Riscontriamo l’intervento del consigliere comunale biscegliese, Gianni Casella, il quale, in riferimento alla nostra denuncia pubblica della reiterata e spiacevole situazione venutasi a determinare il martedì nell’area mercatale in via Seminario, a Bisceglie, esprime il suo “rammarico”, “vero rammarico” della querelle con i residenti, dopo tale nostra denuncia.
Premesso che non esiste nessuna querelle con i residenti di via Seminario, se non il semplice invito al rispetto reciproco e al corretto conferimento dei rifiuti solidi urbani, nelle ore indicate dal regolamento comunale e con le modalità dal medesimo determinate, compreso l’obbligo di tenere i cassonetti, le decine di cassonetti, all’interno delle proprietà private e non già per strada occupando i marciapiedi, impedendo non solo il regolare svolgimento dell’attività mercatale ma costituendo altresì intralcio al pubblico passaggio non essendo stata prevista un’area dedicata eventualmente a tale posizionamento per strada, accogliamo con favore l’invito del consigliere e proprio perché egli lancia l’appello affinché ognuno faccia la propria parte siamo noi ad invitare a fare questo quindi siamo certi che il nostro “preavviso”, formulato in via preventiva in funzione dei buoni rapporti intrattenuti anche con l’Amministrazione comunale di Bisceglie, condividendone il nuovo percorso di rottura della sottocultura dei “figli e figliastri”, ancora persistente e vigente ma ormai morente nella città marinara della Bat, siamo certi che già martedì prossimo quei cassonetti sporchi, stracolmi di rifiuti, puzzolenti ed impropriamente posizionati non ci saranno più o saranno in altro luogo protetto ed idoneo. Questo eviterà ulteriori conseguenze che chi ci conosce, sapendo, ben sapendo che non abbiamo alcun debito di riconoscenza né di riverenza verso alcuno, anche nel comune di Bisceglie, non avendo mai usufruito di benefits di appartenenza o peggio di vicinanza, non esiteremmo ad assumere in modo deciso ed irreversibile.
Siamo certi che anche questa volta non ci sarà bisogno di arrivare a tanto perché qualcuno capirà ed interverrà, subito.
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Savino Montaruli
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