La manifestazione dell'altro giorno di alunni ed insegnanti del Comprensivo Mennea di Barletta a cui ho partecipato lancia un grido di dolore di chi studia e lavora in una scuola pubblica che rischia un demansionamento che azzopperebbe di fatto l'offerta pedagogica didattica.
Di fatti si colpisce un Istituto comprensivo di scuola dell'infanzia, scuola secondaria di I grado e e scuola primaria causandone una giusta lotta che deve proseguire ad oltranza.
Già agli "Stati generali" della scuola, svoltosi a Barletta qualche settimana fa, di fronte all'assessore regionale Alba Sasso che a parole di dichiarava per la scuola pubblica, denunciai il milione di euro di soldi pubblici che la Regione Puglia guidata da Pd e Sel regala ogni anno alle scuole primarie e secondarie private.
Per noi quel milione di euro all'anno va tolto alle scuole private e va stanziato unicamente alle scuole pubbliche che già soffrono gli effetti di anni e anni di attacchi diretti da ogni governo in carica e di qualsiasi colore politico.
Tra l'altro vorremmo sapere se questi soldi dati alle scuole per l'infanzia private come vengono usati, quali salari vengono dati agli insegnanti delle stesse e se ci sono casi di sfruttamento.
Per noi, il rilancio della scuola pubblica (già pesantemente attaccata anche dal Governo Renzi con il progetto della "Buona scuola") può avvenire a partire dal taglio di tutti i finanziamenti alle scuole private e dal rilancio della scuola pubblica, senza tagli e demansionamenti annunciati.
Michele Rizzi
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