QUEL
TERMINE DEL 7 NOVEMBRE E’ STATO RISPETTATO?
NOI
ESISTIAMO, ECCOME SE ESISTIAMO E LO DIMOSTRIAMO CON LE NOSTRE IDEE E CON IL
NOSTRO PENSIERO.
In
un articolo stampa del 6 novembre 2014 si leggeva, tra l’altro: “...ci potrebbe
essere un po' di Trani all'Expo Milano 2015. A parlare di questa importante occasione
per il territorio cittadino è Fabrizio Sotero, Assessore alla Cultura che, in
una richiesta protocollata, parla di un un'importante sfida da cogliere per la
nostra città.” Nel suddetto articolo giornalistico si leggeva pure: “...in
occasione di questa manifestazione internazionale, il Ministero dei Beni Culturali
sta provvedendo alla creazione di un programma culturale che coinvolga tutti i
territori italiani per promuovere eventi. Tutti i Comuni possono segnalare
proposte culturali che saranno valutate e nel caso inserite nel programma
dell'Expo 2015. Nello specifico, per Trani le stesse devono pervenire entro
venerdì 7 novembre.”. Premesso che quell’articolo veniva pubblicato il giorno 6
novembre e che la scadenza per la presentazione dei Progetti e proposte
Culturali era per il giorno 7 ci saremmo attesi che l’assessore, il dirigente,
l’impiegato o lo stesso primo cittadino che oggi replica alle nostre
osservazioni, avessero esplicitato pubblicamente, anche nello stesso comunicato
di cui sopra, quali proposte e progetti fossero partiti dal comune di Trani
rispettando tale scadenza.
Poiché
anche quando ormai si mette il chiodino all’appendiabiti dell’asilo comunale si
indice una conferenza stampa, ci è sembrato alquanto strano che per l’occasione
ciò non fosse ancora accaduto.
Preso
atto di ciò, come Gruppo di giovani tranesi che sono molto attenti anche alle
scelte amministrative e soprattutto hanno a cuore le sorti della propria città
e della sua crescita culturale, economica, occupazionale, sociale e produttiva
ci siamo permessi di aprire bocca e di scrivere qualche riga sull’argomento.
La
replica da parte del Sindaco di Trani avrebbe quindi dovuto proprio essere
risolutiva rispetto ai quesiti da noi posti quindi ci aspettavamo, come tutti i
cittadini di Trani si aspettano, di conoscere contenuti e dettagli di quello
che Trani vuole fare per sfruttare positivamente Expo 2015, se lo vuole fare.
Entrando
nel dettaglio della replica del Sindaco, sorvoliamo sulle accuse rivolteci
circa la nostra esistenza in vita anche perché dimostrazione di ciò è il fatto
che ancora oggi stiamo replicando e che queste righe le hanno scritte delle
persone in carne ed ossa e non sono state partorite da eccelse menti professioniste
al servizio del potere ma pagate con i soldi pubblici, quindi rigettiamo
l’accusa e non ci sentiamo per nulla colpiti. In realtà, invece, anche la
replica del Sindaco non contiene nulla di interessante visto che si parla
genericamente di una corrispondenza con il Comune di Milano sin dal 2013, “per rafforzare i legami che uniscono le
nostre città in vista dell’Expo e dare rilievo alla storia ed alla comunità
tranese attraverso la particolare occasione che sarà offerta da questo grande
evento.”
A noi sapere questo non basta e riteniamo che se in
quelle lettere ci fossero progetti, contenuti ed idee non sarebbero state
tenute celate ai lettori ed ai cittadini quindi sarebbe opportuno pubblicare il
loro contenuto. Quando poi si afferma: “nel caso specifico dell’Expo la
soluzione più percorribile sarà quella di far sistema, con particolare
riferimento alle strategie della Regione, per poi sviluppare una nostra linea
di promozione legata alle tradizioni che ci legano al Comune meneghino, con il
coinvolgimento delle associazioni del territorio, quelle vere però, che si
occupano di storia, tradizioni e promozione turistica.”, siamo sicuri che anche
questa volta quelle associazioni cui il Sindaco si riferisce, che operano da
quarant’anni sul territorio, che sono beneficiarie di sovvenzioni e di denaro
pubblico, che spesso hanno ruoli ambigui e che si districano con destrezza e
disinvoltura tra i salotti politici e le segreterie di partito, faranno anche
questa volta la loro parte, visto i risultati prodotti in tanti anni di loro
“certa e sicura” esistenza in vita. Noi siamo un’altra cosa e questo sia
chiaro, anche al Sindaco di Trani. Lo sa, sig. Sindaco cosa invece pensiamo
noi?
