Intervento del segretario generale della
Flc Cgil Bat, Francesco Dambra, sul piano di dimensionamento scolastico.
La creazione del nuovo istituto
comprensivo “D’Azeglio – De Nittis” e l’aggregazione della scuola secondaria di
1° grado “Manzoni” alla scuola secondaria di 1° grado “Baldacchini” non erano
assolutamente contemplati nel Piano di dimensionamento scolastico approvato
dalla Giunta Comunale con delibere n.268 del 05/12/2014 e n.1 del 14/01/2015.
Suona, perciò, strano il riferimento della Giunta della Regione Puglia nel
provvedimento di approvazione del Piano
regionale alla delibera del Comune di Barletta, dal momento che non c’è alcuna
corrispondenza tra la decisione regionale e le proposte di riorganizzazione
della rete scolastica previste dalla già citata delibera di Giunta comunale n.1
del 14/01/2015. Non si capisce, perciò, che fine abbia fatto il rispetto delle
scelte degli enti locali, la valorizzazione della partecipazione al processo
decisionale delle comunità scolastiche e delle organizzazioni sindacali,
criteri previsti dalle linee guida della Regione Puglia ed ai quali l’assessore
regionale al diritto allo studio, Alba Sasso, ha dichiarato continuamente
d’ispirare la condotta amministrativa. Si paga così, a duro prezzo, la
decisione di non voler rimettere in discussione l’assetto degli istituti
comprensivi “Mennea” e “Musti – Dimiccoli”, scelta assurda ed assolutamente
negativa compiuta dal Comune di Barletta negli anni scorsi, e che oggi
costituirebbe la condizione necessaria per ripensare un sistema scolastico che
abbia stabilità nel tempo. Questo renderebbe possibile non cancellare in tempi
rapidi nel territorio comunale la presenza in condizioni di autonomia delle
scuole secondarie di 1° grado “Moro” e “Baldacchini” dopo aver determinato lo
svuotamento progressivo della “Manzoni”, a causa della mancanza di una visione
amministrativa lungimirante che avrebbe dovuto realizzare negli anni scorsi
l’unica scelta razionale: l’unificazione tra la scuola secondaria di 1° grado
“Moro” e la scuola secondaria di 1° grado “Dimiccoli”. Invece, per le scelte
che si sono compiute a livello comunale e per le decisioni assunte a livello regionale, sarà
progressivamente a rischio nella città la presenza autonoma del segmento della
scuola secondaria di 1° grado. Il Comune di Barletta, nel corso di un processo
di coinvolgimento lungo ed inconcludente, ha assunto una condotta assolutamente
fumosa e priva di alcuna credibilità, fatta di continue oscillazioni e di
negativi condizionamenti di carattere bassamente elettoralistico. È
sconfortante il fatto che la volontà della quasi totalità del mondo scolastico
appartenente al ciclo dell’istruzione primaria e secondaria di primo grado non
abbia contato assolutamente nulla per l’assessorato al diritto allo studio
della Regione Puglia. E’ desolante dover rilevare che ad Andria, nel recente
passato, la Giunta
regionale abbia condiviso la scelta di
rivedere decisioni sbagliate, riferite alla creazione di alcuni istituti
comprensivi, mentre per Barletta non sia stato possibile rimettere in
discussione l’esistenza di due istituti comprensivi creati a carattere
sperimentale in maniera maldestra e con
enorme superficialità dall’Amministrazione comunale di qualche anno fa con una
delibera di Giunta, che successivamente è stata revocata dal Commissario prefettizio.
Dobbiamo prendere amaramente atto che
tanto la Giunta
regionale, quanto l’Amministrazione comunale hanno perso credibilità nei
confronti della stragrande maggioranza del mondo scolastico e delle
organizzazioni sindacali, dal momento che le scelte faticosamente condivise con
orientamento quasi unanime, dopo un lungo percorso, hanno finito per non
trovare alcuna pratica e coerente attuazione. La Flc Cgil Bat chiede al
sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, di intervenire immediatamente presso la
Regione Puglia , assessorato al diritto allo studio,
perché a fronte della scelta compiuta in sede di approvazione del piano di
dimensionamento scolastico di non procedere all’accoglimento delle indicazioni
contenute nella delibera comunale n.1 del 14/01/2015, riveda le scelte compiute
in autonomia e apertamente discordanti con
il piano comunale, ripristini
l’assetto scolastico attualmente esistente al fine di scongiurare che le nuove
e parziali soluzioni d’emergenza sconvolgano in modo irreversibile la
configurazione territoriale del sistema scolastico afferente al ciclo
d’istruzione di primo grado, rendendo velleitario nel prossimo anno ogni
progetto di rivisitazione strutturale della rete scolastica cittadina che
assicuri in modo certo e definitivo un carattere di stabilità pluriennale
all’offerta formativa rivolta agli alunni della scuola dell’obbligo.
Francesco Dambra
Segretario generale Flc Cgil Bat
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