali e continuano a maneggiare il nostro futuro, spesso, senza
averne capacità e responsabilità.
La
situazione vissuta ad Andria è una delle più delicate ed è per questo che anche
nel coordinamento nazionale l’impegno delle associazioni radunate nel
“Coordinamento Andria per il 9 dicembre” ha raccolto consensi e apprezzamenti
per spirito propositivo, per azione e per operatività.
Venerdì
sera si riunirà il coordinamento “Andria per il 9 dicembre” presso la sede
Scimpid per decidere l’ora di incontro di tutte le componenti organizzative,
che avverrà sabato 30 novembre in un noto Hotel cittadino.
Artigiani,
ambulanti, operatori dei servizi, liberi professionisti, edili, agricoltori,
commercianti, tessili, autotrasportatori Movimenti Civici e altre categorie abbandonate
dai loro “potenti difensori” e affogate nella crisi creata dai distruttori del
Paese che continuano a sedere sulle comode poltrone dei palazzi del potere, si
riuniranno per decidere se reagire democraticamente e liberamente e far sentire
la propria voce o moire definitivamente nell’indifferenza e lasciando irrimediabilmente
in mano agli incapaci il potere assoluto di decidere sulle vite altrui.
Andria
c’è, io ci sono, noi ci siamo!
Area
Coordinamento “Andria per il 9 dicembre”
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