Ieri abbiamo partecipato al flash-mob sui danni delle trivelle "Non nel nostro mare" promosso dal movimento Notriv e tenutosi a Bari in Largo Giannella sul lungomare Nazario Sauro. Insieme ad altre associazioni e comitati abbiamo urlato 10 volte "boom" e poi ci siamo accasciati a terra con l'intento di simulare i danni che subiscono i pesci e tutto l'ecosistema marino dopo le ricerche di idrocarburi con la tecnica invasiva dell'air-gun. Il flash-mob rientra nell'ambito delle manifestazioni che si sono svolte in modo concomitante anche in Emilia Romagna, Marche, Abruzzo e Molise dopo l'esito sfavorevole dei ricorsi contro le trivelle di alcune Regioni, tra cui la Puglia, al Consiglio di Stato. Obiettivo è dire no ai progetti di prospezione petrolifera con l'air gun approvati dal ministero dell'Ambiente e in via di autorizzazione definitiva da parte del ministero dello Sviluppo economico. La nostra presenza all'evento ci è sembrata doverosa per coerenza con la nostra storica e costante attività in difesa del mare contro le trivelle, passata anche attraverso l'esperienza della campagna referendaria dello scorso 17 aprile 2016.
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