Sconcertante l’emendamento al decreto “Salva Roma” approvato ieri in Senato, su proposta di una parlamentare del Nuovo Centrodestra. In sintesi, le Regioni e in genere gli enti locali che approvano norme che ostacolano la diffusione del gioco d’azzardo sul proprio territorio, riducendo quindi gli introiti statali, subiranno ulteriori tagli ai trasferimenti statali, pari alle minori entrate. Un provvedimento approvato con 140 voti dei senatori del Pd, Ncd, Scelta Civica e Gal; contrari 128 parlamentari di M5S, Sel, Forza Italia, Lega e quattro dissidenti del Pd (Laura Puppato, Lucrezia Ricchiuti, Roberto Ruta e Stefano Vaccari).
Contro l’emendamento si è schierato anche Matteo Renzi, definendolo “la porcata sulle slot” e chiedendo al suo partito di rimediare. Tra le Regioni colpite dalla nuova norma anche la Puglia, che di recente ha approvato un’apposita legge contro le ludopatie. Sulla questione interviene con una dura nota il consigliere regionale del Psi Franco Pastore: “È perversa la logica secondo cui, calcolando quanto avrebbe incassato dal gioco d’azzardo, lo Stato toglie alle regioni ed enti locali che lo contrastano il corrispettivo, decurtando i trasferimenti in un momento difficilissimo. Questo Stato si comporta come uno strozzino e un biscazziere, ed è soggiogato a chi promuove tali provvedimenti, i partiti di governo, eccetto i Socialisti.
Io è il mio partito invece ci schieriamo al fianco dei cittadini. Tutto ciò è inammissibile, bisogna smascherare gli interessi delle lobby e della politica, o meglio di alcuni politici in particolare, in questo tipo di attività che gioca, è il caso di dire, sulla disperazione delle persone, sulla debolezza e sull’impoverimento generale.
Io sono orgoglioso di essere pugliese e di avere contribuito alla approvazione, nella nostra regione, di una legge contro le ludopatie e il gioco d’azzardo, con tutti limiti della legge a cui il governo ci ha costretto.
Un governo che si comporta come una tenaglia, schiacciando i cittadini, mentre li distrae con i forconi e il gossip su partiti allo sfacelo. Basta! È tempo di chiamare le cose per quello che sono.
L’emendamento con cui il Nuovo centrodestra al Senato ha introdotto nel cosiddetto decreto “Salva Roma” i tagli agli enti locali che si contrappongono alle ludopatie e gioco d’azzardo, si baserebbe sul principio di perequazione.
Questi signori, cioè, tentano di mascherare con uno dei principi più importanti della democrazia, questa porcata istituzionale, votata da Pd, Scelta civica e Gal. Facciano un passo indietro, diano il buon esempio i deputati pugliesi, si facciano portatori di i gesto politico importante e democratico”, conclude Pastore.
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