Dopo una lunga attesa la Corte dei Conti ha risposto al piano di rientro presentato dal comune di Trinitapoli il 4 Luglio 2013, in cui si cercava di spiegare al tribunale, come si voleva rientrare da una massa debitoria di quasi 5 000 000 €.
Ricordiamo che secondo la sentenza della Corte dei Conti, il periodo storico contestato è sopratutto quello che va dal 2009 al 2012 e naturalmente fino ad oggi.
Ricordiamo che nella sentenza precedente la Corte dei Conti a Marzo 2013 aveva ordinato al nostro comune di redigere un piano di rientro per far fronte : allo scompenso di cassa corrente, alla eliminazione di crediti antecedenti a 5 anni (e quindi di difficile riscossione) ed il ripristino di somme vincolate distratte per far fronte a spese correnti. Tutte queste cause e non solo , facevano emergere la presenza di squilibri economico finanziari in grado di provocare il dissesto finanziario dell'ente.
A questa sentenza il 4 Luglio 2013 la maggioranza , con il voto contrario dell'opposizione, presentò un piano di rientro basato principalmente su questi punti :
Vendita di immobili con cui ripianare i debiti, aumento delle tasse a livello massimo quali IMU e ICI , rinegoziazione di mutui o eventualmente estinzione, riscossione dalle partecipate tipo BiTriGAS di somme dovute, affidamento ad Equitalia s.p.a di crediti da riscuotere, congelamento delle spese correnti per gli anni a venire ed altro ancora.
Tutto questo esaminato dal magistrato istruttore risulta non sufficiente per evitare il dissesto ed affrontare le spese correnti. Il punto nevralgico della convocazione della Corte dei Conti , programmata per il 19 Dicembre 2013 è che : il piano di rientro presenta delle previsioni di entrate aleatorie, e non certe. Tutto questo, non consente nessuna programmazione per l'ente.
Infatti nessuno sa quanto si riscuoterà dalle multe non pagate del 2012 o precedenti. Nessuno sa quanto si realizzerà dalla vendita degli immobili,come nessuno sa se gli avvocati che chiedono più di 500 000 € per parcelle dovute , accetteranno di essere pagati in tre anni. Ma sopratutto anche se accettassero, nessuno potrebbe garantirgli in maniera certa se riscuoteranno nei termini previsti.
In conclusione , resta solo da prendere atto, che la situazione è grave !
Per i cittadini in realtà cambia poco e niente !
Infatti tutte le tasse sono state elevate al massimo.
Per gli amministratori invece ci sarebbe da riflettere , su cosa possa cambiare da oggi fino al 19 Dicembre.
E' difficile prevedere cosa il sindaco andrà a riferire alla sezione regionale della Corte dei Conti, e sopratutto quali provvedimenti, relativi alle osservazioni del magistrato, verranno presi per convincere la Corte dei Conti, della attuabilità del piano di rientro presentato.
Ricordiamo che secondo la sentenza della Corte dei Conti, il periodo storico contestato è sopratutto quello che va dal 2009 al 2012 e naturalmente fino ad oggi.
Ricordiamo che nella sentenza precedente la Corte dei Conti a Marzo 2013 aveva ordinato al nostro comune di redigere un piano di rientro per far fronte : allo scompenso di cassa corrente, alla eliminazione di crediti antecedenti a 5 anni (e quindi di difficile riscossione) ed il ripristino di somme vincolate distratte per far fronte a spese correnti. Tutte queste cause e non solo , facevano emergere la presenza di squilibri economico finanziari in grado di provocare il dissesto finanziario dell'ente.
A questa sentenza il 4 Luglio 2013 la maggioranza , con il voto contrario dell'opposizione, presentò un piano di rientro basato principalmente su questi punti :
Vendita di immobili con cui ripianare i debiti, aumento delle tasse a livello massimo quali IMU e ICI , rinegoziazione di mutui o eventualmente estinzione, riscossione dalle partecipate tipo BiTriGAS di somme dovute, affidamento ad Equitalia s.p.a di crediti da riscuotere, congelamento delle spese correnti per gli anni a venire ed altro ancora.
Tutto questo esaminato dal magistrato istruttore risulta non sufficiente per evitare il dissesto ed affrontare le spese correnti. Il punto nevralgico della convocazione della Corte dei Conti , programmata per il 19 Dicembre 2013 è che : il piano di rientro presenta delle previsioni di entrate aleatorie, e non certe. Tutto questo, non consente nessuna programmazione per l'ente.
Infatti nessuno sa quanto si riscuoterà dalle multe non pagate del 2012 o precedenti. Nessuno sa quanto si realizzerà dalla vendita degli immobili,come nessuno sa se gli avvocati che chiedono più di 500 000 € per parcelle dovute , accetteranno di essere pagati in tre anni. Ma sopratutto anche se accettassero, nessuno potrebbe garantirgli in maniera certa se riscuoteranno nei termini previsti.
In conclusione , resta solo da prendere atto, che la situazione è grave !
Per i cittadini in realtà cambia poco e niente !
Infatti tutte le tasse sono state elevate al massimo.
Per gli amministratori invece ci sarebbe da riflettere , su cosa possa cambiare da oggi fino al 19 Dicembre.
E' difficile prevedere cosa il sindaco andrà a riferire alla sezione regionale della Corte dei Conti, e sopratutto quali provvedimenti, relativi alle osservazioni del magistrato, verranno presi per convincere la Corte dei Conti, della attuabilità del piano di rientro presentato.
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