L'esemplare, rinvenuto in un pozzo nel comune di San Ferdinando di Puglia, grazie alla segnalazione di un cittadino, è stato recuperato dai Vigili del Fuoco e dalla Polizia Municipale di San Ferdinando e affidato ai volontari del Centro di Recupero molfettese per le necessarie cure.
Il tasso, che è stato sottoposto agli accertamenti clinici e radiografici presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Bari, si presentava disidratato e denutrito, pertanto è stato necessario somministrargli una dieta atta a rimetterlo in forze.
Appena le sue condizioni si sono rivelate perfette, l'esemplare ha potuto rientrare nel suo habitat. È stato, infatti, liberato in località bosco di Acquatetta, nel comune di Spinazzola, all'interno del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, alla presenza del direttore del parco Fabio Modesti, del responsabile del Wwf Molfetta, Pasquale Salvemini e di alcuni volontari dell'associazione ambientalista.
Grande soddisfazione è stata espressa da Pasquale Salvemini, in quale ha sottolineato come il centro di recupero molfettese sia diventato "un punto di riferimento regionale, come dimostra il fatto che ci contattano da più parti per affidarci animali selvatici in difficoltà. La scelta di liberare un tale esemplare in piena area protetta mette in evidenza l'importanza della reintroduzione di una specie in forte contrazione numerica come è, appunto, il tasso. Importante, dunque, la sinergia che si è venuta a creare tra Parco Nazionale dell'Alta Murgia e Wwf".
Intanto negli ultimi giorni al centro di recupero Wwf Molfetta sono giunti alcuni rapaci, per la precisione due gufi e una civetta, mentre si è dovuto registrare l'ennesimo spiaggiamento di un esemplare di caretta caretta, purtroppo già deceduto, sulle coste di Bisceglie.
Leonardo Ingravallo
fonte : Quindici Molfetta
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