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lunedì 1 giugno 2015

ANDRIA : Maltrattamenti a scuola, la maestra finisce ai domiciliari

Un caso di presunti maltrattamenti a scuola vede protagonista una maestra andriese. Nella giornata di ieri la Polizia di Stato, ad Andria, ha eseguito il provvedimento di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emesso in data 29 maggio 2015 dal G.I.P. del Tribunale di Trani dott.ssa Maria Grazia Caserta, nei confronti di una andriese dell’età di 52 anni, presunta responsabile del reato di maltrattamenti aggravati.
Il provvedimento si è reso necessario in quanto l’indagata, in qualità di insegnante prevalente presso una scuola primaria con sede ad Andria, avrebbe maltrattato i bambini a lei affidati, assumendo condotte violente e vessatorie, consistenti in percosse, minacce, insulti ed umiliazioni.
Una scrupolosa attività di indagine delegata, posta in essere dal personale del locale Commissariato di P.S., ha consentito di monitorare il comportamento dell’indagata durante l’orario scolastico e di verificare che la stessa con abitualità e sistematicità poneva in essere condotte intimidatorie e violente quale trattamento ordinario e quotidiano dei minori, in particolare di coloro che mostravano difficoltà nell’apprendimento o maggiore propensione alla distrazione.
La minaccia di ricorrere alle percosse, quale abituale mezzo di correzione, sarebbe stata continua, quotidiana e veemente. L’arrestata avrebbe percosso gli alunni, sferrando schiaffi sulla testa, sul viso, sulle braccia o sulle spalle, alterando smodatamente il tono della voce o abbassandolo a scopo intimidatorio, lanciando e sbattendo oggetti anche sugli stessi banchi e persino sulla testa (libri, diari) dei bambini.

mercoledì 28 gennaio 2015

TRINITAPOLI : Rientra a casa dopo mesi, picchia la moglie e danneggia i mobili

I Carabinieri della Stazione di Trinitapoli hanno tratto in arresto in flagranza di reato R.M., 40 anni, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.
L’uomo, dopo essersi allontanato volontariamente da casa qualche mese fa, decideva di tornare, ma entrato nell’abitazione avrebbe aggredito la moglie procurandole lesioni con prognosi di 5 giorni. I carabinieri venivano allertati dalla stessa vittima, che riusciva a fare una telefonata al 112 mentre il marito, irrompendo in casa, stava danneggiando tutto il mobilio.
La pattuglia, intervenuta prontamente sul posto, arrestava il 40enne proprio nella flagranza dell’aggressione alla moglie.

domenica 1 dicembre 2013

ANDRIA : Botte e minacce di morte alla ex moglie

Violenza-donneNei giorni scorsi, ad Andria, personale della “Squadra Anticrimine” del locale Commissariato di P.S. ha eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Trani, nei confronti di M.R., cittadino andriese di anni 36, accusato dei reati di “maltrattamenti in famiglia, lesioni personali ed atti persecutori”.

L’uomo, con continui atti vessatori, con minacce anche di morte e percosse che le causavano lesioni fisiche, avrebbe pregiudicato l’integrità fisica e morale della compagna, generando nella malcapitata il timore concreto per la propria vita, tanto da modificare radicalmente le proprie abitudini ed evitare di uscire di casa per il timore d’incontrarlo. Le minacce, le offese e le intimidazioni si sarebbero  ripetute continuamente, anche in presenza di altre persone, che si accompagnavano alla donna e che, unitamente a questa, diventavano oggetto delle minacce di morte.
Quando nel mese di ottobre dello scorso anno la donna decideva di interrompere definitivamente la loro relazione sentimentale, durata circa dodici anni e dalla quale sono nati due figli,  l’ex marito avrebbe intensificato le proprie condotte persecutorie, con regolari appostamenti giornalieri presso l’abitazione dei genitori della stessa, dove si era trasferita con ai figli. Seguivano, quindi, numerosi interventi delle Volanti per liti ed aggressioni, tutte provocate dall’uomo.
Il suddetto provvedimento cautelare è solo l’ultimo di altre cinque esecuzioni di applicazione di misure emesse dal Tribunale di Trani, a seguito della commissione dei cosiddetti “reati di genere”, eseguito da parte di questo Ufficio dall’inizio dell’anno. Solo la denuncia delle donne vittime della violenza di mariti e compagni, seguita da una mirata attività d’indagine compiuta presso i luoghi e le persone abitualmente frequentati dalle stesse, consente di porre un freno ad un fenomeno divenuto di reale allarme sociale. Fondamentale è il supporto psicologico fornito dal personale della “Squadra Anticrimine” del locale Commissariato di P.S., dedito alla trattazione di questa tipologia di reati, alla vittima che, in sede di denuncia, viene opportunamente accolta, protetta ed accompagnata nel percorso. Tale attività fornisce la necessaria sicurezza che, unita alla determinazione delle donne, consente a queste ultime di aprirsi e fidarsi delle istituzioni, al fine di riscattare la propria vita.