Andare oltre l’accoglienza per favorire integrazione e soprattutto offrire momenti di formazione. Questa l’eccezione con cui dal primo settembre 2016 opera il CAS “Borgo Saraceno” di Spinazzola gestito dalla Società Cooperativa Sociale Senis Hospes, direttore Raffaele Navarra, responsabile per il territorio Donato Lopez a cui la Prefettura Barletta-Andria-Trani ha affidato sessanta cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale provenienti dal Mali, Nigeria, Bangladesh, Costa D’Avorio, Senegal, Guina, Togo, Gambia.
Ultima iniziativa in ordine di tempo un corso di agricoltura che si avvale della collaborazione dell’Osservatorio Migranti Basilicata, coordinatore e docente Gervaso Ungolo.
Il percorso di formazione a cui partecipano 33 beneficiari è suddiviso in 15 lezioni. Le prime dieci lezioni sono destinate alla conoscenza delle principali piante agrarie e le tecniche di coltivazione, le macchine agricole e le attività zootecniche. Mentre le ultime cinque, in contrasto ad ogni forma di sfruttamento e del caporalato piaga che coinvolge i cittadini stranieri come anche i braccianti italiani, interessano il diritto del lavoro, il mercato del lavoro in agricoltura, il collocamento.
Tre le uscite in cui sono previste visite alle aziende agricole e pratica di alcune operazioni tecniche.
La prima lezione di attività sul campo si è svolta in un vigneto ed i ragazzi (età media tra i 18 e 29 anni) hanno potuto esercitarsi nelle competenze apprese sulla potatura, innesto e preparazione del terreno. A caratterizzare questi momenti la serenità, la partecipazione attiva e sete del sapere.
Lo scopo di ogni attività avviata nel CAS “Borgo Saraceno” -sottolinea Cosimo Forina coordinatore progetti del Centro di accoglienza- è quello di far vivere in modo costruttivo la lunga attesa legata alle istanze presentate presso la Commissione Territoriale che dovrà esprimersi per l’ottenimento o meno del permesso di soggiorno dei cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale.
Offrire opportunità formative a questi ragazzi che sono una vera risorsa, non è solo utile alla loro eventuale permanenza in Italia o in Europa. Il nuovo bagaglio di esperienze e conoscenze offerto potrà trovare utilità anche qualora dovessero decidere di far ritorno nei loro paesi d’origine.
Al fine di attivare un lavoro di rete con le realtà della città e del territorio il CAS “Borgo Saraceno” ha chiesto di incontrare per redigere eventuali convenzioni di collaborazione: il Comune di Spinazzola, l’Ente Parco Nazionale dell’Alta Murgia, la Condiretti e la Confartigianato interlocutori essenziali per futuri percorsi di integrazione. Già attiva la cooperazione con l’Associazione Coloriamo Insieme, l’associazione A.S.D. Sport Spinazzola, la struttura “Villa Saraceno”, Gruppo Passione Vivente di Spinazzola.
Prossimi appuntamenti con il corso di agricoltura il 27 e 29 marzo con la lezione teorica e pratica sull’ulivo, simbolo di una terra generosa e di accoglienza quale è la Puglia.
Cosimo Forina
Resp. Comunicazione
Nessun commento:
Posta un commento