Ancora un blitz della Polizia di Stato a Canosa di Puglia, dove sono stati eseguiti dei controlli mirati al contrasto della prostituzione, unitamente a personale dell’Arma dei Carabinieri e Polizia Municipale.
Nel corso del controllo sono state identificate otto cittadine rumene accusate di essere dedite all’attività di meretricio. Le donne sono state accompagnate presso gli uffici di polizia per i rilievi foto dattiloscopici al fine di accertarne l’identità e la regolarità sul territorio nazionale. Gli accertamenti esperiti avrebbero consentito di verificare che tutte le cittadine rumene dimoravano nel territorio canosino da oltre tre mesi, senza regolarizzare la loro posizione come previsto dalla legge. L’Ufficio Immigrazione sta quindi curando le procedure relative per il successivo allontanamento dal territorio.
Nel contesto investigativo si accertava che le donne avevano preso in locazione alcune abitazioni senza la prescritta registrazione del contratto di locazione, ed anche il proprietario dei locali aveva omesso di denunciare all’autorità competente la comunicazione di cessione di immobili.
A seguito degli accertamenti eseguiti, la Polizia di Stato ha denunciato a piede libero l’uomo per il reato di favoreggiamento della prostituzione e furto di energia elettrica: come accertato dal personale dell’Enel intervenuto su richiesta della polizia, i locali affittati avevano degli allacci abusivi alla rete elettrica.
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