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News dalle Città della BAT

venerdì 31 ottobre 2014

TRANI NON E’ UNA CITTA’ MODERNA. COSI’ PERDIAMO TANTE OPPORTUNITA’ DI CRESCITA E DI SVILUPPO.

LA POLITICA E’ LENTA MENTRE NOI VOGLIAMO ESSERE ROCK.

Grazie alla meritoria opera dei tanti organi di stampa presenti sul territorio ci rendiamo conto di quanto profondo e sempre crescente sia il malessere vissuto tutti i giorni dai cittadini tranesi e da noi giovani che vorremmo guardare avanti e non subire i retaggi di vecchie logiche sempre in voga che hanno però portato al declino anche dell’immagine pubblica della nostra straordinaria città.
I dati del Rapporto Svimez sull'economia parlano chiaro e l’aumento della povertà, dei conflitti sociali, della disoccupazione giovanile, della mortalità, del degrado ambientale e del crollo degli investimenti sono tutti rapportabili, perfettamente se non in aumento, alla nostra comunità locale tranese che per alcuni versi ne è la più negativa espressione. I servizi pubblici locali come la Sanità e la salute pubblica, come il caso del nostro ospedale e le strutture sanitarie, sono sempre al centro di diatribe e di polemiche tutte interne alla politica che penalizzano i cittadini privandoli di un servizio primario ed indispensabile. In queste ore sale il tono della polemica proprio sulla Sanità a Trani e addirittura si paventa la chiusura del pronto soccorso dell’ospedale, mentre quello stesso ospedale ambiva a diventare punto di eccellenza, anche in seguito alle varie ristrutturazioni che però non ne hanno aumentata l’efficienza. Ma di fronte a questi sprechi e queste scelte sciagurate, il lamento dei politici e di quanti sono stati chiamati a rappresentare le legittime istanza del territorio possono bastare? Possono, loro, quasi essere relegati al semplice ruolo di commentatori e critici a mezzo stampa?
Non sarebbe il caso che questi rappresentanti del Popolo condividano il malessere popolare dei semplici cittadini senza appartenenza, privandosi essi stessi delle appartenenze politiche e dissociandosi da quel sistema che li tiene al suo interno e nel quale dimostrano di starci anche fin troppo bene? Se a questi problemi di primaria importanza ci aggiungiamo quelli derivanti da quel rapporto Svimez unitamente ad una questione urbanistica mai risolta e ad una visione del futuro molto disarmonica, incerta e senza una programmazione seria e realizzabile allora noi tranesi siamo veramente preoccupati e non vogliamo più essere spettatori malinconici e passivi quindi sentiamo il dovere di far sentire forte la nostra voce per lanciare quel messaggio di speranza frutto del nostro impegno al servizio degli altri e dei nostri simili, per smuoverne coscienze e senso critico.
I conflitti sociali in aumento sono un preoccupante campanello di allarme che sta mettendo in moto una lotta tra poveri; tra quelli che appartengono alla fascia sempre più distinta, separata e distaccata dall’altra cioè quella dei benestanti e dei garantiti ai quali dei nostri problemi sembra non importare molto senza rendersi conto che il nostro disagio di oggi sarà il loro di domani.
Noi giovani non vogliamo essere rappresentati dai garantiti e da chi vive nel mondo dei privilegi. Noi garanzie non ne abbiamo quindi i politici, tutti i politici, quando parlano, parlino per se stessi e non per conto di chi, come noi, vive i disagi e le difficoltà della vita quotidiana.
Trani non e’ una città moderna. Così perdiamo tante opportunità di crescita e di sviluppo.
La politica è lenta mentre noi vogliamo essere rock.

Il Responsabile del Gruppo Costituente

 Nicola LOSCIALE

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