Apprendiamo dalla stampa, di decisioni tempestive, che il comune sta prendendo per la grandinata o alluvione del 18 Giugno. La quale ha colpito il nostro territorio e i nostri agricoltori.
E' difficile rimanere in silenzio davanti a tanto dilettantismo politico e impreparazione di base, da parte dei nostri politici locali.
A caldo abbiamo letto che l'assessore all'agricoltura con il sindaco in persona Sono stati "con i tecnici-ci dice il vice sindaco Minervino-per tutto il pomeriggio a mettere in sicurezza il paese, soprattutto nelle ville comunali dove si sono spezzati diversi alberi”.
Oppure : "Già da mercoledì siamo al lavoro per richiedere lo stato di calamità naturale - ha esordito il vicesindaco di Trinitapoli e assessore all’Agricoltura, Andrea Minervino -. Ci siamo accorti da subito che in pochi minuti pioggia, vento e grandine stavano mandando in fumo buona parte dei raccolti dei nostri agricoltori. In un momento di crisi questa è davvero una tragedia, ecco perché ci siamo mossi e faremo di tutto per riuscire ad ottenere lo stato di calamità. Non c’è una coltura che si è salvata o non è stata danneggiata dal vento e dalla grandine. Ci sono interi vigneti divelti dal vento, davvero questa volta il nostro territorio è stato distrutto".
Noi della CGIL di Trinitapoli ci uniamo alla solidarietà dei politici verso i contadini, ma dobbiamo far notare che chiedere lo stato di calamità è un atto straordinario, dopo un evento eccezionale. L'immobilismo amministrativo invece dell'assessore all'agricoltura dura oramai da 3 anni, come anche l'attesa di attuare un piano concreto in favore dell'agricoltura è fermo da un anno sulla scrivania del sindaco, che diceva di essere entusiasta della proposta avanzata dalla CGIL.
Noi ci chiediamo se è giusto intervenire con urgenza soltanto davanti alle emergenze, per poi tornare all'immobilismo.
Noi in questi giorni torneremo a riproporre il nostro piano di azioni concrete per il settore agricolo e commerciale di Trinitapoli. Il quale in sintesi chiedeva già dal marzo 2013 i seguenti punti : - Creare cantieri di lavoro in collaborazione con aziende per opere di interesse pubblico.
- Emettere qualsiasi intervento in periodi dell’anno, di particolare difficoltà da parte dei lavoratori a trovare lavoro. Questo periodo è stato individuato in comunione di intenti, specialmente nel periodo invernale. Da tutte le parti è stato constatato che i periodi più critici intercorrono da metà Dicembre a metà Aprile.
- Creare bandi start – up per giovani diplomati e laureati disoccupati che abbiano voglia di intraprendere un attività imprenditoriale. Gli start up verranno finanziati per costituire nuove aziende che possano partecipare ad altri eventuali bandi regionali e comunitari sperando di ottenere come risultato nuove aziende locali totalmente formate da giovani trinitapolesi . Si spera che queste aziende possano avviare quelle attività imprenditoriali che più servono al nostro territorio. Il costo della proposta è stato individuato in almeno 60 000 € spalmati in tre anni .
Ora per favore Mettiamoci a LAVORARE, BASTA CHIACCHIERE !!!!
CGIL BAT _SEZ Trinitapoli
E' difficile rimanere in silenzio davanti a tanto dilettantismo politico e impreparazione di base, da parte dei nostri politici locali.
A caldo abbiamo letto che l'assessore all'agricoltura con il sindaco in persona Sono stati "con i tecnici-ci dice il vice sindaco Minervino-per tutto il pomeriggio a mettere in sicurezza il paese, soprattutto nelle ville comunali dove si sono spezzati diversi alberi”.
Oppure : "Già da mercoledì siamo al lavoro per richiedere lo stato di calamità naturale - ha esordito il vicesindaco di Trinitapoli e assessore all’Agricoltura, Andrea Minervino -. Ci siamo accorti da subito che in pochi minuti pioggia, vento e grandine stavano mandando in fumo buona parte dei raccolti dei nostri agricoltori. In un momento di crisi questa è davvero una tragedia, ecco perché ci siamo mossi e faremo di tutto per riuscire ad ottenere lo stato di calamità. Non c’è una coltura che si è salvata o non è stata danneggiata dal vento e dalla grandine. Ci sono interi vigneti divelti dal vento, davvero questa volta il nostro territorio è stato distrutto".
Noi della CGIL di Trinitapoli ci uniamo alla solidarietà dei politici verso i contadini, ma dobbiamo far notare che chiedere lo stato di calamità è un atto straordinario, dopo un evento eccezionale. L'immobilismo amministrativo invece dell'assessore all'agricoltura dura oramai da 3 anni, come anche l'attesa di attuare un piano concreto in favore dell'agricoltura è fermo da un anno sulla scrivania del sindaco, che diceva di essere entusiasta della proposta avanzata dalla CGIL.
Noi ci chiediamo se è giusto intervenire con urgenza soltanto davanti alle emergenze, per poi tornare all'immobilismo.
Noi in questi giorni torneremo a riproporre il nostro piano di azioni concrete per il settore agricolo e commerciale di Trinitapoli. Il quale in sintesi chiedeva già dal marzo 2013 i seguenti punti : - Creare cantieri di lavoro in collaborazione con aziende per opere di interesse pubblico.
- Emettere qualsiasi intervento in periodi dell’anno, di particolare difficoltà da parte dei lavoratori a trovare lavoro. Questo periodo è stato individuato in comunione di intenti, specialmente nel periodo invernale. Da tutte le parti è stato constatato che i periodi più critici intercorrono da metà Dicembre a metà Aprile.
- Creare bandi start – up per giovani diplomati e laureati disoccupati che abbiano voglia di intraprendere un attività imprenditoriale. Gli start up verranno finanziati per costituire nuove aziende che possano partecipare ad altri eventuali bandi regionali e comunitari sperando di ottenere come risultato nuove aziende locali totalmente formate da giovani trinitapolesi . Si spera che queste aziende possano avviare quelle attività imprenditoriali che più servono al nostro territorio. Il costo della proposta è stato individuato in almeno 60 000 € spalmati in tre anni .
Questi interventi sono strutturali, se incanalati in una programmazione politico-amministrativa seria e non improvvisata. Noi chiediamo al più presto, un ulteriore incontro con il sindaco e l'assessore all'agricoltura, che in precedenza è stato sempre assente alle riunioni , in cui si discuteva, di questi interventi. Che il sindaco stesso Francesco DI Feo, avevano definito una proposta lodevole.
Al momento siamo a chiedere come segno di protesta, agli assessori Minervino e Di Fidio, rispettivamente assessore all'agricoltura e Attività produttive di rinunciare alle loro indennità di carica, per l'imperdonabile ritardo nell'attuare una politica strutturale in favore dello sviluppo socio economico locale.
Noi come CGIL siamo disponibili al dialogo finalizzato a raggiungere obbiettivi concreti e non discussioni sterili e inconcludenti. Dei comunicati stampa pieni di buoni propositi siamo stanchi , vogliamo risposte concrete a proposte concrete e fattibili.
I nostri concittadini, dai braccianti agli agricoltori non meritano di essere considerati solo davanti alle calamità naturali.
Ora per favore Mettiamoci a LAVORARE, BASTA CHIACCHIERE !!!!
CGIL BAT _SEZ Trinitapoli
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