L’abito nuovo indossato
vent’anni fa dalla città di Andria, quando furono in molti a volere la
realizzazione della tanto attesa zona 167 nord secondo e terzo comparto,
necessita di andare in sartoria e in lavanderia. Questo sta accadendo
all’intera zona 167, nel Quartiere Europa, dove a distanza di vent’anni quella
che era considerata la più giovane, la più moderna, la più attrezzata e la più
attraente area urbana cittadina perde letteralmente pezzi e nessuno sembra
accorgersene.
Un ventennio
caratterizzato da un lato da fortissimo impegno civico dei residenti, singoli o
socialmente organizzati nel comitato di quartiere, parrocchia, oratorio, centri
di aggregazione, scuole e, dall’altro, da uno stato di quasi totale abbandono
senza le normali condizioni di manutenzione ordinaria e straordinaria e di
pulizia, con la conseguenza che quasi tutti gli alberi piantati lungo le
arterie stradali sono completamente estirpati quindi rimossi oppure talmente
mal curati e abbandonati alla loro spontanea vegetazione che andrebbero in gran
parte rimossi, come nel caso delle famose palme.
A parte il verde urbano
con quasi tutte le aree verdi stradali ormai destinate a tutt’altro e sempre
più frequentemente diventate accumulatori di rifiuti, lungo le strade si
avverte la conseguenza del tempo che passa e anche per vedere riparata un semplice
ma pericoloso cedimento o avvallamento stradale richiede molti mesi, come sta
accadendo in alcuni casi visibili e tangibili. Si notano marciapiedi rimossi
quasi completamente e molto pericolosi per i passanti che, come nel caso di
quello diventato ormai famoso e ancora lì in bella mostra, a distanza di mesi
dalla nostra denuncia pubblica, non vengono visti da nessuno e nessuno fa
niente per rimetterli a posto.
Deiezioni canine sparse
ovunque e un’emergenza igienico-sanitaria al limite della sopportazione e della
tollerabilità e poi i rifiuti organici delle attività commerciali non ritirati
la domenica con problemi annessi e connessi.
Sempre più spesso i
nostri amici residenti e simpatizzanti del Comitato ci chiedono dove siano
finiti tutti quei raccoglitori di voti che hanno letteralmente occupato il
quartiere durante le varie campagne elettorali senza mai essersi visti prima
(né dopo) e che hanno elargito talmente tante promesse, e non solo,
rappresentando una realtà che poi si è rivelata completamente fittizia e
assolutamente fantasiosa. Ebbene, noi oggi non sappiamo dare risposte perché
quelle risposte abbiamo cercato di darle al momento opportuno senza essere
peraltro stati ascoltati. Se qualcuno, quindi, è ancora in grado di sentire, di
ascoltare, di sapersi rapportare con le persone vere senza fare solo gli
scrivani virtuali ed invisibili sui social network; se c’è ancora qualcuno che
abbia la convinzione, la maturità e la consapevolezza che certe cose vanno
fatte perché devono essere fatte, allora si ravveda e si riappropri del proprio
ruolo pubblico al servizio della Comunità.
Se si cominciasse a
guardare le cose e le strade con questi nuovi occhi forse da domani un
marciapiede, un’aiuola, un’area verde, un cedimento stradale e altre piccole
opere che necessitano di interventi, sarebbero rimesse in ripristino senza la
classica e canonica telefonata e senza fare anticamera e penosi filtraggi per
vedersi riconosciuto quello che è dovuto a qualsiasi cittadino, al di la del
suo pensiero.
Coordinamento Comitato
Quartiere Europa
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