“La notizia dell’indagine che ha coinvolto il sindaco ed alcuni assessori, per la nota questione dell’affidamento dell’organizzazione della Disfida 2015, non è per noi un fulmine a ciel sereno. E’ la diretta conseguenza dell’esposto presentato dal Movimento 5 stelle a firma del parlamentare Giuseppe D’ambrosio e della consigliera regionale Grazia Di Bari, per chiedere alla magistratura di fare chiarezza sulla vicenda”. Oltre a questo caso, il gruppo Attivisti 5 Stelle commenta in generale la bufera giudiziaria che nelle ultime due settimane si è abbattuta su Palazzo di Città.
“Magistratura che ultimamente ha accertato la presenza di rifiuti pericolosi nel suolo sottostante l’orto botanico, posto sotto sequestro a seguito di un’inchiesta che coinvolge anche dipendenti comunali. L’eterna opera incompiuta, simbolo di una politica inconcludente che si protrae da almeno un decennio, fa il paio con il sequestro del cantiere dei lavori per arginare l’erosione costiera, con annessa perdita dei finanziamenti regionali previsti. Lavori per cui il Sindaco, l’assessore Pelle e il consigliere comunale e regionale Caracciolo, enfatizzarono l’avvio, a colpi di comunicati stampa. Una città la nostra, martoriata dalle continue emergenze ambientali, con l’ultimo inquietante episodio del canale H, che ha palesato un’evidente moria di pesci.
E mentre gli organi inquirenti indagano anche sul presunto disastro ambientale ad opera della Cementeria, il Sindaco nomina un assessore con uno stretto legame di parentela con uno dei dirigenti del gruppo Buzzi Unicem. Una scelta politicamente inopportuna che si somma al derelitto codice etico sbandierato in campagna elettorale ormai del tutto disatteso dopo aver accolto chiunque in maggioranza. Maggioranza che è cambiata notevolmente dall’inizio del mandato, rompendo definitivamente il patto stretto coi cittadini.
Il fallimento politico del sindaco e di tutti coloro che l’hanno sostenuto è drammatico. Ognuno per proprio conto ha mancato nel compito di indirizzo e controllo che spetta alla politica e siamo ormai ad un punto di non ritorno. Serve un reset. Il sindaco Cascella e tutta la maggioranza, se non l’intero consiglio comunale, non hanno ormai nessuna credibilità agli occhi della città.
Al sindaco, non possiamo far altro che ribadire con grande amarezza le seguenti parole: faccia un favore alla città che dice di amare e con coraggio ed umiltà, si dimetta”.
Nessun commento:
Posta un commento