Noi pensiamo che aspettare i tempi della Regione in
piena campagna elettorale; di quella stessa Regione con cui il comune di Trani
è in perenne conflitto per tutti i danni procurati alla nostra comunità che non
può neanche più veder nascere cittadini tranesi in un ospedale che era il fiore
all’occhiello della Puglia e che sulla questione ambientale ha accusato
ripetutamente la città ed i cittadini tranesi, possa rappresentare un handicap.
Ma il Sindaco di Trani sempre critico con quella Istituzione, con la Regione Puglia
dove vuole andare? No, la soluzione è ben altra e quel sistema bisogna crearlo
con realtà omogenee ma diversificando un’offerta globale con tutti i comuni
della Provincia in un territorio straordinariamente ricco di opportunità mai
sfruttate a causa dei conflitti personali tra bande e tra singoli soggetti
perennemente in lotta per occupare le comode postazioni istituzionali, in
cambio di accordi e mediazioni che spesso vedono proprio i cittadini soccombere,
privati della sovranità popolare, del voto e forse anche del libero pensiero.
No, Non ci stiamo e vogliamo continuare ad esistere.
Expo 2015 è ben altra cosa. Expo deve vedere Trani
insieme ai comuni della Bat fare sistema e creare un Piano “Acchiappaturisti”. A
Milano bisogna andarci non per un’altra comoda e collettiva gita come accade
per la BIT ma per “acchiappare” i turisti russi, indiani, americani,
giapponesi, cinesi, e convincerli ad investire nel nostro territorio, portandoli
qui. Ma questo chi lo deve fare? I villegianti? I loro accompagnatori?
All’Expo bisogna portare le offerte mirate
coinvolgendo gli operatori del settore dell’accoglienza e della ristorazione
del nostro territorio, per la rassegna mondiale che tratterà di cibo e di
alimentazione. Il Comune di Trani quindi si attivi per un Piano di Marketing
capace di mappare le eccellenze del territorio e di proporle. Come pensa di
trovare i modi più efficaci e innovativi per promuoverle, anche tramite la
predisposizione di una serie di itinerari per turisti e semplici visitatori? Come
si fa a superare il turismo di piazzetta e puntare, invece, ad un livello
superiore di attrattività? Si mettano sul piatto dell’offerta territoriale le
risorse naturali, le attività produttive, le ricchezze culturali e
architettoniche che possediamo in abbondanza, passando dalle aree di interesse storico
e le manifestazioni che si tengono ogni anno in città. Servizi al turismo,
prodotti tipici ed enogastronomia siano valore aggiunto e lo siano proprio per
Trani, pensando ad un Piano di Promozione che non sia il solito proposto dalla
Regione Puglia che ha sempre puntato a valorizzare le risorse del Salento senza
quasi mai fare riferimento al nostro territorio. Quel progetto Made in Trani
come pensiamo quindi di costruirlo? Con chi? Con quali associazioni? Con
quelle? Con le lettere? Con i viaggetti?
Expo 2015 si ponga quindi l’obiettivo di dare vita ad
un sistema integrato di turismo, cultura, ambiente, tradizioni ed economia del
territorio attraverso un percorso di collaborazione con le imprese, che
permetta di mettere in rete albergatori, ristoratori e commercianti al fine di
costruire un paniere di prodotti e di servizi coerente e riconoscibile tramite un
marchio che farà da attrazione. Il beneficio sarebbe anche per il piccolo
commercio tanto in crisi e soprattutto per creare posti di lavoro di qualità
per noi giovani.
Expo 2015 non è a Milano ma deve essere qui a Trani
con iniziative ben strutturate che coinvolgano veramente tutti e non i soliti
noti dando un ruolo fondamentale alle Agenzie di Viaggi e ai Tour Operators
perché sono loro il veicolo più importante di comunicazione e di promozione dei
pacchetti che dobbiamo predisporre basandoci sul meglio del nostro territorio.
Expo 2015 sia un’opportunità per iniziare a ragionare
di turismo in un’ottica nuova e più ampia.
Questo
vogliamo noi, poveri cittadini virtuali in una comunità che non vuole cambiare.
Il Responsabile
Nicola LOSCIALE
Nessun commento:
Posta un commento