In seguito allo sbarco di migranti nel brindisino, il Ministero ha destinato alla Prefettura di Barletta- Andria-Trani 120 persone chiedendo che vengano accolte dai Comuni della provincia.
“Alla luce di quanti già allocati negli altri comuni, la Prefettura ha individuato 40 migranti da allocare nel Palazzetto dello Sport di Canosa -spiega Elia Marro, assessore allo Sport del Comune di Canosa -, una soluzione che avrebbe presentato numerose criticità per gli ospitati e per le attività sportive svolte nella struttura. Allertati in extremis dal Prefetto, sabato 11 giugno, abbiamo immediatamente provveduto, con il sindaco, con il Dirigente dell’Ufficio Tecnico e la società Futsal Canosa, a fare in modo che non fossero destinati a questa struttura. Chi giunge nel nostro territorio, infatti, ha diritto a una sistemazione consona, che soddisfi i bisogni primari di chi andiamo ad accogliere. Il Palazzetto dello Sport di Canosa purtroppo non risponde alle caratteristiche minime di vivibilità, soprattutto in vista del grande caldo in arrivo – sottolinea l’assessore Marro -. A questo si aggiunge l’improrogabilità di alcuni impegni sportivi all’interno del Palazzetto. Abbiamo infatti appreso, pochi giorni fa, dell’iscrizione della nostra squadra di calcio a 5, la Futsal Canosa, nel campionato nazionale di serie B; ne consegue che a luglio i ragazzi cominceranno gli allenamenti di preparazione all’interno del Palazzetto dello Sport.
Così abbiamo provveduto a cercare una soluzione che non penalizzasse né la società, né coloro che il nostro Comune non avrebbe mai potuto ospitare in condizioni così precarie. In accordo con tutte le autorità competenti, i migranti sono stati provvisoriamente accolti da un equipe specializzata e multilingue a Trani, all’interno della struttura “Figlie della Carità” in via Mario Pagano 46. L’accoglienza deve sempre rispettare la dignità dell’accolto: quindi è nostro compito offrire in ogni caso una sistemazione decorosa e rispettabile. A tal proposito, si stanno cercando altre soluzioni per accogliere, su richiesta del Prefetto, i migranti destinati alla nostra provincia nelle prossime settimane”.
“Accogliere è un dovere oltre che un obbligo – ha concluso il sindaco Ernesto La Salvia -.Cerchiamo sempre di ricordare che abbiamo a che fare con persone con bisogni e storie di violenza subita che non ci tolgono nulla, anzi ci danno la possibilità di costruire un mondo migliore, più “umano” per tutti”.
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