SIAMO STANCHI DI FARE GLI SPAZZINI. NOI SIAMO AGRICOLTORI.
Mentre sui media si continua a discutere di contaminazione di
terreni e falda a causa delle discariche disseminate sul territorio
forse in pochi, ma per fortuna qualcuno continua a farlo e le tante
trasmissioni dedicate dal dott. Michele Cucuzza su Telenorba ne sono
la dimostrazione, si occupa dello spargimento di rifiuti solidi
urbani, organici ma anche speciali e pericolosi nelle nostre
campagne. Il fenomeno è in crescendo e pare che neppure le
cosiddette fototrappole stiano funzionando altrimenti qualche
sedicente “Ambientalista” si asterrebbe dal continuare a dire che
sono state elevate 50 multe, ripetendo lo stesso dato da mesi quando,
vista la situazione, di multe dovrebbero esserne state elevate
perlomeno cinquantamila.
A tal proposito è intervenuto il Coordinatore cittadino del C.L.A.A. (Comitato Liberi Agricoltori Andriesi), signor Nicola Giuseppe Losito, il quale ha dichiarato: “noi siamo agricoltori e la faccia non siamo abituati a nasconderla sotto la terra perché lì ci piantiamo ben altro. Per questo siamo a rilanciare l’allarme che è anche e soprattutto di natura sanitaria, igienico ambientale oltre che estetica. Certo noi siamo i primi a subire questa aggressione e la violenza di vedere contaminati dai rifiuti i nostri terreni. Non siamo e non vogliamo fare gli spazzini anche se di fatto siamo costretti a farlo quando il servizio pubblico ci impiega anche moltissimo tempo per asportare quelle montagne di rifiuti. I siti web ufficiali e le cronache quotidiane sono stracolme di immagini uguali se non peggio a quelle che noi alleghiamo alla presente denuncia pubblica quindi cosa si sta ancora aspettando? Perché non si riesce a risolvere un problema così semplice? Addirittura l’ultima volta che ho ascoltato la trasmissione “Buon Pomeriggio” il rappresentante dell’Amministrazione comunale ha anche detto che si sono rubate addirittura le stesse telecamere da poco installate e costate ben quindicimila euro. Ma stiamo scherzano? Da chi i cittadini andriesi devono sentirsi tutelati? Le contrade cittadine, anche a pochissimi metri dall’abitato, sono invase dai rifiuti. Gli amministratori comunali vedono o tengono gli occhi chiusi o peggio ignorano? Se non sono in grado di risolvere un problema così semplice allora ne prendano atto ma lo dicano e la smettano di riversare in toto le responsabilità sui cittadini incivili perché compito di un amministratore pubblico è innanzitutto educare i cittadini e ad Andria neppure in questo sono capaci, viste le condizioni e le conseguenze. Se è vero che solo il 60% o poco più dei cittadini effettua la raccolta differenziata dobbiamo chiederci: che fine fa quel restante quaranta per cento di rifiuti non conferiti mediante il servizio di raccolta differenziata? Dove vanno a finire oltre che nelle nostre strade e campagne? Queste sono le domande a cui dare risposte. Non vorremmo che i nostri figli, figli di noi agricoltori e braccianti, un giorno sollevando lembi di terra un tempo profumata si trovino a dover maneggiare rifiuti tombati. No, non è fantascienza ma drammatica e crudele realtà che in tanti non vogliono vedere. I casi di malattie, di allergie, di cancro e di tumori in aumento? Pensate che non abbiano nulla a che fare con tutto questo? Noi non ne siamo convinti ed è per questo che chiunque legga questo comunicato non deve girarsi dall’altra parte, chiunque egli sia e dovunque si trovi, in campagna, in montagna o anche di fronte al mare.” – ha concluso il signor Losito.
A tal proposito è intervenuto il Coordinatore cittadino del C.L.A.A. (Comitato Liberi Agricoltori Andriesi), signor Nicola Giuseppe Losito, il quale ha dichiarato: “noi siamo agricoltori e la faccia non siamo abituati a nasconderla sotto la terra perché lì ci piantiamo ben altro. Per questo siamo a rilanciare l’allarme che è anche e soprattutto di natura sanitaria, igienico ambientale oltre che estetica. Certo noi siamo i primi a subire questa aggressione e la violenza di vedere contaminati dai rifiuti i nostri terreni. Non siamo e non vogliamo fare gli spazzini anche se di fatto siamo costretti a farlo quando il servizio pubblico ci impiega anche moltissimo tempo per asportare quelle montagne di rifiuti. I siti web ufficiali e le cronache quotidiane sono stracolme di immagini uguali se non peggio a quelle che noi alleghiamo alla presente denuncia pubblica quindi cosa si sta ancora aspettando? Perché non si riesce a risolvere un problema così semplice? Addirittura l’ultima volta che ho ascoltato la trasmissione “Buon Pomeriggio” il rappresentante dell’Amministrazione comunale ha anche detto che si sono rubate addirittura le stesse telecamere da poco installate e costate ben quindicimila euro. Ma stiamo scherzano? Da chi i cittadini andriesi devono sentirsi tutelati? Le contrade cittadine, anche a pochissimi metri dall’abitato, sono invase dai rifiuti. Gli amministratori comunali vedono o tengono gli occhi chiusi o peggio ignorano? Se non sono in grado di risolvere un problema così semplice allora ne prendano atto ma lo dicano e la smettano di riversare in toto le responsabilità sui cittadini incivili perché compito di un amministratore pubblico è innanzitutto educare i cittadini e ad Andria neppure in questo sono capaci, viste le condizioni e le conseguenze. Se è vero che solo il 60% o poco più dei cittadini effettua la raccolta differenziata dobbiamo chiederci: che fine fa quel restante quaranta per cento di rifiuti non conferiti mediante il servizio di raccolta differenziata? Dove vanno a finire oltre che nelle nostre strade e campagne? Queste sono le domande a cui dare risposte. Non vorremmo che i nostri figli, figli di noi agricoltori e braccianti, un giorno sollevando lembi di terra un tempo profumata si trovino a dover maneggiare rifiuti tombati. No, non è fantascienza ma drammatica e crudele realtà che in tanti non vogliono vedere. I casi di malattie, di allergie, di cancro e di tumori in aumento? Pensate che non abbiano nulla a che fare con tutto questo? Noi non ne siamo convinti ed è per questo che chiunque legga questo comunicato non deve girarsi dall’altra parte, chiunque egli sia e dovunque si trovi, in campagna, in montagna o anche di fronte al mare.” – ha concluso il signor Losito.
Coordinamento
Cittadino C.L.A.A.
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