Il sindaco di Canosa, Ernesto La Salvia, interviene in seguito al furto, avvenuto ieri sera, dell’attrezzatura dell’impianto audio e luci della manifestazione “Il Presepe vivente” di Canosa , nel corso del quale sono stati sottratti diffusori, mixer e perfino cavi elettrici del valore di circa 10mila euro. Si tratta di tutto il materiale, fornito da una ditta, per la realizzazione degli effetti speciali che illuminano le grotte di Costantinopoli, dove, per il dodicesimo anno consecutivo, si svolge la rappresentazione della natività.
“E ci risiamo – dichiara il primo cittadino-: ogni tanto bisogna rimettere i piedi per terra e prendere atto che il cambiamento è solo un’ambizione. Mi riferisco alla notizia del furto della notte scorsa al “Presepe vivente”. Certo i ladri non hanno mai guardato in faccia a nessuno: si rubano elettromedicali negli ospedali, opere d’arte dai musei, dalle chiese, reperti dalle nostre tombe, e qualcuno poteva pensare che non si andasse a rubare il possibile in una manifestazione come il “Presepe vivente”? Beh: lo speravamo.
Un evento come questo, entrato nel dna dei canosini grazie alla generosità di tanti (oltre che dell’intera cittadinanza che ha contribuito attraverso il Comune di Canosa con 3.400€!) e che fa da forte richiamo turistico, che genera interesse anche per le altre ricchezze archeologiche, che crea indotto per i nostri ristoratori, e tanto altro ancora. Speravamo fosse lasciato fuori dagli interessi dei soliti ignoti! O forse ci eravamo affidati non solo ai guardiani o alle stanze allarmate sul posto, ma a quello che veniva lì rappresentato: la nativitá di Nostro Signore. Evento per il quale una madre decideva di offrire come comparsa il figlioletto neonato, per onorare il ruolo richiestole. Ma non è stato così.
Solo per ragioni di cronaca, agli organizzatori, ai figuranti, non è stato rubato nulla: il furto è stato subito dalla ditta che fornisce il service audio e luci: sono spariti, infatti, il mixer, gli altoparlanti e i cavi elettrici. Comunque il senso di questo atto non cambia.
Si può rubare dappertutto, a chiunque, qualunque cosa! Non si può rubare, invece, la determinazione a non farsi scoraggiare da qualche cialtrone che mai imporrà la sua maniera di vivere, meschina e grezza, a tutti. Se mi chiedessero cosa ci ha portato la Befana quest’anno, risponderei: la consapevolezza che molta strada deve essere ancora fatta nella costruzione di una identità di Popolo; molto coraggio deve essere profuso nel distinguere chi ha veramente bisogno da chi è abituato a vivere chiedendo;molto rancore deve essere riservato a chi ruba a tutti non solo oggetti, ma anche il decoro della gente alla quale appartiene”.
Anche oggi, 6 gennaio, così come previsto prima del furto, i circa 150 volontari, dalle 17 alle 21, metteranno in scena il “Presepe vivente”.
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