Stato d’agitazione e sit-in
davanti al Comune di Trani
Un cambio di appalto senza il rispetto della
clausola solidale di salvaguardia per i lavoratori, ovvero la nuova società che
si aggiudica la gestione del servizio non assorbe anche il personale che si
occupava dello stesso. Accade a Trani ed è la vicenda che riguarda le sette
guardie giurate di Sicuritalia che si occupavano di vigilanza armata ai siti
Amiu e che da tre mesi sono lasciate a casa. Dopo il cambio di appalto,
infatti, il servizio ora viene garantito da Vegapol senza che però le sette
unità siano state assorbite dal nuovo gestore e senza che questi lavoratori
abbiano risposta alcuna rispetto al loro futuro occupazionale.
“Abbiamo scritto ad Amiu ma non abbiamo mai
ricevuto risposta. Non solo, la Sicuritalia ha avviato le procedure per il
trasferimento di questi lavoratori in altre sedi, Brindisi oppure in alcune
città del Lazio. Dunque, le promesse di assorbimento o le clausole sociali al
momento non sono state rispettate. Per tale ragioni chiediamo al sindaco Amedeo
Bottaro come stanno le cose perché Amiu a noi non risponde”, spiega Tina
Prasti, segretario generale Filcams Cgil Bat.
Per tutte queste ragioni prosegue lo stato
d’agitazione ed il sit-in davanti a Palazzo di città a Trani delle Guardie
giurate che tornano a protestare dopo mesi di incontri e rassicurazioni.
“Abbiamo a cuore il futuro di questi, come di
tutti i lavoratori che rappresentiamo, ci siamo prodigati e siamo in campo
nelle sedi opportune per tutte le azioni legali del caso per il rispetto delle
clausole solidali da parte di Vegapol e contro i trasferimenti fatti da
Sicuritalia in maniera illegittima senza rispettare le giuste procedure. Non
stiamo certo a guardare ma rimaniamo invece in attesa di una convocazione da
parte di Amiu o almeno di capire dal Comune, che ricordiamo è socio unico della
partecipata, cosa si intende fare per questi lavoratori ormai da mesi tenuti
nel limbo. Attendiamo un’urgente risposta da parte di qualcuno”, conclude
Prasti.
Michela Alicino
Ufficio stampa Cgil Bat
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