Oltre al danno, la beffa.
Mentre le famiglie e le
imprese rischiano ancora di vendersi l’oro dei figli per recuperare risorse
economiche e le imprese rischiano di non poter neanche chiudere per il forte
indebitamento, nelle città della provincia Bat si consuma la sceneggiata del
secolo ed ecco che a Barletta, dove governa la sinistra, protestano i partiti
della destra mentre a Trani accade il contrario ma per lo stesso motivo, cioè
l’aumento della TARI e alla fine sempre sceneggiata è.
Ad Andria, poi, la
sceneggiata si trasforma nella più classica commedia pirandelliana ed ecco che
con sagacia si ripete un altro atto ed ecco che si invitano i cittadini a
pagare gli acconti sulla base di quanto pagato lo scorso anno cioè su una somma
che comunque era aumentata rispetto all’anno 2001 quando ad Andria la gente
cominciò a svegliarsi e capì che restare fermi significava morire piano piano e
portarsi nella tomba anche qual poco di democrazia rimasta visto che anche per
una piccola manifestazione, oggi, ci vorrebbe il permesso del papa, ma di
quello con la “p” minuscola.
Poiché ho trascorso un lungo
periodo di convalescenza a causa di gravissimi problemi di salute, che per
fortuna sto superando ma dei quali ve ne parlerò in altro momento spiegandovi
ancora una volta come funziona quel mostro chiamato sanità, non voglio che il
mio “ritorno” sembri eccessivamente furioso ma vi assicuro che in questi lunghi
mesi ne ho lette tantissime di cose che nella città di Andria continuano a non
andare per il verso giusto ma non c’è neanche alcuno spiraglio perchè quel
verso cambi ma poiché, nel frattempo, non posso tacere devo comunque constatare
che qualcuno sta facendo esattamente come Cesare oltre duemila anni fa il quale
diceva ai suoi soldati di affrontare e combattere contro genitori, fratelli,
figli e padri che pur loro amavano. Proprio questo sta capitando nelle nostre
famiglie dove la quasi totalità delle scarse risorse vengono destinate alle
tasse e ai tributi locali senza ricevere in cambio neanche servizi adeguati.
Poiché non vogliamo fare la
stessa fine di Attilio Regolo il quale venne messo in una botola irta di chiodi
e gettato giù dalla montagna almeno dobbiamo parlare e scrivere per comunicare
che non è affatto vero che tutto va bene come si vuol far credere.
Siamo trattati peggio dei
socii i quali venivano sfruttati sempre ed in ogni circostanza senza avere
alcun diritto. Ma se anticamente le mogli dei ricchi allattavano i figli dei
loro schiavi aiutando le mamme che non potevano farlo, perché oggi, a distanza
di oltre duemila anni le istituzioni hanno trasformato questo concetto di
solidarietà togliendo proprio quel latte indispensabile ai nostri figli?
Tornando alla TARI che è
solo l’anticipo della tante altre tassazioni che seguiranno a breve, ci
chiediamo: ma il comune di Andria si è reso conto dell’altissimo tasso di
mancato pagamento di questa tassa? Quando e come intende recuperare quelle
somme già sapendo che sarà quasi impossibile visto che le famiglie non hanno
soldi per pagare? Scaricherà questo onere/piacere al dragone Equitalia che si
prenderà qual poco rimasto mentre i politici e gli amministratori se ne
laveranno le mani?
L’Italia è in deflazione? Ma
lo sapete che la deflazione è per tutte le categorie e per le famiglie? Come si
permettono quindi questi signori di aumentare ancora le tasse senza sapere che
siamo sull’orlo del baratro? Perché quei soldi non li vanno a prendere dai
privilegiati come loro e dai loro amici delle slot machines che devono allo
Stato cioè a noi cittadini oltre 90 miliardi di euro? Io già quel memorabile 21
luglio del 2011 mi
espressi dicendo che eravamo già peggio della Grecia ed oggi quella mia
espressione teorica si è rivelata realtà. In queste ore si parla di sciopero di
poliziotti, di militari con altre forze dell’ordine. A loro va tutta la nostra
solidarietà e comprendiamo le loro ragioni così come lo abbiamo detto quel
famoso 9 dicembre e quel nove dicembre sta tornando come ampiamente annunciato
e quel ritorno di una splendida dimostrazione di civile ribellione democratica
deve far riflettere e non può passare inosservata.
Io sono tornato per le
strade della città e sono tornato a vedere quello che in pochissimi mesi è
peggiorato tantissimo a cominciare dal quel senso civico che ormai è stato
perduto quasi del tutto e basta girare per il centro storico, le periferie ma
anche il centro commerciale per vederlo senza chiudere gli occhi.
Il degrado urbano è un
pericoloso agente premonitore che significa trascuratezza e indifferenza
rispetto alla città e se è vero che ormai anche il dibattito politico è
diventato inesistente allora io sono molto più preoccupato di quanto lo fossi
l’anno scorso e mi auguro che il senso di appartenenza alla nostra splendida
città prevalga e che veramente tutti gli uomini e le donne di buona volontà
possano farsi sentire usando in modo appropriato lo strumento della democrazia
con iniziative che altrove si stanno prendendo e che dicono una sola cosa: non
siamo schiavi di nessuno.
Le bestie, in Italia, hanno
il proprio alloggio, il proprio giaciglio e sanno dov’è il loro riparo. Agli
uomini che mettono a disposizione la loro vita nella società, in Italia,
vengono sì concessi aria e luce ma si tolgono una casa e un podere e si
lasciano girovagare all’aperto con mogli e figli.
Agli occhi del mondo noi
italiani siamo considerati ancora una delle nazioni economicamente più forti
del mondo ma con le tasse non possiamo permetterci di possedere una sola zolla
di terra.
In attesa del mio intervento/inchiesta
sulla sanità pugliese, permettetemi di dirvi che copiare su di questi politici
non sempre si può narrare la leggenda che una cerva bianca sempre al loro
fianco trasmettano consigli dei loro santi tanto sono avidi quanto la loro sete
di ricchezza non si placa neanche se da morti si versasse nelle loro bocche oro
colato.
Siamo stanchi di
genufletterci ma ci stanno gettando tutti giù dalla rupe tarpea.
Il
Presidente L.A.C.
Santovito
Vincenzo
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