Il gioco d’azzardo legalizzato, terza industria italiana per
fatturato, ha raggiunto costi sociali e personali ormai insopportabili,
compresa la rovina di tante persone, fino al suicidio. La crisi economica non
frena questo fenomeno, anzi ne è moltiplicatrice poiché si tenta la fortuna per
disperazione anche in tante famiglie povere, che si impoveriscono sempre di
più. E’ emerso anche il coinvolgimento della criminalità organizzata.
Ecco solo alcuni degli impressionanti numeri che lo
riguardano: quasi 100 miliardi di fatturato, 4% del Pil nazionale, 8 miliardi
di tasse, 12% della spesa delle famiglie italiane, 15% del mercato europeo del
gioco d’azzardo, 4,4% del mercato mondiale, 400.000 slot- machines, 6.181
locali e agenzie autorizzate, 15 milioni di giocatori abituali, circa 800.000 i
giocatori affetti da ludopatia, da 2 a 3 milioni a rischio patologico, 5-6
miliardi l’anno necessari solo per curare i dipendenti dal gioco patologico
(ludopatici), oltre ad altri costi indotti.
Governi di diverso
colore, per reperire ulteriori gettiti fiscali, hanno prodotto una valanga di
legalizzazioni di nuovi giochi d’azzardo, anche online, creando la figura dello
STATO-BISCAZZIERE. Numerose associazioni, tanti Sindaci con il loro Manifesto, e alcuni
consigli regionali, si sono pronunciati per il contrasto al gioco d’azzardo. Le
proposte di legge presentate in Parlamento nelle ultime legislature hanno dato
per scontata l’introduzione di nuovi giochi legalizzati. ITALIA DEI VALORI, invece, essendo immorale che lo Stato prenda
denaro sacrificando le persone, con proprie iniziative parlamentari e con
propri esponenti, anche nella Commissione antimafia, ha sempre contrastato la
logica perversa dello STATO-CROUPIER.
Perciò, con la presente proposta di legge, chiama i cittadini
a sostenere una soluzione radicale del problema: il DIVIETO ASSOLUTO E TOTALE DEI GIOCHI CON PUNTATA DI DENARO, DA
CONSIDERARE GIOCHI D’AZZARDO (uniche eccezioni: il lotto, escluso il lotto
istantaneo, le lotterie nelle loro varie forme, e le scommesse sugli eventi
sportivi), qualificando come delitto le violazioni del divieto di tenuta del
gioco d’azzardo per contrastare la potenza economica delle lobbies di
pressione, presenti anche nella politica.
Il minor gettito fiscale è compensato, secondo alcuni
accreditati studi, dalla riduzione del costo sociale che la collettività
dovrebbe affrontare per le conseguenze della diffusione del gioco d’azzardo,
solo in parte rappresentato dalle spese di cura per gli 800.000 ludopatici
accertati e dai costi della prevenzione nei confronti dei cittadini a rischio
(da due a tre milioni). Perciò si omette una norma finanziaria.
L'Italia dei Valori di
Barletta, avvalendosi della disponibilità alla validazione delle firme da
parte del consigliere di maggioranza Carmine
Doronzo, invita la cittadinanza a firmare presso i gazebo informativi che
saranno allestiti nei seguenti giorni e luoghi:
- sabato 4 gennaio (dalle 10 alle 14) in Via Giambattista
Calò, angolo Via Achille Bruni (presso il mercato)
- domenica 5 gennaio (dalle 10 alle 14) presso Mura San
Cataldo, fronte Cattedrale
Vi aspettiamo!
Andrea Gissi - Commissario cittadino Italia dei
Valori Barletta
Nessun commento:
Posta un commento