Si terrà nei giorni 5, 6 e 7 maggio, nella città di Andria, in Puglia, il primo festival italiano sulla disperazione. Sostanzialmente un festival di letteratura, dedicato a uno dei sentimenti più letterari di tutti: la disperazione, appunto.
Ispirato a una suggestione dello scrittore Paolo Nori, contenuta nel ventottesimo capitolo del libro “Manuale di giornalismo disinformato”, la prima edizione della manifestazione vedrà la direzione artistica affidata allo stesso Nori, coadiuvato da Armando Bonaiuto, già direttore artistico del Festival della Spiritualità di Torino.
Un festival lungo 3 giorni, per un totale di 14 eventi previsti. Incontri con gli autori, letture, mostre, workshop, esibizioni musicali, guideranno il pubblico fra gli innumerevoli e affascinanti volti della disperazione, con un approccio alle volte serissimo, altre volte ironico.
Assolutamente non un inno alla disperazione dunque, piuttosto un viaggio di esplorazione culturale all’interno di una delle tonalità emotive predominanti della nostra epoca. Non disperazione come rinuncia o appiattimento, piuttosto disperazione come molla.
“La speranza non è che un ciarlatano che non smette di imbrogliarci” scrisse una volta Samuel Beckett, “io ho cominciato a star bene solo quando l’ho persa. Metterei volentieri sulla porta del paradiso il verso che Dante ha messo su quella dell’inferno: lasciate ogni speranza o voi che entrate”. Questo il punto di partenza del Festival della Disperazione. Questo, anche, il suo punto di arrivo.
Gli incontri principali vedranno protagonisti: Gianpaolo Ormezzano, Andrea Moro, Patrizia Valduga, Matteo Caccia, Francesco Piccolo, Gabriella Caramore, Carlo Lucarelli. Poi le mostre fotografiche “In Exstremis” di Sandro Giordano e “We Animals” di Jo-Anne Mc Arthur. Ancora, il “Coro dei Malcontenti”. Infine, il “Corso di rassegnazione. Come lasciare i propri sogni nel cassetto”.
Birra ufficiale del festival sarà la “Disperatissima. La birra per veri disperati”. Prodotta e commercializzata grazie alla collaborazione con Hops Beershop al fine di finanziare il festival, la Disperatissima è la birra “dal giusto equilibrio olfattivo che illude che tutto andrà bene”. Su ogni bottiglia una diversa citazione di un grande autore riguardante la disperazione, come per i Baci Perugina, ma per gente disillusa.
Pensato, organizzato e prodotto dal Circolo dei Lettori di Andria, il Festival della Disperazione non si avvale di fondi pubblici, piuttosto del contributo di privati che hanno creduto nell’idea. Questi sono: Fondazione Porta Sant’Andrea, Hops Beershop, Farmacia Del Monaco, Migliorino Design, Strasbranger, Borgomurgia, Evò, Click Global Serveces, Musiké, Global Call. La biglietteria è aperta tutti i giorni dalle 19:00 alle 21:00 in via D’Excelsis 22 ad Andria.
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