LA RICHIESTA DEGLI ESERCENTI E DELLE ASSOCIAZIONI E’ LEGITTIMA E SENSATA. LE ORE 24,00 NEL CENTRO STORICO? SAREBBE UN LIMITE ACCETTABILE.
Mentre nel comune di Trani, unitariamente alle altre Associazioni di Categoria stiamo sollecitando la Pubblica Amministrazione Comunale a regolamentare, seppur in extremis, le emissioni sonore e musicali nei Pubblici Esercizi, concordando che il limite delle ore 4,00 del mattino venga ridimensionato e ridotto alle ore 2,00, con l’accordo di tutte le parti in causa, nel vicino e cocapoluogo comune di Barletta registriamo le giuste proteste dei Pubblici Esercenti, singoli e/o organizzati in Associazioni, operanti nel centro storico, i quali lamentano la penalizzazione rappresentata dal fatto di dover cessare le emissioni sonore e musicali alle ore 22,30 mentre la richiesta è quella di posticipare tale orario alle ore 24,00.
Aver destinato quell’importante area storica cittadina ad attività ricettive ha significato, per la Pubblica Amministrazione Comunale barlettana l’aver individuato una priorità, quindi non si può intervenire con limitazioni che snaturano questa scelta economica e turistica importante per la città effettuata con lungimiranza dai passati amministratori comunali, anticipando notevolmente lo sviluppo dei centri storici che ancora non esiste in altre città vicine.
Come Unimpresa Bat chiediamo al Sindaco di Barletta che venga accettata la richiesta degli esercenti che con la presente facciamo altresì anche nostra. Si chiede, quindi, che il provvedimento di revisione del vigente Regolamento venga attuato con estrema urgenza in modo da evitare fraintendimenti e penalizzazioni che già stiamo registrando.
Per quanto ci riguarda abbiamo più volte e ripetutamente sollecitato il competente ufficio comunale di Barletta affinché sul tavolo di concertazione si portasse anche questo argomento che avrebbe potuto essere affrontato in tempo utile, senza creare l’ennesima emergenza che distrae gli Esercenti dal loro faticoso impegno per il rilancio economico delle proprie attività ma anche per quello turistico dell’intera città di Barletta.
Rimaniamo nell’attesa di vs. convocazione per la trattazione dell’argomento e per focalizzare l’attenzione non già sulle limitazioni penalizzanti ma, come anche chiaramente affermato da parte degli esercenti, per strutturare regole in materia di limiti di emissioni sonore che devono essere osservate da tutti. Abbiamo seguito questo percorso in altre realtà e risolto i problemi. Perché non si può fare anche a Barletta? Ne discutiamo?
Savino Montaruli
Mentre nel comune di Trani, unitariamente alle altre Associazioni di Categoria stiamo sollecitando la Pubblica Amministrazione Comunale a regolamentare, seppur in extremis, le emissioni sonore e musicali nei Pubblici Esercizi, concordando che il limite delle ore 4,00 del mattino venga ridimensionato e ridotto alle ore 2,00, con l’accordo di tutte le parti in causa, nel vicino e cocapoluogo comune di Barletta registriamo le giuste proteste dei Pubblici Esercenti, singoli e/o organizzati in Associazioni, operanti nel centro storico, i quali lamentano la penalizzazione rappresentata dal fatto di dover cessare le emissioni sonore e musicali alle ore 22,30 mentre la richiesta è quella di posticipare tale orario alle ore 24,00.
Aver destinato quell’importante area storica cittadina ad attività ricettive ha significato, per la Pubblica Amministrazione Comunale barlettana l’aver individuato una priorità, quindi non si può intervenire con limitazioni che snaturano questa scelta economica e turistica importante per la città effettuata con lungimiranza dai passati amministratori comunali, anticipando notevolmente lo sviluppo dei centri storici che ancora non esiste in altre città vicine.
Come Unimpresa Bat chiediamo al Sindaco di Barletta che venga accettata la richiesta degli esercenti che con la presente facciamo altresì anche nostra. Si chiede, quindi, che il provvedimento di revisione del vigente Regolamento venga attuato con estrema urgenza in modo da evitare fraintendimenti e penalizzazioni che già stiamo registrando.
Per quanto ci riguarda abbiamo più volte e ripetutamente sollecitato il competente ufficio comunale di Barletta affinché sul tavolo di concertazione si portasse anche questo argomento che avrebbe potuto essere affrontato in tempo utile, senza creare l’ennesima emergenza che distrae gli Esercenti dal loro faticoso impegno per il rilancio economico delle proprie attività ma anche per quello turistico dell’intera città di Barletta.
Rimaniamo nell’attesa di vs. convocazione per la trattazione dell’argomento e per focalizzare l’attenzione non già sulle limitazioni penalizzanti ma, come anche chiaramente affermato da parte degli esercenti, per strutturare regole in materia di limiti di emissioni sonore che devono essere osservate da tutti. Abbiamo seguito questo percorso in altre realtà e risolto i problemi. Perché non si può fare anche a Barletta? Ne discutiamo?
Savino Montaruli
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