Lunedì 25 maggio, alle ore 11.00, presso la Sala Giunta a Palazzo di Città, si terrà una conferenza stampa sui“Tirocini formativi per disabili psichici”. Interverranno, tra gli altri, il Sindaco di Andria, l’Ass. alle Politiche Sociali, il Direttore Generale Asl Bat e il Dirigente del Dipartimento Salute Mentale.
Coltivare attiva-mente rappresenta la nuova scommessa che il Centro di Salute Mentale di Andria Asl Bat e l’Assessorato alle Politiche Sociali di Andria lanciano per nove giovani utenti del servizio psichiatrico, in rete con la Diocesi di Andria, la Cooperativa Sociale “Questa Città” e la Cooperativa Sociale di tipo B “Campo dei Miracoli”.
L’osservazione di partenza è che un’ampia fascia di utenti dei servizi psichiatrici territoriali presenta congiuntamente gravità clinica, disabilità e marginalità. Queste caratteristiche producono bassa qualità della vita, incidono sull’efficacia dei trattamenti e procurano recidività. La questione della salute mentale, pertanto, diventa anche etica e sociale nella convinzione che larga parte dei disturbi siano risolvibili adeguando le politiche sociali e sanitarie a tale prospettiva.
Coltivare attiva-mente ci stimola a discutere tutti insieme in “modo complessivo” recuperando ciò che riguarda la cultura psichiatrica nel senso più vasto del termine come cultura del disagio umano, di crisi dell’esistenza, di ricerca di prospettiva e sottolineandone la sua ricaduta etica e civile nel nostro contesto sociale.
Aver creato un’ identificazione fra malattia e alterazione biochimica e funzionale del cervello, se da una parte ha garantito alle persone con disturbi mentali un posto in ambito medico e pari dignità con qualsiasi altro malato, dall’altra ha appiattito la loro condizione e con essa quella dell’operatore psichiatrico. Dare per scontate cause e terapie è indiscutibilmente una delle cose che, più di altre, impedisce la riflessione; omogeneizza in modo esclusivamente “tecnico” la relazione e non permette di tenere conto della coscienza del paziente e della sua consapevolezza con cui vive la patologia; svuota il significato esistenziale di quanto accade attribuendo alla sofferenza solo uno spazio negativo, escludendone le possibilità di espressione di un mondo e di una possibilità nella ricerca di sé nell’ambito del percorso esistenziale proprio degli esseri umani.
Con Coltivare attiva-mente a nove utenti psichiatrici sarà consentita la partecipazione a questo progetto di tirocini formativi della durata di sei mesi, con indennità mensile per ognuno. Ciò prevede la coltivazione di un fondo annesso alla Masseria Grande San Vittore del Comune di Andria, messo a disposizione gratuitamente dalla Diocesi di Andria e con la supervisione di operatori esperti delle due cooperative coinvolte sarà creato un orto o meglio un orto…attiva-mente dove ognuno potrà scoprire o riscoprirsi nonostante la sofferenza, come risorsa. Il progetto dei tirocini formativi si configura come un’altra tappa importante di un programma più articolato “Oltre il muro…liberi dal pregiudizio”, che da circa due anni ha promosso la costituzione di una rete attiva tra il CSM di Andria, gli Assessorati alle Politiche sociali e alla Cultura del comune di Andria, la Diocesi di Andria, con l’obiettivo di promuovere percorsi di cura non solo delle malattie ma delle persone, nella loro interezza storica, sociale, familiare e culturale. Il terreno del progetto Coltivare attiva-mente avrà un compito speciale, ossia quello di rappresentare il terreno dell’incontro di altre realtà periferiche, come quella degli ex detenuti che sono impegnati nel progetto “Senza sbarre” presso la Masseria San Vittore. Questo non è stato un caso, ma una scelta quella di trovare il coraggio di osare tutti insieme, integrandoci e collaborando per creare uno spazio nuovo dove c’è posto per tutti e l’impegno futuro per un grande sogno: le periferie che fanno “centro”.
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